F1 | Austin, la sfida cruciale che apre il rush finale
Tra i saliscendi texani la F1 avrà tante risposte ai quesiti che circondano il Circus in attesa degli ultimi sei weekend stagionali.
La seconda, lunghissima, pausa stagionale della F1 volge al termine, e team e piloti sono pronti a scendere in pista in Texas. Dei tre Gran Premi che si corrono negli States, quello sull’asfalto del COTA è l’unico su un vero tracciato permanente, con caratteristiche simili a tanti altri in Europa. Logico dunque pensare che la tappa nel Lone Star State sarà cruciale per cercare di capire come si svilupperà il rush finale di questa stagione 2024, con entrambi i campionati ancora aperti e tante novità attese dal punto di vista tecnico.
McLaren vs Red Bull, la sfida continua
Lo abbiamo detto: il Circuit of the Americas ha una conformazione molto “classica”, e possiamo classificarlo tra i layout medio-veloci, con quel primo settore composto da tante curve veloci in sequenza in cui il carico aerodinamico la fa da padrone. La musica cambia dopo il lungo rettilineo di ritorno, quasi un chilometro, ma solitamente questo è comunque terreno di caccia prediletto di chi fa del bilanciamento ottimale e del downforce i propri punti di forza. Non è un caso che nelle ultime tre edizioni sia stata la Red Bull di Max Verstappen a farla da padrona. E saranno proprio l’olandese e il suo team a dover fornire le risposte più esaustive sotto diversi punti di vista.
Nell’ultima gara di Singapore, Max ha fatto del proprio meglio, andando a limitare i danni con un secondo posto dietro a Lando Norris che è stato sicuramente una bella iniezione di fiducia. La sosta autunnale è arrivata in un momento cruciale per gli uomini Red Bull, andando soprattutto a rompere una striscia di gare in cui McLaren è stata nettamente superiore a tutti, prendendosi la leadership del campionato. Dopo la gara nel sud- est asiatico, Christian Horner ha dichiarato che Red Bull ha identificato la direzione da intraprendere per risolvere i problemi di bilanciamento che hanno tarpato le ali al team nella seconda parte di stagione, e che questo darà uno slancio importante a Verstappen nella difesa della prima posizione nel Mondiale Piloti. Sicuramente uno sviluppo importante, ma è evidente che McLaren non è ferma sulle sue posizioni.
Il grande merito della squadra guidata da Andrea Stella è stato quello di riuscire ad aggiornare la vettura senza avere ripercussioni negative sulle prestazioni in pista. Questo ha fatto la differenza rispetto a tutti gli altri, a cominciare proprio da Red Bull. Ora si tratta più che altro di avere la forza per fare due cose: legittimare la prima posizione tra i team e spingere Lando in una rincorsa che, per quanto complicata, non è certo impossibile. Per fare questo, ovviamente, servirà anche l’apporto di un Oscar Piastri che, fino ad oggi, è sembrato poco propenso a giocare di squadra. Ora, però, l’australiano è chiamato ad essere di supporto, oltre che costante negli ultimi sei weekend stagionali.
Ferrari all’attacco del secondo posto
C’è un altro team in cerca di risposte sui saliscendi della pista di Austin; stiamo ovviamente parlando della Ferrari. La Scuderia di Maranello, al momento, occupa una terza posizione che, salvo cataclismi, difficilmente potrà essere messa in discussione da Mercedes. La squadra di Brackley, infatti, sembra aver esaurito il proprio potenziale con le fiammate estive di Spielberg, Silverstone e Spa, e alla ripresa è parsa tornare ad essere in grande difficoltà. Ferrari, invece, è tornata dal trittico Monza-Baku-Singapore con più rimpianti che risposte; sembra strano a dirsi, ma la sola vittoria di Leclerc in Italia sta un po’ stretta al team di Frederic Vasseur.
Proprio per questo, Austin sarà uno snodo cruciale, che ci darà l’idea delle possibilità della Ferrari in queste ultime nove (Sprint comprese) gare della stagione F1 2024. Sono solo 34 le lunghezze che separano la Rossa dalla Red Bull; un distacco non certo incolmabile, ma occorre trovare quella continuità che spesso è mancata a causa di diversi fattori, ivi inclusi errori dei piloti. In Texas è atteso l’ultimo pacchetto di sviluppi del 2024, che avrà il target di portare maggiore deportanza e carico alla monoposto senza andare ad intaccare e danneggiare uno dei grandi punti di forza della vettura rossa, e cioè la gestione del degrado gomme.
Una vettura equilibrata sarà certamente fondamentale per i piloti, che dovranno trovare sin dall’unica sessione di prove libere, il feeling migliore. Allo stesso tempo, però, bisognerà essere in grado di risolvere in maniera definitiva il problema di come portare nella finestra ottimale di temperatura le gomme in qualifica, andando a combinare il tutto con la gestione in gara. Sarà importantissimo trovare una quadra, anche perché la struttura 2025 si sta lentamente andando a delineare con l’arrivo di Loic Serra, e un finale di stagione solido sarà certamente il miglior viatico per tornare a lottare definitivamente nelle zone più nobili della classifica.
Nicola Saglia