Dopo aver superato brillantemente i crash test della settimana scorsa, per la Ferrari sono arrivate notizie confortanti anche dalle simulazioni sulla vettura 2018, la quale avrebbe fornito risultati "felicemente sorprendenti" anche grazie al passo più lungo rispetto al progetto 2017. Una scelta radicalmente opposta rispetto al passato, anche perchè a Maranello hanno intuito che la strada intrapresa dalla Mercedes ha portato più vantaggi che svantaggi. L'intento dei tecnici guidati da Mattia Binotto è quello di aumentare l'agilità della vettura nelle piste a basso carico e con curvoni veloci (vero tallone d'Achille della SFH70 quest'anno) mantenendola invece in quelle ad alto carico. Paradossalmente pare che le Frecce d'Argento abbiano deciso per una riduzione del passo della vettura, dunque sarà interessante osservare chi avrà avuto ragione... L'appuntamento per ammirare le forme della nuova Ferrari (per ora con il nome di progetto 669) è per il 22 febbraio con la presentazione via web, mentre per ammirarla in pista si dovrà attendere la settimana seguente al Montmelò.

Dopo una stagione condita da ben cinque vittorie e con il sogno Mondiale frantumatosi solo a poche gare dal termine del campionato, l'obiettivo per il 2018 non può che essere la conquista di entrambi i titoli iridati. In virtù di questo la squadra è stata confermata in toto sia per la parte tecnica (anche se ci potrebbero essere dei cambiamenti nelle prossime settimane) che per la parte piloti, con Sebastian Vettel chiamato ad una stagione da tutto e subito e con Kimi Raikkonen pronto a ritagliarsi gli ultimi scampoli di gloria in Rosso prima di lasciare il suo sedile con ogni probabilità ad uno dei giovani della FDA in rampa di lancio, Charles Leclerc su tutti. Senza tralasciare l'opzione rappresentata da Daniel Ricciardo, anch'esso valido candidato al sedile della vettura in Rosso.

Sicuramente questa sera i brindisi in casa Ferrari saranno rivolti con più fiducia e speranza verso un nuovo anno ricco di successi e di conferme, ma senza dimenticare un 2017 che tra gioie e dolori potrà essere ricordato come quello della rinascita. Tralasciando il maledetto trittico asiatico...

Vincenzo Buonpane

 

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