Così com’è accaduto per Imola la F1 torna sul circuito di Portimão, in Portogallo, a meno di un anno di distanza. A differenza dello scorso anno la trasferta lusitana presenta meno incognite, infatti i dati raccolti nella passata stagione costituiscono una valida base per quest’anno. Nonostante questo, come abbiamo potuto constatare nelle prime dei gare, i valori in campo fra le due forze mondiali, Mercedes e Red Bull, si sono livellate. Vedremo chi riuscirà a digerire al meglio i saliscendi del tracciato e le curve da lenta percorrenza.

Portimão: la F1 va sulle montagne russe

Da molti il tracciato di Portimão è stato definito come un roller coaster per le sue variazioni altimetriche. Sarà di fondamentale importanza per le F1 trovare il giusto equilibrio meccanico, fra asse anteriore e posteriore, e aerodinamico privilegiando una configurazione da medio-alto carico. Di fondamentale importanza la trazione per uscire velocemente dai tratti più tortuosi. Le Power Unit sono mediamente sollecitate, con il gas aperto per circa il 70% della percorrenza del giro. Rivestirà un ruolo fondamentale la parte elettrica che andrà a supportare il motore endotermico in fase di ri-accelerazione. L’impianto frenante sarà sollecitato in tre staccate, oltretutto situate in lieve pendenza. Come l’anno scorso la Pirelli ha portato in Portogallo le mescole più conservative (C1, C2 e C3), il costruttore conosce bene Portimão in quanto, oltre a correrci con le F1, viene spesso utilizzato nelle competizioni GT. Andiamo a vedere le principali novità portate in pista dai team.

Mercedes

Dopo il duro crash di Imola che ha coinvolto la W12 di Bottas (leggi QUI), i tecnici Mercedes sono stati costretti ad un lavoro extra. Fortunatamente si è riuscito a recuperare il motore, nonostante il forte impatto con la Williams. Stesso discorso non si può dire per il telaio che sarà nuovo, tuttavia quello di Imola verrà riparato in fabbrica per poi essere riutilizzato. Purtroppo, come ammesso dallo stesso Toto Wolff, questi incidenti associati al budget Cup hanno rallentato, e non di poco, lo sviluppo della monoposto.

Red Bull

È sicuramente il team più in palla di questo primo scorcio del Mondiale di F1, il team anglo austriaco spera di continuare la striscia positiva anche in Portogallo, in quel di Portimão. Come nella miglior tradizione non si dorme sugli allori e in Red Bull si sono visti nuovi aggiornamenti sulla RB16B. Le prese d’aria dei freni anteriori presentano una canalizzazione in più sulla parte superiore dell’orecchio (freccia rossa). L’obiettivo non è quello di raffreddare l’impianto frenante, ma di tenere nella giusta finestra di utilizzo gli pneumatici. Si è lavorato di fino anche nella zona centrale della monoposto, il deflettore laterale ora presenta una conformazione differente. Nello specifico il supporto verticale che sorregge il boomerang presenta una forma più sinuosa (freccia rossa) e, per mezzo di un soffiaggio, spinge il flusso verso l’esterno. Diverse anche le “veneziane” orizzontali (freccia gialla) per cercare di schermare il flusso, così come il candelabro che si collega al cono anti intrusione (freccia azzurra). Obiettivo massimizzare il flusso in questa zona nevralgica evitando che i flussi ristagnino sul fondo piatto. Nuovi anche i profili orizzontali posti sul fondo piatto, ora si collegano con la deriva, in corrispondenza del taglio, cercando di espellere i flussi oltre la sagoma e creare una sorta di minigonna pneumatica. Piccola modifica anche sull’estrattore con la zona centrale che presenta una sezione più stretta per aumentare la portata di aria (freccia verde). (Foto: @NicolasF1i; @AlbertFabrega; @amsonline)

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Aston Martin

L’Aston Martin è senza dubbio il team che ha subito maggiormente il cambio regolamento. La AMR21 ha mal digerito il restringimento del fondo piatto con i vertici che hanno dato vita a una sorta di ricorso contro la FIA. Ma il problema non è da circoscrivere solamente all’assetto Rake, in Aston Martin hanno spinto troppo sulla rastremazione del cofano motore, rovinando la fluidodinamica interna della monoposto stessa. Abbiamo visto già un cofano leggermente più ampio a Imola, ma il problema non è da considerarsi del tutto risolto, bisognerà aspettare le tappe estive e più calde del campionato.

Ferrari

Piccole novità anche per la SF21, il team di Maranello ha iniziato la scalata alla Top-5 della F1 e in Portogallo vuole provare a raccogliere più di quanto fatto a Imola. Si cercherà di correggere, entro i limiti del regolamento, il bilanciamento della monoposto. Va in questa direzione il lavoro svolto sul Cape, posto sotto il musetto. Questo presenta un taglio diverso (freccia gialla) per cercare di raddrizzare il flusso che investe il sotto vettura e diretto verso i bargeboard. Modificato anche il fondo piatto, o meglio le derive poste dinnanzi gli pneumatici posteriori. Ora sono ben sette, rispetto alle quattro utilizzate fino al GP di Imola, ognuna con una propria inclinazione (freccia verde). Così facendo si modifica la gestione dei flussi per controllare la flessione del fondo e soprattutto il fenomeno del tyre squirt. (Foto: @NicolasF1i; @amsonline)

Articolo e grafiche a cura di Michele Montesano

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