JuniorGP | Moto2, Carlos Tatay: "Se potrò tornare a camminare, vorrei risalire in moto"
Era il 2 Luglio quando, durante Gara 1 dell'Europeo Moto2 a Portimao, Carlos Tatay è stato disarcionato della sua moto in Curva 1 al secondo giro schiantandosi contro le barriere a bordo pista. Le condizioni sono subito apparse gravi: per questo lo spagnolo è stato portato all'ospedale di Faro per un intervento chirurgico, andato per il meglio. Tatay è tornato sui social due settimane dopo l'accaduto, postando una sua foto sul proprio letto di ospedale. Pochi giorni fa si è raccontato a Nico Abad in una lunga ed emozionante intervista, di cui estrapoliamo i momenti salienti.
La nuova vita di Tatay in sedia a rotelle
"All'inizio ho chiesto che non dicessero nulla sulle mie condizioni, se non che ero cosciente, finché non sarei stato un po' meglio. Avevo tantissimo dolore e non volevo rivedere le immagini dell'incidente". Purtroppo i ricordi dell'incidente sono ancora vividi nella mente di Tatay: "Sono stato cosciente per tutto il tempo, mi ricordo tutto. Era come se fossi morto dal collo in giù". Tatay si è fratturato, infatti, la quinta vertebra dorsale con una lesione midollare incompleta. È stato il calore dei suoi fan che ha permesso a Tatay di superare questo difficile momento: "Quando ho postato la prima foto, l'affetto della gente è stato immenso".
Sicuramente per Carlos Tatay la cosa più difficile è stata accettare che era in sedia a rotelle: "Mi costava dire che ero in sedia a rotelle ma poi ho capito che avrei potuto divertirmi anche così. Passo le giornate in ospedale facendo fisioterapia e ginnastica. Faccio anche tanto sport come ciclismo, nuoto, tennis e basket".
Carlos potrebbe anche non tornare a camminare mai più, vista la portata della lesione: "Non sappiamo se potrò tornare a camminare visto che il midollo è ancora infiammato. Sono riuscito a recuperare la sensibilità completa fino all'addome e ora inizio a sentire un po' le gambe e questo è positivo. Solo tra circa 7 mesi capiremo la reale portata della lesione". Carlos continua a guardare le corse in TV: "Mi sono messo a piangere quando guardavo i primi Gran Premi. Ora mi sono abituato al ruolo di appassionato, bisogna accettarlo anche se preferirei essere in pista".
Per Carlos rimane forte il desiderio di risalire in sella
"Noi piloti quando cadiamo pensiamo subito a quando potremmo tornare in pista. Ora per me la cosa importante è vivere ma se dovessi recuperare completamente l'uso delle gambe, proverei subito a risalire in moto". Tatay sta dimostrando in questo momento una motivazione e una forza fuori dal comune. Interpellato su ciò, ha dichiarato: "La cosa che mi ha reso così è stato il mio ingresso al Mondiale Moto3 a 16 anni, lì mi sono fatto le ossa".
Carlos è arrivato al Mondiale con un ottimo curriculum: nel 2019, infatti, ha conquistato il titolo di campione della Red Bull Rookies Cup battendo, tra tutti, Pedro Acosta. Inoltre è arrivato secondo nel campionato spagnolo Moto3 alle spalle di Jeremy Alcoba, oltre a correre due gare nel Mondiale a Catalunya e ad Aragon ottenendo due ottimi dodicesimo posti.
L'approdo in pianta stabile in Moto3 con il team Avintia per il biennio 2020-2021 non è stato dei migliori, complicato anche da una brutta frattura dell'astragalo destro. Nel 2022 sceglie di passare al team CF Moto Prustel, con cui ottiene discreti risultati e anche un podio in Indonesia. In virtù della sua stazza fisica, decide di fare il salto in Moto2, partecipando per l'anno dopo al campionato europeo con Sag Racing Team.
Nella prima gara ad Estoril ottiene subito un secondo posto, replicando poi a Valencia con un terzo e raggiungendo la sua prima vittoria a Jerez, dopo un weekend da dominatore. Carlos Tatay si configura, quindi, come l'unico realistico avversario di Senna Agius, ma il brutto incidente di Portimao ha chiuso la sua stagione. "Sono andato nell'Europeo Moto2 per divertirmi e ce l'ho fatta. Poi sono rimasto in sedia a rotelle ma ho vinto la mia ultima gara a Jerez".
Rinnoviamo gli auguri di pronta guarigione a Carlos Tatay, con la speranza che ritorni al più presto in pista a divertirsi e a farci divertire.
Francesco Sauta