Alla fine sono stati soltanto otto i punti che hanno separato il pilota pugliese in classifica dal portacolori del Junior Red Bull Team, ma Antonio è riuscito comunque ad impressionare per la sua capacità di adattamento alla categoria, per la sua costanza di rendimento e per le splendide imprese portate a termine quest'anno, con rimonte sensazionali e sorpassi da brivido, su tutti quelli ai danni di Rowland a Silverstone e di Sirotkin a Sepang. Ma come dimenticare anche i magnifici successi di Baku e Monza (con una vittoria conquistata dopo essere partito dall'ultimo posto), per dei numeri che parlano da soli: 5 successi nella stagione d'esordio, otto piazzamenti complessivi sul podio e 211 punti totalizzati.

Numeri che non possono e che non devono lasciare indifferenti: perchè l'Italia da corsa ha scoperto (forse tardivamente) di avere un grande talento tra le mani, che merita una chance importante da subito. Per lui si sono aperte le porte della Ferrari, con un test al simulatore di Maranello svoltosi all'indomani del weekend monzese, anche se in seguito non è arrivata (almeno fino ad oggi) quella possibilità di entrare in Formula 1 direttamente dalla porta principale, ovvero con un ruolo da titolare. Al momento, l'opzione più concreta per Giovinazzi nel 2017 sembrerebbe essere rappresentata dal ruolo di terzo pilota in Sauber, con la possibilità di prendere parte a diverse sessioni di prove libere nel corso dell'anno e giocarsi quindi le proprie carte di poter poi esordire in gara nel 2018. Un progetto interessante dunque, per il quale mancherebbero ancora alcuni dettagli, ma che potrebbe trovare conferma a breve.

Nel frattempo, proprio ad Abu Dhabi siamo stati tra i pochi di aver avuto l'opportunità di scambiare due chiacchiere con Antonio, subito dopo la conclusione di gara-2 che ha regalato il titolo a Gasly.

Antonio, è stato un finale di stagione che ha lasciato un pizzico di amaro in bocca, però hai sicuramento messo in mostra tutto il tuo valore nel corso di quest'annata. Diciamo che finalmente il mondo del motorsport, e non soltanto in Italia, si è accorto di Antonio Giovinazzi.

Sì, è stata una stagione fantastica, come hai detto. Peccato per quest'ultimo appuntamento dove già a partire dal venerdì siamo stati poco fortunati, però ci abbiamo provato fino alla fine ed è stato davvero un grande anno. Vorrei ringraziare il team Prema e tutte le persone che mi sono state accanto in questi mesi: adesso tutti gli occhi sono puntati verso il 2017.

E' sembrato che in questo weekend sia mancato qualcosa dal punto di vista della prestazione. Non hai trovato il giusto feeling con la vettura oppure si è trattato solo di una serie di circostanze sfortunate?

Diciamo che già in qualifica, soprattutto a causa del traffico, non sono mai riuscito a mettere un giro insieme. Poi è stata esposta la bandiera gialla nel mio giro veloce, quindi non ho potuto azionare il DRS nel primo tentativo. In aggiunto, ho avuto qualche problema in più sulla macchina rispetto ad altre occasioni, sfortunatamente proprio nella circostanza meno indicata. Ma in ogni caso arrivare secondo da rookie, a soli otto punti da Pierre, non è male: naturalmente dispiace perchè ero arrivato qui in testa alla classifica, ma così vanno i campionati. Undici weekend sono tanti, alla fine sono contento anche di questo risultato.

I fans italiani (e non soltanto) ti hanno supportato costantemente in questa stagione: desideri rivolgere un pensiero anche a loro?

Sì, assolutamente. Come ho fatto sui miei canali Social, a loro desidero rivolgere un ringraziamento speciale. Mi hanno seguito in tantissimi, anche in questo weekend ad Abu Dhabi. Vincere a Monza è stata un'esperienza straordinaria, sono davvero orgoglioso di essere italiano e spero di poter portare questa bandiera il più in alto possibile.

Nel frattempo, in attesa di sviluppi sui programmi futuri, Giovinazzi sarà impegnato da domani in pista sempre sul circuito di Yas Marina. L'occasione sarà rappresentata dai test GP2, che vedranno il pilota pugliese in pista con il team Arden, con il compito di seguire la crescita dell'altro pilota del team Sean Gelael, da sempre compagno e fraterno amico di Antonio. Ma il 2017 è già dietro l'angolo: in bocca al lupo, Antonio!

Da Abu Dhabi - Marco Privitera

 

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