Nonostante il buon quarto posto ottenuto nel Gran Premio del Canada, minacciose nubi si addensano sul futuro di Jenson Button. Il 34enne pilota inglese, alla sua quinta stagione in McLaren, sta pagando la carenza di competitività della MP4-29, la quale anziché costituire l'arma della riscossa del team di Woking (reduce da una disastrosa stagione 2013) si è invece rivelata ben al di sotto delle aspettative. Anche se il primo a non piangersi addosso è proprio lo stesso Jenson, il quale si sta sobbarcando praticamente l'intero lavoro di sviluppo della vettura vista la limitata esperienza in Formula 1 del compagno Kevin Magnussen, capace però di metterlo in difficoltà in più di una occasione. Al punto che, in chiave futura, il proseguimento dei rapporti tra Button e la McLaren appare tutt'altro che scontato. Ad una precisa domanda rivoltagli nel corso della conferenza stampa pre-weekend a Montreal, il britannico ha così risposto sull'argomento: "Se siamo vicini al rinnovo del contratto? Direi di no. Abbiamo tanto lavoro da fare, in ogni caso è ancora presto per parlarne". Un'affermazione che non ha fatto altro che alimentare le voci secondo le quali l'ex-campione del mondo e la scuderia presieduta da Ron Dennis sarebbero sul punto di separarsi a fine stagione.

Ma quali potrebbero essere le cause di un'eventuale rottura e, soprattuto, su chi punterebbe la McLaren per il futuro? Non è un mistero che Jenson Button sia tra i piloti più pagati del Circus. L'ingaggio dell'ex-campione del mondo 2009, però, inizierebbe a diventare un fardello pesante per il team di Woking, tra l'altro quest'anno ancora privo di un main sponsor sulla livrea delle proprie vetture. Qualora dovesse pertanto prevalere una linea "low-cost", ecco che Button potrebbe fare posto al giovane belga Stoffel Vandoorne, già test driver del team e subito velocissimo al proprio esordio in Gp2. Una scelta che valorizzerebbe la "linea giovane" sulla quale punta molto Ron Dennis, subentrato quest'anno al vertice della scuderia dopo la "sparizione" dell'ex-team principal Martin Whitmarsh, tra l'altro fervente sostenitore di Button. Dall'altro lato, però, occorre ricordare che il pilota inglese garantisce quel fondamentale mix di esperienza e velocità (254 Gran Premi disputati e 15 vittorie all'attivo) che sono sicuramente merce rara, soprattutto se messe a confronto con un ipotetica coppia formata da due piloti (Magnussen e Vandoorne) poco più che ventenni. Inoltre, non va dimenticato che il 2015 sarà anche l'anno del rientro in grande stile della Honda, la quale tornerà ad essere il fornitore di motori in esclusiva del team britannico. Ai vertici della casa giapponese, naturalmente, non dispiacerebbe abbinare il proprio rientro al nome di un top driver quale potrebbe essere lo stesso Button, piuttosto che al sogno proibito (ma fino a che punto?) rappresentato da Fernando Alonso. L'estate si preannuncia caldissima anche sul fronte del mercato piloti.

Marco Privitera

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