© Ferrari Media
© Ferrari Media

Il GP della Cina è oramai una costante del calendario di F1. Tornato nel 2024 dopo quattro anni di assenza a causa della pandemia, nel 2025 raggiungerà la sua 18esima edizione. Tra queste, merita sicuramente di essere raccontata quella del 2007, quando Kimi Raikkonen vinse la corsa riaprendo a forza un mondiale che sembrava già perduto.

La vigilia

Il GP della Cina si svolge il 7 ottobre, ed è il sedicesimo e penultimo della stagione 2007. Si arriva a questa corsa con la possibilità di realizzare un risultato epocale: l'esordiente della McLaren Lewis Hamilton potrebbe vincere il suo primo titolo mondiale, diventando così l'unico (eccetto Nino Farina) a vincere il campionato nell'anno d'esordio, nonché il più giovane di sempre. Con due gare rimanenti e con una vittoria che vale 10 punti, l'inglese ha alla vigilia un vantaggio di 12 lunghezze sul compagno di squadra Fernando Alonso e 17 su Kimi Raikkonen, e gli basterebbe un piazzamento abbastanza tranquillo per vincere il mondiale. In una stagione in cui Ferrari e McLaren sono state nettamente superiori alla concorrenza, sembra quasi una formalità per l'inglese quella di chiudere almeno al quarto posto. Il mondiale costruttori, invece, è già stato assegnato alla Ferrari, anche grazie alla squalifica che della McLaren dopo i fatti della Spy Story.

In qualifica poi le cose si mettono ancora di più a favore di Hamilton: dopo che nelle prime due sessioni l'inglese ha chiuso dietro le Ferrari, nel Q3 mette insieme un giro dei suoi, conquistando la pole per un decimo davanti a Raikkonen, mentre Alonso chiude solo quarto dietro anche l'altra Ferrari di Felipe Massa.

La gara

Nella mattinata inizia a piovere, cosa che costringe tutti i piloti a montare le gomme intermedie. Al via Hamilton mantiene la posizione su Raikkonen, mentre dietro Massa e Alonso entrano in battaglia, perdendo terreno sui primi due. Nella prima fase di gara le posizioni non cambiano, e lo stesso vale anche dopo la prima tornata di soste, quando tutti i primi quattro decidono di effettuare solo il rifornimento rimanendo sulle stesse gomme, usate ma già portate in temperatura.

Credits: Scuderia Ferrari Official website
Kimi Raikkonen alla guida della sua F2007

La pista nel frattempo si sta però asciugando: Massa prova l'azzardo di passare alle gomme d'asciutto, mentre Hamilton, Raikkonen e Alonso restano sulle intermedie, cercando di allungare fino alla sosta programmata. Con le temperature che si alzano e la traiettoria ideale oramai asciutta, la gestione degli pneumatici diventa critica, e a farne maggiormente le spese è Hamilton che, rientrato per primo, ha probabilmente dovuto spingere più degli altri per mantenere la posizione su Raikkonen. L'inglese entra in crisi, ma dal muretto decidono di non richiamarlo ai box, tanto che inizia a girare anche 5 o 6 secondi più lento di Raikkonen e di Alonso. La strategia è inspiegabile, visto che con il vantaggio in classifica a Hamilton converrebbe non rischiare e chiudere a punti, e alla fine, nel corso del 29esimo passaggio Raikkonen affonda il colpo, andando in testa, superando agevolmente una McLaren letteralmente sulle tele (dalle immagini si vedeva la striscia bianca dettata dall'usura degli pneumatici).

La McLaren decide quindi di far rientrare Hamilton alla fine del giro 31, ma nella difficile pit entry del circuito di Shanghai il britannico finisce largo nella stretta curva a sinistra, finendo sulla ghiaia: le gomme, che hanno perso oramai tutte le tassellature, hanno perso tutta la loro aderenza, e la McLaren numero 2 rimane piantata. Hamilton prova a chiedere l'aiuto dei commissari com'era avvenuto al Nurburgring, ma stavolta non gli è concesso, e deve quindi mestamente scendere dalla vettura, sebbene potrebbe ancora vincere il titolo in Cina qualora Alonso non facesse meglio di ottavo e Raikkonen non facesse meglio di terzo.

A questo punto Ferrari e McLaren, per non rischiare, fanno rientrare subito Raikkonen e Alonso, che passano alle gomme da asciutto. Va quindi al comando Robert Kubica con la BMW, che era stato il primo a cambiare gli pneumatici, e che potrebbe uscire a sorpresa come vincitore: il polacco deve però ritirarsi nel corso del giro 33 per un guasto, lasciando così strada libera a Raikkonen, che vola così verso la vittoria. Per la Ferrari è la numero 200 della sua storia, e ancora oggi è l'unica ad essere arrivata a tale traguardo. Dietro di lui, Alonso riesce a difendere nel finale il secondo posto da Massa, dopo che il brasiliano sembrava che potesse superarlo dopo il pit stop avendo optato per le gomme più morbide. Da menzionare anche lo strepitoso risultato di Sebastian Vettel che, con la piccola Toro Rosso, chiude al quarto posto dopo essere partito 17esimo. Al termine della gara, con un GP alla fine, la classifica recita Hamilton 107, Alonso 103 e Raikkonen 100. Sembra che per Hamilton l'appuntamento con la storia sia solo rimandato di una gara: invece, il futuro dirà diversamente…

Alfredo Cirelli