F1 | Barcellona, Test Day 2: Raikkonen chiude al top, Mercedes stakanovista
La parola d'ordine è prudenza. Esprimere giudizi e valutazioni, dopo appena due giorni di test invernali, appare obbligatorio in questo periodo dell'anno. Un dato sembra evidente, essendo gli stessi numeri a confermarlo: Mercedes e Ferrari sono partite con il piede giusto. Macinando chilometri a volontà senza apparenti guai tecnici, ma soprattutto riuscendo a stampare ottimi tempi con regolarità. Se ieri era stata la W08 a svettare al termine della giornata, oggi è toccato alla SF70H prendersi le luci della ribalta, seppur in una giornata che ha visto proseguire il "silenzio stampa" deciso dagli uomini del Cavallino. Un atteggiamento di basso profilo, volto proprio a schivare la necessità di dover rilasciare dichiarazioni affrettate: ciò nonostante, da Modena sono arrivate le dichiarazioni di Sergio Marchionne, il quale ha parlato di "enorme passo avanti", evidentemente sulla base di precise informazioni arrivategli dalla Spagna. L'1:20.960 di Kimi Raikkonen è lì a confermarlo, così come le 108 tornate percorse da una monoposto che sembra essere nata col piede giusto: capace di girare in maniera costante e regolare, apparentemente stabile nei tratti più insidiosi del circuito catalano e, soprattutto, capace di stampare ottimi riscontri cronometrici nel momento in cui vengono montate mescole più performanti.
Senza la necessità, infatti, di dover creare dei confronti diretti (vista la quantità di incognite inevitabilmente presente in questa fase dell'anno) è interessante notare come il miglior tempo di Kimi Raikkonen sia arrivato con coperture Soft, mentre quello di Hamilton (più lento di soli 23 millesimi e ottenuto in tarda mattinata) con mescola Supersoft. Occorrerà dunque attendere la giornata di domani per ricevere conferme dirette per bocca del Cavallino (quando a parlare sarà Vettel), ma la netta sensazione è che trapeli un cauto ottimismo dal box rosso. Dall'altra sponda, in ogni caso, non sono certo rimasti a guardare: la Mercedes ha lavorato molto sul passo gara, sfoggiando sulla W08 un inedito doppio profilo della T-Wing. Sarebbe sbagliato affermare che il team campione del mondo abbia deciso di giocare a nascondino, ma osservando la W08 soprattutto nella parte più lenta del tracciato, essa non è sembrata ancora completamente a proprio agio. Insomma, i lavori in corso proseguono anche nel team di Brackley, anche se guardando ad altre realtà la situazione appare comunque ampiamente rassicurante.
Abbastanza indecifrabile la Red Bull, la quale se non altro è riuscita a dare una buona risposta sotto il profilo dell'affidabilità, inanellando con Verstappen un totale di 89 giri dopo i guai accusati da Ricciardo nella mattinata di ieri. L'olandese è comunque rimasto, a parità di gomma, ben distante dai tempi del duo di testa, anche se occorrerà attendere i prossimi giorni per capire meglio l'effettivo stato di forma di una monoposto intrigante dal punto di vista aerodinamico. E gli altri? Bene la Haas, capace di percorrere ben 118 giri con Magnussen (recordman di giornata): la nuova VF17 è apparsa una monoposto sincera, magari non proprio un fulmine di guerra ma sicuramente in grado di dire la sua già a partire da Melbourne. Qualche intoppo per la Force India, ferma per l'intera mattinata e poi in grado di stabilire il quinto tempo con l'esordiente Ocon (1:22.509 con gomma Supersoft). La Toro Rosso prosegue ancora un po' a singhiozzo (68 giri per Kvyat), così come la Renault, entrata in azione soltanto in tarda mattinata con Palmer (P9 e 53 tornate).
Ma la giornata odierna è stata anche l'occasione per Antonio Giovinazzi di debuttare nell'ambito di una sessione di test ufficiali. Il pugliese è stato poco fortunato in mattinata, quando un problema alla Power Unit della sua Sauber lo ha costretto a perdere quasi interamente il primo turno. Al pomeriggio, il vice-campione GP2 è invece stato il primo a scendere in pista, completando il programma previsto e percorrendo senza sbavature 67 passaggi (1'24"617 il suo miglior tempo). Tutto sommato una giornata positiva per lui, in attesa di poterlo rivedere in azione almeno nelle prossime due giornate, quando sarà chiamato a dividersi il volante con Marcus Ericsson.
Ma veniamo, infine, alle note dolenti: McLaren e Stroll. Il team di Woking ha palesato nuovamente problemi alla Power Unit Honda, sostituita anche oggi dopo il guaio accusato già ieri da Alonso: se le voci che parlano di un problema di progettazione del serbatoio dell'olio venissero confermate, i tecnici della scuderia britannica si troverebbero con una bella gatta da pelare in vista dell'inizio di stagione. Il tutto anche considerando che la nuova limitazione regolamentare relativa all'uso di PU in stagione (quattro in totale) sarebbe un forte handicap di questo passo. Errori di gioventù, invece, per Lance Stroll: il canadese ha completato solo 12 giri in mattinata, prima di finire in testacoda ad alta velocità in curva 9, rovinando l'ala anteriore. Mancando il pezzo di ricambio, la sessione si è conclusa così anzitempo per l'ex-membro FDA, per il quale la giornata odierna costituirà un prezioso monito per il futuro.
Domani si torna in pista per la terza giornata di test, l'ultima su asfalto asciutto prima che ad entrare in scena siano gli pneumatici da bagnato, con la pista che giovedì verrà allagata artificialmente per prove riservate a Full Wet e Intermedie. Prove che i team non hanno accolto esattamente di buon grado, vista anche la necessità di dover provare tante novità nello spazio di pochissimi giorni. In attesa di capire se Liberty Media deciderà di intervenire anche sulla questione-test: per il momento in serata si è avvistato Ross Brawn nel paddock...
Barcellona, Test Day 2 - Classifica e giri percorsi:
Raikkonen 1:20.960 (108)
Hamilton 1:20.983 (66)
Verstappen 1:22.200 (89)
Magnussen 1:22.204 (118)
Ocon 1:22.509 (86)
Kvyat 1:22.956 (68)
Bottas 1:22.986 (102)
Palmer 1:24.139 (53)
Giovinazzi 1:24.617 (67)
Vandoorne 1:25.600 (40)
Stroll 1:26.040 (12)
Da Barcellona - Marco Privitera