E' stato un weekend tutto sommato positivo per la Ferrari, quello trascorso nel suggestivo scenario del circuito di Marina Bay. Il Cavallino ha chiuso la trasferta di Singapore con il quarto posto di Fernando Alonso e l'ottavo di Kimi Raikkonen, ma la sensazione nel box della Rossa è di non essere riusciti a cogliere in pieno l'occasione presentatasi sul tracciato cittadino. Colpa principalmente dell'ingresso della Safety Car, intervenuta verso metà gara per ripulire la pista dai detriti lasciati dalla Force India di Perez: è stato in quel frangente che si è decisa buona parte della gara, con Alonso e Raikkonen che sono rientrati ai box per effettuare la propria terza e ultima sosta. Una scelta sicuramente coraggiosa, che però ha costretto i due piloti a finire la gara praticamente sulle tele: lo spagnolo è comunque riuscito ad arrivare ai piedi del podio a ridosso delle due Red Bull, mentre il finnico ha perso alcune posizioni nelle battute conclusive, scavalcato da Vergne e Perez forti di pneumatici più performanti.

Ad esprimere lo stato d'animo del Cavallino a fine gara ci ha pensato il Team Principal, Marco Mattiacci: “Oggi la gara avrebbe potuto regalarci un risultato migliore, perché grazie alla pronta reazione della squadra dopo il deludente esito del Gran Premio di Monza siamo stati competitivi per tutto il weekend. Il ritmo era buono e con la strategia Fernando era riuscito a guadagnare un secondo posto, sfumato poi nel corso della gara. Kimi è stato ostacolato dal traffico e dal degrado degli pneumatici, e pur avendo fatto una buona partenza non è riuscito a guadagnare le posizioni che aveva recuperato. La variabile Safety Car ha modificato le proiezioni della strategia, condizionando l’esito della corsa. Tuttavia siamo fermamente convinti che la strategia per vincere è solo poter contare su una vettura competitiva. Ora andiamo via da Singapore con dei progressi all’attivo: in questo senso Suzuka sarà un banco di prova molto interessante perché ci offre la possibilità di approfondire il lavoro di sviluppo nelle aree in cui vogliamo migliorare”.

Soddisfatto a metà Fernando Alonso il quale, dopo essere stato grande protagonista nei due giorni di prove, ha solo annusato il profumo del podio a fine gara: “Con il senno di poi è facile chiedersi come sarebbe andata se non avessi commesso l’errore in partenza e se la Safety Car non fosse entrata in quel preciso momento, ma nel complesso mi sento soddisfatto di questo weekend, perché siamo stati competitivi e abbiamo potuto lottare con le vetture di testa. L’ingresso della Safety Car a volte può aiutare, ma credo che in questo senso oggi abbiamo avuto un po’ di sfortuna, perché in quel momento stavamo cercando di assicurarci la seconda posizione e la strategia era buona. Per noi non c’erano molte alternative, perché se fossimo rimasti fuori con ogni probabilità la sosta per le Soft ci sarebbe costata più posizioni. Anche se sul finale non sono riuscito a superare, il fatto di essere stati competitivi fino alla fine conferma che è stato fatto un passo avanti. Adesso a Suzuka – un circuito vero – avremo un quadro più chiaro di dove siamo”.

Risultato, invece, ancora al di sotto delle aspettative per Kimi Raikkonen, il quale è riuscito a racimolare solo quattro punticini: “Oggi in gara è stato davvero frustrante, perché nonostante fossimo veloci non siamo riusciti a finire dove avremmo voluto. La mia partenza è stata buona, ho recuperato un paio di posizioni e tutto funzionava alla perfezione. Dopo la prima sosta ho perso una posizione su Felipe e da quel momento in poi sono rimasto bloccato dietro ad una delle due Williams per tutta la gara. Tutte le volte che riuscivo ad avvicinarmi purtroppo perdevo carico aerodinamico sul posteriore, in più il degrado degli pneumatici era elevatissimo. E’ un vero peccato perché non mi sono mai trovato nelle condizioni di poter fare la mia gara, anche se sapevamo già che la velocità sul rettilineo è il punto di forza dei nostri avversari. Non sono felice per questo ottavo posto, ma il lato positivo del fine settimana è che abbiamo visto dei miglioramenti. Sono certo che se d’ora in avanti non avremo problemi le cose andranno meglio”.

Il weekend di Singapore rappresenta comunque un'iniezione di fiducia per il team, per affrontare con la spinta giusta le ultime cinque gare di una stagione sicuramente da dimenticare.

Marco Privitera

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