Giunge finalmente la conferma da Zeltweg, direttamente dalle labbra di Paolo Ciabatti. Per la SBK del prossimo anno Alvaro Bautista si trasferirà in Honda, con buona pace di Ducati che tramite lo stesso Ciabatti si è detta scontenta dei risultati ottenuti nelle ultime gare. Redding e Laverty sono i papabili sostituti, ma subiscono le sirene di BMW e Kawasaki.

CIAO, CIAO BAMBINA

Se questa notizia fosse uscita a marzo, bollarla come fake news sarebbe stata la cosa più logica da fare. L’avventura di Alvaro Bautista in SBK con la Ducati non sembrava poter iniziare meglio, mentre ora è Honda ad offrire un rifugio sicuro ad AB19. Dopo le prime tre gare, in cui il mondiale sembrava già assegnato d’ufficio, il crollo verticale delle prestazioni dello spagnolo ha fatto segnare un improvviso alt alla proposta di rinnovo di Ducati, che è giunta ugualmente ma che non è stata generosa a sufficienza da trattenere Alvaro.

IL MIRAGGIO DELL’ALA

Di contro, questa fase negativa non ha inibito Honda, che ha bisogno di un top rider che possa aiutare nello sviluppo ed andare forte con il nuovo modello SBK che vedrà la luce a Settembre. Visti i risultati degli ultimi anni, a Tokyo hanno capito immediatamente ciò che bisognava offrire per convincere l’attuale punta Ducati a cambiare team. Fortunatamente il munifico sponsor, nonché il rientro di HRC nell’ambito, non hanno lasciato spazio a problemi economici. L’ufficialità è giunta proprio oggi, dalla bocca dello stesso Paolo Ciabatti che a Zeltweg ha già iniziato la ricerca di un nuovo top rider per la Panigale V4R del team Aruba.it.

LAVERTY O REDDING, MA BISOGNA MUOVERSI

Il recente ultimatum che la Ducati ha “lasciato scappare” tramite la voce di Paolo Ciabatti non è stato un gesto di stizza, bensì una mossa ben studiata. Ad agosto il mercato è in movimento, e le alternative tra i top rider scarseggiano: per sostituire Bautista, Ducati punta ad Eugene Laverty oppure a Scott Redding. Il primo però è anche tentato da Kawasaki, che dopo la 8h di Suzuka rischia di perdere Toprak Razgatlioglu a vantaggio di Yamaha e che quindi avrebbe una moto ufficiale libera (la stessa che ora comanda il mondiale). Per il secondo, il rientro nel mondiale è una priorità, ma BMW offrirebbe una sostanziosa cifra per compensare una moto ancora poco affidabile. Questo periodo trascorso con il tira e molla con Alvaro rischia di lasciare Ducati senza piano B.

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Alex Dibisceglia