Lewis Hamilton: voto 10. Dopo la deludente prestazione del Gp d'Ungheria il britannico torna ad entusiasmare i tifosi con una brillante vittoria. Su uno dei tracciati storici è autore di un weekend perfetto, dominato dall’inizio alla fine e “macchiato” soltanto dal mancato giro veloce.

Romain Grosjean: 9. Nonostante la penalità sulla griglia di partenza il francese sfrutta al meglio una ritrovata Lotus e compie una di quelle gare a cui ci aveva abituati un paio di anni fa, risalendo dal nono al terzo posto e conquistando un podio che mancava dal 2013.

Daniil Kvyat: 8. Con il ritiro di Ricciardo sta al russo difendere gli onori di casa Red Bull. Il giovane pilota non delude, lottando nei piani alti della classifica e conquistando un meritato quarto posto in seguito ad una bella serie di sorpassi.

Sergio Perez: voto 8. Grande fine settimana per il messicano. Con il quinto tempo in qualifica e la penalizzazione di Grosjean, Checo parte dalla seconda fila e si porta subito alle spalle di Hamilton. La sua Force India non può reggere il passo di Lotus e Red Bull ed alla fine si ritrova quinto, una posizione comunque di tutto rispetto.

Sebastian Vettel: voto 8. La Rossa non sembra essere competitiva come in Ungheria ed infatti Seb in qualifica ottiene soltanto il nono tempo. In gara trova il passo giusto e grazie anche alla strategia si porta in terza posizione, ma nel penultimo giro la sfortuna lo colpisce e per una foratura vede svanire la gioia del podio.

Nico Rosberg: voto 7. Il tedesco è (come sempre) alle spalle del compagno di squadra in qualifica. Scatta poi malissimo dalla prima fila e viene superato da diversi avversari, ma nei primi giri riesce a riportarsi in seconda posizione ed a concludere l’ennesima gara da seconda guida senza nemmeno intimidire Hamilton.

Kimi Raikkonen: voto 7. La qualifica è un disastro per via del cambio rotto nel Q2, ma in gara è tutta un’altra storia. Kimi si esalta sul circuito belga e rimonta fino alla settima posizione, salvando anche il brutto weekend della Ferrari con un piazzamento nella top ten.

Max Verstappen: voto 7. Il pilota più giovane del Circus appare in gran forma negli ultimi tempi, ed anche a Spa, nonostante la brutta qualifica, conquista punti importanti grazie ad un ottavo posto ottenuto a suon di sorpassi.

Marcus Ericsson: voto 6. La Sauber non è per niente competitiva, ma lo svedese sfrutta i numerosi ritiri per portarsi in top ten e conquistare un punto grazie al decimo posto.

Fernando Alonso: voto 6. Dopo la stupenda prestazione in Ungheria questa volta, come prevedibile, la McLaren soffre molto e lo spagnolo non può fare altro che portare la sua vettura al traguardo sana e salva.

Jenson Button: 6. Vale lo stesso discorso fatto per Alonso. Il problema non è il pilota, ma la macchina, ed infatti il britannico gira sugli stessi tempi del compagno di squadra.

Roberto Merhi: voto 6. Ad inizio stagione prendeva la paga dal compagno, adesso invece sembra essere lui il leader della Manor, confermandosi costantemente più veloce di Stevens.

Felipe Massa: voto 5. Per la conformazione del tracciato Spa doveva essere una di quelle gare in cui la Williams avrebbe potuto dare filo da torcere a quasi tutta la concorrenza, ma non è così. Felipe è sesto in qualifica ed in partenza perde alcune posizioni, che recupera poi grazie ai ritiri degli avversari, chiudendo una gara mediocre con un sesto posto.

Valtteri Bottas: voto 5. Il nono posto conquistato è frutto di una giornata storta in cui i meccanici Williams montano una gomma diversa dalle altre tre, compromettendo la corsa del finlandese, il quale deve anche subire la penalità del drive through e poi non riesce più a raddrizzare il tiro.

Felipe Nasr: voto 5. Il sabato in qualifica è deludente, mentre la domenica conquista un undicesimo posto alle spalle del compagno di squadra, dal quale però prende ben 11 secondi di distacco.

Will Stevens: voto 5. Questa volta non è in forma. Il sabato è molto più lento di Merhi, la domenica ancora peggio.

Carlos Sainz Jr: s.v. La sua corsa è un calvario, parte dalla pit lane ma le noie non finiscono, ed infatti è costretto comunque al ritiro.

Daniel Ricciardo: s.v. Un problema elettronico lo mette fuori dai giochi. Davvero un peccato per l’australiano, che con una Red Bull competitiva avrebbe potuto aspirare ad un buon risultato.

Pastor Maldonado: s.v. Questa volta il venezuelano è tornato a fare pasticci. Nel corso del Gran Premio riesce a collezionare soltanto una sfilza di penalità che alla fine gli consentono di concludere la corsa soltanto davanti alle due Manor.

Nico Hulkenberg: s.v. Non fa nemmeno in tempo a partire. In qualifica era stato più lento del compagno, anche se in gara la top ten era a portata di mano.

Carlo Luciani

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