Come noto, il tracciato sorge vicino Doha, nello stato del Qatar. Fu costruito in appena un anno da ben 1000 operai e costò 58 milioni di dollari. Ad inaugurarlo con la vittoria nella massima categoria, fu Sete Gibernau nel remoto 2004. Tra le curiosità degne di nota, va sottilineato che questo circuito fu il primissimo Gran Premio del motomondiale a montare un impianto di illuminazione così funzionale da poter ospitare una gara in notturna nel 2008. Passando a dettagli più “consoni” con il presente invece, l’impianto misura 5.4km circa di lunghezza, per una carreggiata larga 12 metri. Presenta 16 curve in totale di cui 10 a destra e 6 sinistra, ed un mega rettilineo di un “chilometrone” abbondante. Il layout presenta sia zone scorrevoli e da alta percorrenza, che prepotenti staccate da bassa velocità. I punti più critici per gli impianti frenanti, si trovano in corrispondenza delle curve 6, 10 e 16, senza dimenticare le insidie della staccata della prima curva, che spesso nasconde poi il pericolo tra le sconnessioni all’ingresso di curva 2 (dove in passato le cadute sono state incalcolabili).

Vi piacerebbe sapere chi potrebbero essere i favoriti vero? Già, piacerebbe tanto anche a noi. Questa però, sulla carta si presenta come la stagione più imprevedibile degli ultimi anni, con parecchi piloti su mezzi diversi a potersi competere le vittorie. L’unica costante certa è Marc Marquez sulla sua Honda, che durante i test è apparso inossidabile come sempre. Altra bella dimostrazione è arrivata dalla Ducati, che nelle uscite precedenti ha fatto capire che forse si è finalmente trovata la quadratura del cerchio, con tanti addetti ai lavori che addirittura la indicano come la moto migliore (il discorso vale per tutte le piste, specie qui in Qatar). Discorso a parte invece merita la Yamaha, con Rossi e Vinales spesso velocissimi durante l’inverno, salvo poi il giorno dopo esclamare: “Anche la Suzuki va più forte di noi”. Quindi….boh!

Riguardo Michelin, in azienda ci si prepara ad affrontare la terza stagione come fornitore unico di pneumatici per la MotoGP. Sicuramente l’esperienza sul campo e i test invernali, avranno aiutato il gommista a portare in pista una mescola ancora più perfezionata. Specie per il Qatar, dove le edizioni precedenti hanno aiutato a capire che il circuito è particolarmente abrasivo più per colpa della sabbia che per la tipologia di asfalto. Senza dimenticare che essendo praticamente nel mezzo del deserto, le temperatura sono spesso torride, con sbalzi importanti al calare del sole. Per questo debutto comunque, i francesi si sono preparati con tre mescole da asciutto di tipologia soft, medium e hard, tutte di composizione asimmetrica al posteriore. Non mancano neanche le gomme in caso di pioggia, con disponibilità morbida e dura, con sempre asimmetria per la gomma dietro. E se a qualcuno di voi dovesse sembrare strano parlare di gomme da bagnato per una gara nel deserto, ricordiamo che lo si era detto anche l’anno scorso, e poi durante il weekend si scatenò una vera e propria “alluvione”.

Passando al lato piloti, durante le prima conferenza stampa della stagione si sono presentati ai microfoni Marc Marquez, Andrea Dovizioso, Maverick Vinales, Valentino Rossi, Johann Zarco e Andrea Iannone. Si comincia con Marc Marquez, l’uomo da battere in questo 2018: “Sono molto contento di cominciare di nuovo, e nel migliore dei modi visto che il mio futuro è deciso, avendo rinnovato con Honda per altri due anni. Sono soddisfatto dei test, la moto sta funzionando bene: ci siamo concentrati molto sul motore, che ora è definitivo, mentre nel corso della stagione possiamo lavorare ancora per migliorare il telaio e l’elettronica”.

Andrea Dovizioso punta a ripetere quanto ottenuto nella scorsa stagione, migliorandosi ulteriormente: “Quando finisci il campionato nel migliore dei modi, l’inverno è stupendo. Abbiamo realizzato un’annata pazzesca e spero di fare ancora meglio quest’anno. Abbiamo lavorato bene nel corso dei test e provato tante cose, ma solo le gare ci potranno dire a che livello siamo. In passato lottare per il titolo non era un obiettivo realistico, ma ora l’approccio è decisamente diverso. Il pilota più difficile da superare tra quelli presenti in MotoGP? Danilo Petrucci, perchè è uno che frena sempre forte e fisicamente è piuttosto grande, quindi quando ti trovi dietro di lui è complicato trovare uno spazio per passare”.

Maverick Vinales è determinato a porsi nuovamente come uno dei possibili candidati al titolo: “Mi sento molto bene e non vedo l’ora di cominciare! Nei test non abbiamo mostrato il nostro miglior livello, ma abbiamo provato diversi aspetti sulla M1 e sappiamo dove possiamo migliorare ancora. Il feeling in sella è comunque ottimo, ma dobbiamo fare ancora meglio gara dopo gara”.

Valentino Rossi si presenta sorridente e le domande per lui riguardano chiaramente il rinnovo per altri due anni con Yamaha: “Sono davvero contento! Due anni fa pensavo di aver firmato il mio ultimo contratto come pilota MotoGP, ma poi ho valutato la situazione e ho pensato di continuare, sono ancora forte e motivato. Avevo detto a Yamaha che avrei deciso durante i test invernali, che sono andati complessivamente bene: a volte ho sofferto e altre è andata meglio, ma alla fine ho optato per il rinnovo”.

Johann Zarco è sicuramente uno dei piloti da tenere d’occhio dopo l’impressionante stagione d’esordio in MotoGP di cui si è reso protagonista: “Non mi aspetto di essere tra i candidati al titolo e non mi aspettavo di essere a questo punto 12 mesi fa. L’obiettivo è chiudere in top 5 o, se possibile, anche in top 3. Aver chiuso in testa una prova ufficiale ha portato il sorriso in squadra, è stato bello. Per quanto riguarda il futuro, non è un mistero che Tech 3 abbia un accordo con KTM, ma questo non cambia i miei piani. Quest’anno siamo con Yamaha e personalmente mi trovo molto bene. Non so cosa mi riserverà il futuro, ma cercherò di dare il massimo per la mia squadra”.

Andrea Iannone è pronto per iniziare la seconda stagione in sella alla Suzuki, alla ricerca di risultati migliori rispetto a quanto visto nella scorsa stagione: “Il 2017 non è stato un anno facile, ma i test finora sono andati molto bene, abbiamo lavorato su tanti aspetti ed il feeling è buono. Siamo comunque tutti molto vicini e noi daremo il massimo per ottenere buoni risultati. Quando la moto funziona bene io riesco ad essere veloce e quello del Qatar è un ottimo tracciato per me, speriamo di ottenere un buon piazzamento”.

A quanto pare dunque, anche i centauri sono prontissimi a darsi battaglia. Non c’è bisogno di dirvi di non mancare a questo primo appuntamento stagionale, vero? Sarebbe da folli, specie considerando che gli stessi piloti giudicano questo mondiale particolarmente incerto, con ben 10 piloti (a loro dire) a potersi contendere tutti i podi del calendario. Mettetevi comodi dunque, e godiamoci lo spettacolo.

Gli orari del weekend per la MotoGP:

Venerdì 16 marzo

12.40: Prove libere 1

17.00: Prove libere 2

Sabato 17 marzo

12.30: Prove libere 3

16.40: Prove libere 4

17.15: Qualifiche

Domenica 18 marzo

11.40: Warm Up Moto3, Moto2 e MotoGP

17.00: Gara (commento in diretta dalle 13.50 su Radio LiveGP e cronaca web su www.livegp.it)

Daniel Limardi

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