Sergio Pérez trionfa in Arabia Saudita e si porta a un punto dal compagno di squadra Max Verstappen nella classifica del Mondiale Piloti. Impressionante il ritmo gara messo in mostra dalle due RB19: concorrenza avvisata per le prossime gare.

Red Bull conferma quanto di buono si era visto in Bahrain – al netto dei problemi di bilanciamento – e in Arabia Saudita ribadisce il suo stato di forma eccezionale. La seconda doppietta consecutiva del team campione del Mondo in carica ne aumenta già il gap nelle due classifiche. Sia nel Mondiale Piloti – dove Pérez ha 16 punti di vantaggio su Alonso, terzo – sia tra i Costruttori, dove Red Bull ha 49 punti di vantaggio su Aston Martin e Mercedes.

La partenza: Pérez perde la posizione su Alonso. Credits: Red Bull Content Pool

UN SECONDO DI VANTAGGIO SULLA CONCORRENZA

Il Mondiale lascia l’Arabia Saudita con la certezza che la Red Bull è di un’altra categoria. Se in Bahrain si era avuto un indizio, Jeddah consegna alla concorrenza una prova ben solida. Sulle gomme hard, Red Bull ha costantemente avuto 7-8 decimi di vantaggio su Fernando Alonso, 1” su Mercedes e 1”2/1”3 sulla Ferrari. Un vantaggio importante per la RB19, spinta al limite nella seconda fase di gara nel duello a distanza tra Pérez e Verstappen, unici a girare – sulle gomme hard - sull’1.32 basso con una costanza impressionante. “Mi aspetto della competizione nel corso dell’anno, ma abbiamo una grande macchina, il team ha fatto un grande lavoro e stiamo cercando di capitalizzare in questa prima parte dell’anno perché sappiamo che gli altri arriveranno con gli sviluppi”, ha affermato il team principal della Red Bull Christian Horner dopo la gara.

PÉREZ IL DOMINATORE CHE NON TI ASPETTI

Sergio Pérez conquista così la quinta vittoria in carriera in Formula 1, la quarta su circuiti cittadini dopo Baku 2021, Monaco e Singapore 2022. Il messicano capitalizza il problema avuto ieri in qualifica da Max Verstappen con una gara nel complesso lineare. Nonostante lo start non eccezionale, dove ha perso la posizione su Alonso, il messicano ha ripreso la vetta al 5° giro iniziando lentamente a costruire un gap azzerato dalla Safety Car entrata al 18° giro per il ritiro di Lance Stroll.

Pèrez conquista la quarta vittoria su un circuito cittadino negli ultimi 2 anni. Credits: Red Bull Content Pool

“Dobbiamo lavorare un po’ sulle partenze, abbiamo cambiato la procedura ma dovremo rivedere qualcosa per il futuro. Le cose poi stavano andando bene dopo aver passato Fernando, pensavo di poter fare la mia gara”, ha affermato Pérez nel post-gara. “Ma è arrivata la Safety Car che voleva togliermi la vittoria un’altra volta qui a Jeddah, come l'anno scorso”. Con la ripartenza, Pérez ha approfittato della presenza di Alonso e Russell tra sé e Verstappen, costruendo un gap di 5” poi mantenuto fino alla fine: “Siamo riusciti ad aprire un gap con Max, abbiamo tenuto un buon vantaggio e poi le cose sono andate bene. Il giro veloce? Mi era stato detto di tenere un certo ritmo (32.6, ndr), dovremo vedere”.

VERSTAPPEN SPECIALISTA DELLE RIMONTE

Il problema al semiasse avuto in qualifica ha complicato i piani di Max Verstappen, assoluto dominatore del weekend fino al Q2 di ieri. Costretto così a scattare dalla 15^ posizione, l’olandese ci ha messo solo 12 giri per arrivare all’8° posto, superando Lewis Hamilton, ritrovandosi poi quarto dopo il giro di soste avvenuto nel periodo di Safety Car verificatosi tra il 18° e il 21° giro. L’olandese ha poi perso tempo per sbarazzarsi di Russell prima e Alonso poi: tempo costato caro perché il gap che Pérez aveva costruito nel frattempo è risultato decisivo visto il ritmo di entrambe le Red Bull sostanzialmente identico sul 32 basso.

Il sorpasso di Verstappen ad Alonso. Credits: Red Bull Content Pool

“Alla fine è andata bene, dopo essere partito 15° ho dovuto fare del mio meglio e penso che anche senza SC il secondo posto sarebbe stato il massimo”, ha spiegato Verstappen. L’olandese ha poi “dato tutto” per conquistare il punto del giro veloce che lo mantiene in vetta in classifica. Bicchiere mezzo pieno visto come le cose sono andate da ieri sera? Per Verstappen non è così: “Dire che sono contentissimo del giro veloce è un po’ esagerato da dire, all’ultimo giro ho dato tutto. Eravamo partiti molto bene ma, alla fine, non abbiamo vinto per il problema avuto, quindi, ci sono una serie di cose che dobbiamo migliorare”. Anche perché nella fase finale del GP, Verstappen ha rivissuto gli incubi di ieri accusando delle vibrazioni strane: “I problemi di cui parlavo in radio? Stavo recuperando e a un certo punto ho iniziato ad avvertire strane vibrazioni sulla parte posteriore destra. In accelerazione e in alcune curve sentivo che il bilanciamento era strano, stavo dando il massimo ma mi sono detto che il secondo posto oggi poteva andare bene e mi sono accontentato”.

IN VISTA DI MELBOURNE

Red Bull approccia la prossima tappa del Mondiale con tante certezze e qualche dubbio. Il grande vantaggio visto in questi primi due appuntamenti ci consente di dire che per la vittoria Verstappen e Pérez sono chiaramente i favoriti, visto anche il secondo posto dello scorso anno del messicano. L’affidabilità, tuttavia, potrebbe rappresentare una piccola crepa nelle certezze di Milton Keynes. “In vista dell’Australia, dovremo imparare rispetto a quanto successo ieri”, ha chiuso Horner. “Dobbiamo affrontare una gara alla volta, Melbourne è una pista con caratteristiche differenti e non vinciamo lì dal 2011. Sarà bello tornarci, speriamo di avere una bella chance di vittoria”.

Mattia Fundarò