F1 | GP Ungheria: nervi tesi tra Verstappen e muretto box Red Bull
Max Verstappen perde le staffe in Ungheria. Una chiamata al box attardata lo condanna a rimanere escluso dalla zona podio.
Notte fonda per il tre volte campione del mondo Max Verstappen. Dopo una qualifica frustrante dove non è riuscito ad andare oltre la terza posizione, l'olandese naufraga del tutto in gara. Per la terza volta consecutiva, infatti, a trionfare non è Verstappen che non solo non vince, ma resta escluso anche dalla zona podio concludendo una gara travagliata in 5° posizione.
“Smettila di lamentarti Max, stai facendo il bambino”
In Ungheria è sembrato di fare un tuffo nel passato. Verstappen è furente e nervoso, non solo in pista, ma anche nei team radio. L'ira e il nervosismo del Campione del Mondo prendono il sopravvento fin dal via del Gran Premio, dove effettua un sorpasso all'esterno su Lando Norris finendo fuori pista. Costretto a ricedere la posizione al britannico per non incombere in una probabile penalità, Verstappen si apre ai microfoni infuriato.
La sua gara è tutta in salita. A compromettergli l'ipotetico 3° posto nella classifica di arrivo ci pensa anche il suo team. La scelta di allungare il primo stint sulle medie ha permesso a Lewis Hamilton di effettuare un undercut potente, grazie al quale ha potuto conquistare il suo 200° podio in carriera. Da quell'esatto momento, Max Verstappen si trasforma e perde la testa. Lo si percepisce nella guida non pulita e Gianpiero Lambiase, il suo ingegnere di pista, si vede costretto ad essere tutto orecchie per il fiume di lamentele dell'Olandese nei team radio.
La verità è che Verstappen, oggi, non era il pilota più veloce dopo le due McLaren. Lo hanno dimostrato le performance di Lewis Hamilton, il più veloce alle spalle del tandem papaya, e Charles Leclerc che chiude in un'ottima 4° posizione. La consapevolezza della Red Bull di aver perso la leadership tecnica in pista ai danni della McLaren mette, per la prima volta, in difficoltà Max Verstappen che sembra perdere lucidità nel momento in cui non dispone della monoposto più performante.
E così è stato nel GP di Ungheria dove sono volate parole forti per la gestione della gara. La ciliegina sulla torta arriva poi nel momento in cui lo stesso Verstappen tenta di sorpassare Hamilton in curva 1, commettendo un bloccaggio e andando a tamponare la gomma del pilota Mercedes. Una mossa borderline per cui finisce sotto investigazione da parte della FIA che, ancora, si deve esprimere a riguardo. Nella lotta, Verstappen finisce fuori pista mettendo fine così alle sue chance di podio tagliando il traguardo alle spalle di Leclerc.
Gianpiero Lambiase risveglia dal torpore il proprio pilota sul finale di gara: “Smettila di lamentarti Max, stai facendo il bambino”. Una risposta che cerca di calmare la rabbia del tre volte iridato ormai nella confusione più totale. Un'immagine dell'olandese che non si vedeva da anni dopo la sua consolidata egemonia nelle passate stagioni.
Le dichiarazioni nel post gara
Tra sbavature commesse dallo stesso Verstappen e una strategia non perfetta, si è creato il clima di tensione in cui Max ha ceduto ai nervi. Non solo a gara in corso, ma anche al termine dell'evento, dove il Campione del Mondo in carica non si è risparmiato dinanzi alle contestazioni dei giornalisti.
A chi crede che io abbia mancato di rispetto alla squadra e che io abbia esagerato rispondo che possono andare tutti a farsi fottere.
Così ammutolisce il paddock seccamente Verstappen.
Oggi non avevamo il passo per lottare con le McLaren, ma penso avessimo potuto comunque finire sul podio. La strategia sbagliata mi ha messo in difficoltà e io ho dovuto lottare continuamente con gli altri cercando di sorpassare, ma oggi non ha funzionato.
Malika Marwoi Missaoui