F1 | Quando è la testa che fa il campione: Hamilton e gli altri
Nella frase che ognuno di noi sceglie come proprio motto c'è la testimonianza della nostra personalità, del nostro spirito, della voglia di primeggiare. "Never give up" è quella che Lewis Hamilton ripete più spesso quando la gara si presenta difficile e parte da sfavorito, all'inseguimento. Non molla mai e spesso vince; padrone assoluto di un mezzo efficiente e pieno della consapevolezza del suo talento assoluto ma anche custode di quella sottile e inestimabile qualità di riuscire ad emergere nei momenti difficili, tirare fuori la prestazione più scintillante proprio quando serve. Questo è il quid che separa il campione dal fenomeno, che eleva il fuoriclasse a leggenda. Un gigante del giornalismo sportivo come Rino Tommasi lo ripeteva sempre: "il talento è fare le cose difficili nei momenti importanti", e in questa rara abilità Hamilton si unisce a una lunga lista di eroi del mondo dello sport che hanno scritto pagine memorabili delle loro discipline mostrando una tenuta mentale e una freddezza fuori dal comune, riuscendo ad imporsi in maniera scientifica nel momento in cui conta di più.
Come non partire dal re delle Olimpiadi Michael Phelps; 23 ori olimpici, 13 individuali, 8 a Pechino con 7 record del mondo: soprannominato Lo Squalo evidentemente non solo per l'abilità natatoria. Ma come non citare anche il suo collega della velocità su pista Usain Bolt: 9 medaglie d'oro (una poi revocata) in tre olimpiadi diverse a testimoniare la confidenza con l'appuntamento importante. E ancora la grinta di Rafael Nadal, fenomenale tennista e atleta straordinario che della lotta e della tenacia ha fatto la sua bandiera e l'architrave di tanti trionfi. Così come Tiger Woods, capace di annichilire gli avversari con la tecnica e la personalità nei primi anni 2000 e di diventare icona stessa del suo sport; e ancora il nostro Alberto Tomba, campione di cuore e di personalità, capace di appassionare l'Italia tutta con le sue gesta mondiali e Olimpiche.
Tanti ovviamente gli esempi di campioni capaci di regalare l'acuto nel momento topico anche nel mondo del calcio; non sbagliare la partita che conta è caratteristica di pochi, ma tra tutti chi non ricorda l'abilità di Filippo Inzaghi di segnare nelle partite importanti? Vero rapace dell'area di rigore, talento innato di posizionamento, tempismo, senso del gol. In NBA invece Karl Malone è stato soprannominato 'il postino' per la costanza di rendimento, secondo nella classifica dei punti realizzati in carriera e pilastro degli Utah Jazz tra gli anni '80 e 2000. Leggendari e suggestivi poi, i paralleli con il mondo della boxe; tanti i campioni che hanno prevalso per capacità di incassare i colpi, tenacia e resistenza oltre l'immaginabile da Jake La Motta a Rocky Marciano a Mohamed Alì.
Dal 2016, anno dell'ultima sconfitta -cocente- di Hamilton rimediata contro l'odiato Nico Rosberg, l'inglese ha lavorato sui dettagli: niente più partenze incerte, nessun errore, visione e analisi di gara perfette. Un fuoriclasse plasmato dall'immenso e innato talento accompagnato da una lucidità mentale unica messa in luce ancor di più dal confronto con il rivale Vettel, mostratosi invece imperfetto e difettoso in questo fondamentale. Che per il professionista moderno, patinato e mediaticamente sovraesposto risulta tassello fondamentale su cui costruire una carriera vincente.
Stefano De Nicolo'