WRC | Rally di Monte-Carlo: Evans leader, paura Tanak e disfatta Ford
L’avvio del WRC edizione 2020 non ha lesinato sorprese fin dalle prime tappe: a dettare legge sulle strade del Monte-Carlo nella notturna di ieri sono stati Thierry Neuville e Sebastien Ogier. Il belga ha siglato una prestazione monstre nella seconda PS, mettendo in riga tutti gli avversari con distacchi siderali! Elfyn Evans, invece, è stato il vero protagonista di questa mattinata: con una condotta pulita e priva di errori conduce i giochi in un Monte-Carlo davvero ricco di colpi di scena. Sempre nella mattinata, pauroso incidenteper Ott Tanak che, a più di 185 Km/h, ha perso il controllo della sua Hyundai, disintegrandola: fortunatamente nessuna conseguenza fisica per lui e il suo navigatore Martin Järveoja. Male la Ford che, dopo un avvio a rilento, ha iniziato a perdere pezzi prima con il ritiro di Teemu Suninen e poi con quello di Gus Greensmith.
Al pronti via è stato Ogier a segnare scratch interessanti, seguito dal campione in carica Tanak. L’estone, sulla sua nuova Hyundai i20, ha preceduto per un solo secondo l’altro driver di casa Toyota, Elfyn Evans, anche lui all’esordio con la Yaris. Decisamente più distante Neuville: il belga, giunto quarto al controllo orario, ha preferito non correre rischi salvaguardando gli pneumatici per la PS 2 tra Bayons e Breziers.
Proprio nella seconda prova Neuville ha mostrato i muscoli: il driver Hyundai ha guidato divinamente la sua i20, pennellando traiettorie perfette sull’asfalto ghiacciato e pieno di insidie, e ha fermato il cronometro per primo al termine dei 25,49 Km della prova. La scelta del belga, con il fidato Nicolas Gilsoul nel ruolo di navigatore, di montare le Michelin SuperSoft è stata fondamentale, ma il driver di Andrea Adamo ci ha messo anche tanto del suo.
Sébastien Ogier, nonostante la medesima scelta di pneumatici, ha accumulato un distacco di oltre venticinque secondi dal leader. Addirittura peggio per Tanak, che si è dovuto accontentare del terzo posto a quasi trenta secondi. Quarto Evans, sempre più a suo agio con la Yaris: l’inglese ha addirittura montato le gomme chiodate e, dopo il tratto sul ghiaccio in cui ha letteralmente volato, è stato costretto a rallentare vistosamente sull’asfalto asciutto.
Dal quinto posto in poi i distacchi si fanno più pesanti con Sebastien Loeb a più di quarantacinque secondi dal belga, seguito dalla Fiesta di Esapekka Lappi e dalla Toyota dell’esordiente Kalle Rovanpera. Proprio il figlio d’arte è stato autore di un buon avvio di gara facendo segnare tempi interessanti, ma, nel contempo, cercando di stare lontano dalle insidie di un Rally massacrante quanto complesso.
Nelle prime fasi del secondo giorno Elfyn Evans ha confermato il suo ottimo stato di forma siglando il miglior crono nella speciale Curbans-Venterol, in cui ha guadagnato addirittura venti secondi nei confronti di Neuville, vittima di una foratura per via delle condizioni precarie dovute al verglass (asfalto ghiacciato).
Il driver della Toyota ha poi terminato la sua impresa nella PS successiva, la quarta, dove è passato al comando per appena 3.4s su Neuville. Anche Ogier ha ridotto il distacco dal belga della Hyundai e ora si preannuncia una volata a tre fino al termine di un Monte-Carlo ricco di insidie e colpi di scena.
Tanak è stato vittima di una paurosa carambola: l’estone, nel corso della quarta PS, nel tentativo di recuperare terreno ha perso il controllo della sua i20, ribaltandosi diverse volte e sfiorando anche gli alberi a bordo strada. Fortunatamente solo tanta paura per lui e il suo navigatore, ma fine dei giochi per il campione in carica.
Capitolo a parte per il team Ford M-Sport: detto di Lappi, che è riuscito a mettere una pezza a un avvio tutto in salita, le Fiesta hanno accusato subito un problema di surriscaldamento del motore per via della temperatura dell’acqua andata alle stelle a causa le foglie raccolte sulla griglia dei radiatori. Come se non bastasse, nella seconda PS, Suninen è stato costretto ad alzare bandiera bianca per via di un problema alla trasmissione. Questa mattina è toccato a Greensmith salutare la compagnia, dopo essersi girato e aver fatto scivolare la sua Fiesta in un terrapieno.
Questo secondo giorno prevede una sfida ancora più avvincente, con ben sei prove speciali da affrontare con il coltello fra i denti: sarà proprio in questa giornata, oltre al sabato, che si farà la differenza in ottica vittoria.
WRC | Al via la stagione 2020: il “triello” Tanak-Ogier-Neuville parte da Monte-CarloMichele Montesano