Formula E | Quale futuro per la serie full electric?
Con la bandiera a scacchi dell'E-Prix di Berlino, cala il sipario sulla settima stagione della serie 100% elettric, la prima a fregiarsi del titolo di campionato mondiale.
Nyck De Vries è campione del mondo tra i piloti, Mercedes tra i costruttori, ma la Formula E non sta vivendo uno dei momenti più rosei: due team hanno annunciato l'addio, uno dei quali ha seguito il campionato sin dalla prima stagione.
Con l'uscita di Audi e BMW e la probabile dipartita di Mercedes, il numero di vetture in griglia scenderà a 20, anche se i tedeschi hanno intenzione di restare in gioco come costruttori per fornire il powertrain ai team.
L'ADDIO DEI TEAM
Audi è uno dei team fondatori del campionato, nel corso di queste 7 stagioni ha conquistato 14 vittorie e 47 podi, con un totale di 1380 punti in ben 84 gare. Lucas Di Grassi ha portato a casa il titolo piloti alla terza stagione, e il team si è laureato campione l'anno successivo. Oltre al brasiliano, il team ha avuto tra le sue file anche Daniel Abt e, dal finale della scorsa stagione, René Rast.
Anche BMW ha puntato sul campionato 100% elettrico sin dalla prima edizione, da fornitore ufficiale della Safety Car; l'impegno da costruttore, però, dura solo dal 2018 con l'arrivo della Gen2. Quest'anno Jake Dennis, rookie al volante della BMW, ha "rischiato" di laurearsi campione del mondo salvo poi ritirarsi all'ultimo E-Prix, vedendo svanire di fatto la speranza di conquistare il titolo iridato.
Storia diversa invece per la casa automobilistica di Stoccarda. L'esordio ufficiale avviene nell'edizione 2019-2020 del campionato, ma è preceduto da un anno come "spettatori" del team HWA, da sempre affiliato alla stella a tre punte. I risultati sono sempre stati positivi, anche grazie a due piloti molto validi come De Vries e Vandoorne, ma solo quest'anno c'è stata l'esplosione.
Complice una stagione a dir poco rocambolesca, ricca di colpi di scena e indecisa fino all'ultima gara, Mercedes e De Vries hanno conquistato il titolo mondiale anche grazie a una gestione di gara quasi sempre perfetta.
IL MEMORABILE E-PRIX DI VALENCIA
Ricordiamo infatti, tra i momenti memorabili di questa settima stagione, l'E-Prix di Valencia. La prima gara del double header al circuito Ricardo Tormo ha avuto dell'incredibile: complice la Safety Car, che è entrata per i numerosi incidenti, per la regola di riduzione dell'energia molte vetture sono rimaste con la batteria scarica.
Antonio Felix da Costa, in testa praticamente per tutto l'E-Prix, è stato tra i primi a rallentare clamorosamente all'ultimo giro oltre i 45 minuti di gara.
Chi l'ha spuntata, alla fine, è stato proprio Nyck De Vries che, grazie a un'ottima gestione dell'energia in gara, ha vinto in maniera clamorosa davanti a Nico Müller e al compagno di squadra Stoffel Vandoorne.
IL FUTURO DELLA FORMULA E
La prossima stagione, l'ottava, sarà l'ultima con queste vetture Gen2. La pandemia da covid-19 ha rimandato di un anno l'esordio della nuova specifica e delle nuove regole cancellando l'ingresso della Gen2 Evo.
Nell'attesa che le nuove vetture siano svelate possiamo iniziare a gustare il calendario della prossima stagione, per salutare le Batmobile con la stagione più lunga di sempre. Assisteremo a 16 gare in ben 12 tappe, che toccheranno 4 continenti.
Per quanto riguarda i team, invece, sappiamo già che Andretti avrà per un altro anno il powertrain BMW ma, al termine dell'ottava stagione, dovrà cercare un nuovo fornitore. Pare che, alla porta di Michael Andretti, possa bussare nientemeno che McLaren.
Il team di Woking infatti si è dichiarato più volte interessato a un esordio in Formula E, dopo aver sviluppato le batterie attualmente in uso nel campionato 100% elettrico, e ha addirittura firmato l'opzione per l'ingresso come team a partire dal 2022.
Beppe Dammacco
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