La seconda sessione di prove libere del Gran Premio d'Ungheria si chiude con il miglior tempo di Charles Leclerc. Il monegasco ha fatto segnare il miglior crono in 1:18.445, abbassando di oltre tre decimi il riscontro ottenuto dal compagno Sainz nelle FP1. La Ferrari sembra promettere bene, grazie anche al terzo tempo dello spagnolo, mentre stupisce la McLaren che piazza Norris al secondo posto e Ricciardo al quinto, subito alle spalle di Verstappen.

LA ROSSA PROMETTE BENE, OCCHIO A MCLAREN

C'era molta attesa per capire i reali valori in campo in vista della seconda sessione di libere, soprattutto considerando che per la giornata di domani la pioggia sembra poter essere protagonista. Grossa attenzione dunque da parte di tutti i team per il lavoro concentrato sul passo gara, visto che quella odierna potrebbe essere stata l'ultima occasione di girare in condizioni di pista asciutta prima della gara di domenica. La Ferrari esce sicuramente con dei riscontri positivi, visto il miglior tempo siglato da Leclerc in Ungheria che conferma quanto di buono fatto vedere in precedenza con Sainz. La Rossa si è dimostrata a proprio agio sul tortuoso tracciato magiaro, rivelandosi imprendibile per la concorrenza soprattutto nel terzo settore.

Leclerc ha rifilato un distacco di 0"217 alla McLaren di Norris, quest'ultimo vera sorpresa di giornata in Ungheria. Su un circuito dalle caratteristiche piuttosto atipiche, la monoposto britannica è tornata nelle posizioni di vertice, come dimostrato anche dal quinto tempo di Ricciardo a poco più di quattro decimi dalla vetta. Tra di loro si sono infilati Sainz e Verstappen, separati tra loro da pochi millesimi. La contesa in vista della gara sembra essere molto aperta, pur considerando che domani la pioggia potrebbe rimescolare le carte e rendere l'asfalto molto più "green", finendo anche per variare i valori di aderenza.

ASTON MARTIN IN CRESCITA, MERCEDES IN DIFFICOLTA'

Alle spalle del quintetto di testa si sono piazzati i due "vecchietti terribili" Alonso e Vettel. Il primo (ormai prossimo all'ufficialità del suo rinnovo con Alpine, come da noi anticipato) ha chiuso in P6 a sei decimi dalla vetta, precedendo il...futuro pensionato che ha sicuramente tratto dei benefici dalle grosse novità aerodinamiche portate sull'ala posteriore da Aston Martin. All'interno della top ten anche George Russell e Sergio Perez, entrambi apparsi poco a proprio agio sulle rispettive vetture, mentre Bottas ha portato l'Alfa Romeo in decima posizione.

A confermare il momentaneo passo indietro di Mercedes anche la P11 ottenuta da Lewis Hamilton, il quale ha più volte lamentato via radio di avere una "macchina instabile". Poco da segnalare in coda al gruppo, con Alpha Tauri, Haas e Williams che al momento sono sembrate le vetture più lente del lotto, mentre Albon ha chiuso in ultima posizione dopo essersi reso autore di un testacoda in curva 1.

CAPITOLO GOMME: ATTENZIONE ALLA SOFT

Per quanto riguarda il capitolo gomme, ha stupito la consistenza della gomma rossa, la quale è sembrata "scivolare" molto meno rispetto alla Hard. L'arma della gomma Soft potrebbe rivelarsi vincente anche in vista della gara di Domenica, quando (con la pista resa "green" dalla pioggia di domani) essa potrebbe garantire maggiore grip anche per via delle temperature più fresche. Considerando anche un'usura della gomma dura più elevata rispetto alle attese, ed il tempo di percorrenza della pit-lane (pari a circa 21") non è escluso che per la gara si possa optare su una strategia a due soste.

Marco Privitera
La classifica delle FP2 a Budapest