Dakar 2025 | Toyota detta il passo: cosa attendersi dalla seconda settimana?
Resta ancora aperta la battaglia in Arabia Saudita, Dacia e Ford restano agganciate alle due Toyota di testa
Henk Lategan guida con Toyota GR la Dakar 2025 dopo la prima intensa settimana d’azione nel deserto dell’Arabia Saudita. Il sudafricano detta il passo, ma la battaglia per il podio è più che mai aperta, con Ford e Dacia che restano pienamente in corsa per la vittoria finale.
Toyota senza errori è al comando
Toyota GR è leader della Dakar 2025 a metà del percorso disputato. L’auto #211 di Lategan precede di 10 minuti e 18 secondi del padrone di casa Yazeed Al-Rajhi (Overdrive Racing Toyota #201), protagonista indiscusso anche nelle ultime stagioni.
Le due auto nipponiche svettano provvisoriamente su Mattias Ekström (Ford M-Sport #226) e Nasser Al-Attiyah (The Dacia Sandriders #200), rispettivamente in terza e quarta piazza a +20.54 ed a +35.00 dalla vetta. L’ultimo citato è in rimonta dopo un problema alle sospensioni accusato nella quarta speciale. Il veterano qatariota è tornato in corsa per una vera e propria impresa storica, nativo di Doha che con una nuova settimana da disputare ha tutte le carte in regola per ribaltare a proprio favore la classifica overall.
Dacia e Ford devono crederci
A differenza di quanto avvenuto ai tempi dell'esordio di Audi, Dacia e Ford sono ancora pienamente in corsa per il successo finale dopo una lunga settimana d’azione nel deserto dell’Arabia Saudita, che dal 2020 ad oggi accoglie il Rally Raid più famoso ed impegnativo al mondo.
La Ford Raptor DKR hanno mostrato di poter reggere il passo di Toyota che ha saputo imporsi in Medio Oriente nel 2022 e nel 2023 replicando quanto fatto nel 2019 in Sud America. Superata la 48H Crono, uno degli appuntamenti più temuti da tutti gli equipaggi, l’ex vincitore del DTM e del Mondiale Rally Cross Mattias Ekström (Ford M-Sport #226) è provvisoriamente in Top3 con un distacco colmabile dalle due Toyota.
Ricordiamo infatti il marchio americano non ha mai primeggiato nella classifica finale della Dakar, un risultato mai scontato da ottenere. Discorso simile per Dacia che dopo aver perso per strada Sébastien Loeb ha dovuto cedere oltre 30 minuti nella quarta speciale con Nasser Al-Attiyah in seguito ad un danno alle sospensioni.
Il veterano qatariota ha ceduto il podio virtuale con la propria Dacia Sandrider, ma la strada verso il traguardo è ancora lunga. Il 54enne cinque volte campione è ancora comunque in lizza per qualcosa di storico dopo una rimonta significativa nella speciale di ieri, il gap è attualmente di ‘soli’ 15 minuti dal podio di Ford.
Loeb e Sainz out troppo presto
L’alsaziano di Dacia ha forse osato troppo nel disperato tentativo di recuperare quanto lasciato sul campo nella tappa di 48 ore. Il nove volte campione del mondo dovrà quindi attendere almeno un altro anno per tentare di inserire nella propria bacheca un trofeo che appare irraggiungibile da raccogliere. Il francese ha cercato in ogni modo di recuperare prima di incappare in uno spettacolare incidente fortunatamente senza conseguenze.
L’iberico campione in carica, invece, è stato tradito dall’impegnativo deserto arabo danneggiando in modo irrimediabile la propria Ford #225. Carlos Sainz non potrà quindi eguagliare i cinque primati di Nasser Al-Attiyah, determinato a conquistare per la sesta volta l’opening round del FIA World Rally Raid Championship.
48H meno decisiva del 2024?
Nel 2024, gli organizzatori della Dakar hanno inserito per la prima volta una corsa cronometrata da 48 ore, un test estenuante nel deserto che sicuramente avrebbe cambiato le carte in tavola.
Lo scorso gennaio la prova è stata disputata come sesta tappa con partenza ed arrivo in quel di Shubaytah con una distanza complessiva di 532 chilometri cronometrati. Nel 2025, invece, sono stati ben 967 i chilometri da disputare, anche in questo caso con un percorso ad anello con partenza ed arrivo nella località di Bisha.
La seconda speciale ha definito in modo importante la classifica, ma forse è stata meno determinante rispetto alla passata stagione. Sainz aveva infatti 20 minuti nei confronti di Ekström nel 2024, mentre la Toyota #211 di Henk Lategan è riuscito ad accumulare solo 5 minuti nei confronti di Yazeed Al-Rajhi (Overdrive Racing Toyota #201).
Di fatto la 48H Marathon ha cambiato meno le carte in tavola diventando potenzialmente meno decisiva nell’economia della corsa. Sicuramente negativa, invece, l’influenza dalla tappa di resistenza nei confronti della prima speciale, appositamente boicottata dai team per garantirsi una miglior posizione di partenza per la giornata seguente.
Vedremo con quali modalità ASO deciderà di riproporre o meno la 48H Marathon nella prossima edizione della Dakar. L'esperimento è stato in ogni caso apprezzato da molti, un vero e proprio ritorno al passato con gli equipaggi fermi a ‘riposare’ nel deserto prima di riprende la marcia il giorno seguente.
Dakar 2025, Camion: Macik pronto a ‘gestire’ fino al traguardo?
Tra i camion la Dakar 2025 appare decisamente più delineata rispetto alle auto in cui obiettivamente sono ben tre le case costruttrici pienamente in corsa.
L'equipaggio composto da Martin Macík/Frantisek Tomasek/David Svanda sta semplicemente dominando la scena e dopo metà percorso ha già accumulato quasi due ore di margine sulla concorrenza.
Il terzetto di MM Technology Iveco PowerStar #600, squadra da battere dopo l'acuto della passata stagione, è saldamente in cima alla graduatoria con un considerevole gap di 1h e 56 minuti nei confronti di Mitchel Van Den Brink/Jarno Van De Pol/Moises Torrallardona (Eurol Rally Sport Iveco PowerStar #602).
Il programma della Dakar 2025 continuerà a partire da domani con la seconda e decisiva settimana. Il percorso verso il traguardo di Shubaytah, località posta verso l’Empty Quarter posta non lontano dal confine con gli Emirati Arabi Uniti, passerà da Al Duwadimi, la Capitale Riyadh e da Haradh.
Luca Pellegrini