Ferrari, non bastano cuore e coraggio ad Abu Dhabi
E' stato un week-end difficile, quello appena trascorso dal Cavallino Rampante sul tracciato di Yas Marina, a poche decine di metri dal magnifico parco tematico "Ferrari World". Dopo qualifiche decisamente disastrose, non è stata sufficiente la prova gagliarda in gara di Alonso e Massa per tentare di ridurre in classifica il gap dalla Mercedes. La F138 ha palesato notevoli difficoltà sul tracciato asiatico, in particolar modo nel T3, ovvero il settore più lento e guidato del circuito, dove la trazione gioca un ruolo fondamentale. Sul passo gara, come sempre, i due piloti hanno potuto disporre di una monoposto più competitiva che sul giro singolo, consentendo loro di raccogliere quattordici punti, impreziositi da due splendidi sorpassi ai danni di Vergne ed Hamilton: “Sono contento di aver guadagnato punti per la squadra in una gara che si annunciava dura - ha sottolineato Alonso - in un fine settimana molto difficile per noi, e visto il distacco dal quarto classificato non avremmo certamente potuto fare di più. Partendo indietro sapevamo che ci saremmo trovati nel traffico, quindi dopo aver fatto bene al via ho cercato di sorpassare il più possibile. Quando abbiamo visto che eravamo sempre dietro ad una macchina è diventato impossibile pensare ad una sosta unica, era meglio andare su due ed attaccare. Considerato che le Medium tenevano abbastanza bene abbiamo pensato di usare le morbide per uno stint corto, per cercare di fare una serie di giri veloci. A proposito di quanto accaduto con Vergne dopo il secondo pit-stop non so cosa diranno i commissari, la regola dice che quando hai in pista una porzione di vettura pari a quella dell’altro puoi utilizzare tutto lo spazio. Ma questo è solo un episodio di una gara che per me è stata fantastica. Adesso - ha concluso Fernando - se non vogliamo rinunciare alla lotta nel Campionato Costruttori dobbiamo assolutamente fare meglio e finire sul podio nelle prossime due gare”. La gara di Massa, invece, è stata condizionata da uno stint conclusivo che ha visto il brasiliano accusare un vistoso calo prestazionale delle gomme Medium: “E’ stata una gara bellissima. La nostra strategia prevedeva una sola sosta, ma quando ci siamo resi conto che il passo era troppo veloce per le gomme posteriori e l’usura era maggiore del previsto, abbiamo deciso di fermarci una seconda volta per non correre rischi. Montare gomme Medium invece delle Soft non è stata la scelta più corretta, perché la mescola morbida era più veloce di almeno un secondo al giro: con quella avevo fatto diciannove giri nel primo stint e non sarebbe stato un problema farne altrettanti nell’ultima porzione di gara. E’ un vero peccato perché potevamo concludere almeno in quinta posizione, ma anche se non è il risultato che meritavamo sono comunque contento della mia prestazione. Adesso andiamo in Texas e poi in Brasile, due tracciati che sulla carta sono più favorevoli alla nostra macchina e dove mi auguro di continuare ad essere competitivo”. Nelle ultime due gare, la Ferrari sarà chiamata a recuperare undici lunghezze alla Mercedes per tentare di riprendersi il secondo posto nel Mondiale Costruttori.
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