Il venerdì della MotoGP ad Aragón va in archivio con il miglior tempo assoluto di Jack Miller, capace di rifilare quasi tre decimi ad Aleix Espargaró. Le due moto italiane hanno ben figurato nelle due libere e nella sessione climaticamente più attendibile hanno dettato il passo. Miller ha comunque fatto la differenza nella simulazione qualifica, trovando quei decimi necessari per distanziare la concorrenza. L'australiano ha chiuso le FP2 con il tempo di 1:47.613, riferimento inavvicinabile per tutti.

Aprilia ha iniziato bene il programmo di lavoro, diviso tra la caccia alla prestazione di Aleix Espargaró (2°) ed il primo approccio tra Maverick Viñales (20°) e la RS-GP. Aleix ha confermato l'ottimo pacchetto messo a disposizione dai tecnici di Noale ed anche Maverick può definirsi contento al termine delle FP2. L'ex Yamaha ha infatti chiuso i due turni ad 1.1" dal record di Miller, quindi sono attesi margini di crescita notevoli.

In 3^ posizione troviamo la prima Yamaha, ma non è quella che ci si aspetterebbe in questo periodo. Dietro a Desmosedici e RS-GP compare la M1 #35 di Cal Crutchlow, un vero e proprio fulmine nelle 17 curve aragonesi. Il britannico, alla seconda gara con Yamaha Factory, è a soli undici millesimi da Espargaró, prova del fatto che la velocità non sia andata perduta, almeno nel giro secco.

In scia alla Yamaha di Crutchlow c'è la Ducati Pramac di Johann Zarco, l'ultimo dei piloti capaci di scendere sotto il muro dell'1:48. Il francese ha preceduto il compagno Jorge Martin e Pecco Bagnaia, quest'ultimo caduto in curva 5 a 24 minuti dall'inizio della sessione. Dietro al trio Ducati si scorge finalmente la Yamaha di Fabio Quartararo, 7° con un gap di quattro decimi dal leader. Il francese ha dichiarato di non aver spinto, lavorando in ottica gara e cercando di aggiornare il setup della propria M1. I lavori sull'assetto non sono andati nella direzione giusta, quindi Quartararo ha fatto un passo indietro e domani proverà a migliorare la velocità pura.

8° posto assoluto per Marc Marquez, il più veloce nella FP1. Il Cabroncito ha vissuto una seconda sessione non facile vista la caduta all'ultima curva. Tornato in pista con la seconda moto non ha più migliorato il tempo della mattinata, che comunque è abbastanza competitivo per consentire al pilota HRC di chiudere il venerdì in zona Q2. Dietro a Marquez compare la Honda LCR di Nakagami, come lo scorso anno a suo agio nei 5 km di Aragón. La Top10 è chiusa da un ottimo Enea Bastianini, a solo mezzo secondo da Miller nel miglior giro portato a casa.

Venerdì totalmente diverso per il campione in carica Joan Mir, che ha preferito concentrare il suo lavoro sul passo gara. Lo spagnolo ha svolto run incentrati sulla gomma media, evitando l'attacco al tempo e risparmiando un treno di gomme morbide da utilizzare domani. Nei long run svolti, il pilota Suzuki ha lamentato qualche problema all'avantreno, soprattutto nel fermare la moto, mentre c'è ancora da sistemare il funzionamento dell'holeshot.

Prime prove libere disastrose per Valentino Rossi, solo 19° e costantemente lento in ogni run percorso. Come se non bastasse Rossi è anche caduto nel primo turno di prove libere quando mancavano 27 minuti alla bandiera a scacchi. Per di più sia Dixon sia Viñales sono vicini, dunque un cambio di rotta è urgente.

MOTOGP | ARAGON | PROVE LIBERE 1-2 | COMBINATI

MOTOGP | ARAGON | PROVE LIBERE 1-2 | COMBINATIMatteo Pittaccio