Le modifiche che hanno reso decisamente più scorrevole il circuito Abu Dhabi sembrano aver convinto i piloti. Nel corso della prima giornata di prove è però emersa grande preoccupazione da parte di Pirelli e degli stessi team a proposito dei nuovi cordoli a forma "piramidale", situati nei punti chiave della pista. Un'incognita che rischia di riproporre l'allarme forature emerso in Qatar e per la quale sono stati richiesti degli interventi in extremis.

MARCIAPIEDI...A BORDO PISTA

"Non possiamo pensare che per limitare il problema dei track limits vengano posizionati dei...marciapiedi a bordo pista". L'eloquente affermazione di Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli, la dice lunga sulla preoccupazione che aleggia intorno ai nuovi cordoli posizionati sul tracciato di Yas Marina. Soprattutto dopo quanto avvenuto in Qatar, la Casa milanese non vuole correre il rischio che la contesa iridata possa essere decisa da un episodio fortuito come una foratura. Proprio per questo motivo discussioni sono in corso con Michael Masi, affinché soprattutto nei punti più critici (ovvero all'uscita delle curve 5 e 9) la parte più appuntita dei cordoli possa essere "limata".

Una preoccupazione condivisa anche da diversi team, in virtù dei problemi che potrebbero verificarsi sul fondo vettura. I nuovi cordoli, infatti, presentano un'altezza di ben 7,5 cm rispetto al suolo, con una conformazione ben poco incline ad "accettare" il passaggio degli pneumatici senza correre il rischio di arrecare danni. "Una soluzione potrebbe essere quella di aumentare la pressione - ha proseguito Isola - ma in questo modo il problema verrebbe soltanto aggirato. Abbiamo chiesto alla FIA di esaminare attentamente la situazione. Non vogliamo assolutamente che un'eventuale foratura possa finire per condizionare l'esito della gara o, peggio, del campionato".

BELLE MODIFICHE, MA I SORPASSI?

Discorso cordoli escluso, le modifiche al tracciato sembrano aver convinto un po' tutti. La pista è diventata nettamente più veloce e scorrevole, soprattutto nel secondo e nel terzo settore. Ne sa qualcosa, a tal proposito, Kimi Raikkonen, finito contro le barriere in un punto dove fino all'anno scorso sarebbe stato difficile commettere un errore. Al tempo stesso, rimangono però vive le perplessità sulla maggiore opportunità di sorpasso offerte dal layout. La nuova curva 9, seppur altamente spettacolare, non offre infatti una frenata sufficientemente violenta, venendo affrontata dai piloti in quarta marcia. Da valutare, invece, il nuovo tornantino, dove gli attacchi potrebbero vedersi soprattutto nel corso del primo giro.

Marco Privitera