La stagione 2023 della MotoGP è giunta al giro di boa ed è il turno di analizzare la performance del Team Red Bull KTM Factory Racing, attualmente secondo nel Campionato Costruttori e fino ad ora, l’unico riuscito a tenere testa all’armata Ducati.

OLTRE LE ASPETTATIVE

Il 2023 si presentava come l’anno in cui il Red Bull KTM Factory Racing avrebbe cercato di fare il salto di qualità definitivo, non solo grazie all’arrivo di Miller ma anche grazie a nuove entry tecniche di alto livello. A metà stagione, la casa austriaca è seconda nel Campionato Costruttori con 153 punti, subito dietro Ducati, e quarta nel Campionato riservato ai Team con 193 punti, anche qui, alle spalle dei Team della Casa di Borgo Panigale. È il risultato di un inizio di stagione positivo dove Il Team Red Bull KTM è stato l’unico che ha potuto destabilizzare il monopolio Ducati.

KTM ha sorpreso non solo per la performance dei due piloti, ma anche per il notevole sviluppo tecnico spinto dal talento degli ingegneri. Una moto che guidata da Brad Binder al Mugello durante la Sprint Race ha raggiunto un nuovo record de velocità in MotoGP: 366.1 km/h. Non possiamo però dimenticare che la KTM RC16 è lì anche grazie alle competenze del loro collaudatore, Dani Pedrosa. Con la wild card a Jerez ha stupito tutti firmando una sesta e settima posizione nelle due gare, esibendo con grande precisione una moto che lui stesso aiuta a sviluppare dal 2018.

UN RITROVATO BRAD BINDER

Il sudafricano è sicuramente avvantaggiato dalla sua lunga esperienza con KTM, ma rispetto al suo compagno di squadra, è quello che ha fatto meglio. Due vittorie e due secondi posti ed è quarto in classifica generale con 114 punti. Veloce e costante in gara, capace nel corpo a corpo e maestro delle rimonte, da tenere sott’occhio ora che il pacchetto pilota-moto sembra nel suo miglior momento. La sensazione però è che nelle gare più corte sia superiore, mentre viene leggermente penalizzato in quelle più lunghe. Le qualifiche sono un altro punto debole e sembra faticare nel giro secco; per lui nessuna pole position e nessuna prima fila quest’anno.

JACK MILLER: TALENTO DA NON SOTTOVALUTARE

Miller è settimo in classifica generale con tre podi in questa prima metà di stagione. Dopo cinque anni in Ducati, l’australiano ha dimostrato una grande capacità di adattamento alla KTM, performando bene fin da Portimão. Il #43 è più costante in qualifica rispetto al suo compagno di squadra, avendo già conquistato due prime file a Jerez e Sachsenring, ma anche lui come Binder performa meglio nelle gare Sprint rispetto a quelle della domenica. Pilota e talento puro, un carattere che spicca e capace di dare il massimo in qualsiasi condizione. Nonostante i risultati irregolari e i quattro zero accumulati, continua a spingere e si diverte guidando, una qualità piuttosto rara nell’attuale paddock della MotoGP.

Victoria Ortega Cabrera