Dopo mesi di critiche e accuse reciproche (nemmeno tanto velate) e le trattative che la Red Bull avrebbe intrapeso prima con Mercedes e poi con Ferrari, nelle scorse ore è arrivata l'ufficialità del divorzio tra il team di Milton Keynes e la Renault.

Notizia che, a dire il vero, non ha sorpreso nessuno, visti gli andazzi degli ultimi tempi e le continue voci che volevano il motorista francese impegnato a rientrare nel Circus dalla porta principale, ovvero da Costruttore.

A confermare il tutto il presidente della Renault, Carlos Ghosn, che dal salone dell'automobile di Francoforte ha chiaramente fatto capire di aver intrapreso i colloqui sia con Red Bull sia con Toro Rosso per "liberare" entrambi i team dai vincoli contrattuali e, quindi, permettere loro negoziazioni con altri fornitori: "Stiamo analizzando cosa fare. Siamo stati chiari nel dire ai vertici della Formula 1 di non contare su di noi come fornitori di motori. È chiaro che se fornisci i motori non vieni citato quando vinci e sei criticato quando ci sono dei problemi".

Riferimento chiaro alla Red Bull rea, secondo il motorista francese, di irriconoscenza verso un fornitore che le ha permesso di conquistare ben quattro titoli mondiali: "Comportamento corretto della Red Bull? Non è questione di correttezza, è questione di sportività. Un team dovrebbe vincere e perdere insieme. Quello che è stato detto è una questione di sportività. Lo ripeto, si dovrebbe vincere e perdere insieme".

Detto del team di Dietrich Mateschitz che, salvo clamorose sorprese, dall'anno prossimo sarà equipaggiato con power unit Ferrari, resta da decifrare il futuro della Renault in Formula 1. Futuro che, al momento, prevede due opzioni: il ritiro o l'ingresso nel Circus come proprietario: "Il nostro futuro è oggetto di dettagliate analisi e rinegoziazioni, usciremo o diventeremo proprietari di un team: non abbiamo ancora preso una decisione chiara", la chiosa finale di Ghosn.

Il team indiziato numero uno ad essere rilevato dalla Renault sarebbe la Lotus, ma ad ostacolare l'operazione ci sarebbero le difficoltà prettamente di natura economica data la situazione finanziaria non propriamente florida della scuderia di Enstone e la richiesta avanzata dai francesi ad Ecclestone (vana per il momento) per ottenere lo status di team storico e, quindi, avere un trattamento privilegiato nella ripartizione dei bonus economici.

Alla luce delle dichiarazioni dei vertici Renault, in quel di Monza, sul numero di power unit sufficienti per terminare la stagione corrente e del divorzio appena consumato, è altamente improbabile che il motorista impieghi i rimanenti gettoni di sviluppo per portare in pista una unità evoluta del proprio motore.

Vincenzo Buonpane

 

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