Un segnale inequivocabile quello lanciato dal campione del mondo in carica, il quale si prenota in anticipo per conquistare quella che potrebbe essere la sua pole numero 76 della carriera. Hamilton comunque dovrà sicuramente fare i conti in primis con il proprio compagno di squadra (sempre molto competitivo sul tracciato austriaco e autore della migliore prestazione in qualifica lo scorso anno) ma anche con la Ferrari, apparsa in crescita con Sebastian Vettel nella sessione pomeridiana. Il tedesco (al pari dello stesso Bottas) ha ottenuto la propria migliore prestazione con la mescola sulla carta più performante messa a disposizione da Pirelli, anche se la differenza tra i compound per il momento non è emersa, probabilmente anche a causa delle temperature poco elevate di oggi. Un fattore che potrebbe venire meno qualora i team dovessero riuscire a venire a capo dei problemi di graining sulle coperture più soffici emerso nella giornata di oggi, e che qualora dovesse ripresentarsi potrebbe sconsigliare l'uso delle Ultrasoft in gara, visto anche il ridotto delta prestazionale presente su questa pista.

A proposito di Red Bull: la scuderia di casa non ha certo brillato nelle due sessioni inaugurali del week-end, piazzando Ricciardo e Verstappen a circa mezzo secondo dalla vetta (sul circuito caratterizzato dalla percorrenza più breve del Mondiale) ma soprattutto palesando un passo gara che è sembrato non essere all'altezza di quello messo in mostra da Mercedes e Ferrari. Se la scuderia di Milton Keynes è dunque apparsa in ombra, lo stesso si può affermare a proposito di Kimi Raikkonen: il finlandese si è confermato al sesto posto e ben lontano dal compagno di colori, pur essendo stato penalizzato nel proprio giro migliore dall'esposizione della bandiera rossa.

Alle spalle dei top team si è confermata in grande spolvero la Haas: Grosjean e Magnussen si sono piazzati rispettivamente in settima e ottava posizione, riuscendo a contenere il distacco entro un secondo dalla migliore prestazione di Hamilton. A chiudere i primi dieci l'ottimo Pierre Gasly e Stoffel Vandoorne, con il francese che però ha dovuto fare i conti con il cedimento della sospensione anteriore sinistra verificatosi dopo un salto troppo aggressivo sui cordoli in uscita dalla curva 10: un problema che si ripresenta puntualmente ogni anno in quel punto, sul quale occorrerebbe intervenire magari tramite l'adozione di una via di fuga interamente in ghiaia. Se Vandoorne dunque è riuscito a portare la McLaren a ridosso delle posizioni nobili, la stessa impresa non è invece riuscita a Fernando Alonso, rimasto a lungo fermo ai box per verifiche al fondo vettura e solo diciannovesimo.

Ottima la prestazione delle due Sauber, le quali si confermano in costante crescita con Leclerc 12° ed Ericsson 14°, mentre per il momento hanno faticato Renault e Force India. Solita agonia per la Williams, con Sirotkin che (pur essendo salito in macchina solo al pomeriggio dopo aver ceduto il volante a Kubica nella prima sessione) è riuscito a precedere di tre decimi un Lance Stroll malinconicamente ultimo.

Domani le operazioni entreranno nel vivo, con le prove generali di pole position alle 12:00 e le qualifiche che scatteranno alle 15, con collegamento a partire dalle ore 14:50 su Radio LiveGP per una sfida che si preannuncia sul filo dei millesimi.

Da Spielberg (Austria) - Marco Privitera

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