SBK, il resoconto della due giorni a Phillip Island
Si è chiusa anche la seconda giornata dei test ufficiali del Mondiale Superbike a Phillip Island. A rimarcare la grande prestazione di ieri è ancora una volta il pilota Suzuki Alex Lowes, che precede Rea e un Jordi Torres in rampa di lancio. Non sono mancati i voli anche in questa giornata: Torres, Sykes, Mercado e Guintoli. Manca come sappiamo Davide Giugliano, che nella caduta di ieri ha riportato delle piccole fratture alle vertebre lombari L1 ed L2, ed anche Randy De Puniet non è al meglio, dopo il volo nella seconda sessione di ieri. Ma ecco il racconto delle due giornate andate in scena sull'insidioso tracciato australiano.
Day 1.Al termine della prima giornata troviamo in testa per somma dei tempi la Suzuki di Alex Lowes, capace di fermare il cronometro sul tempo di 1'31"332. Un gran balzo per il pilota inglese, che nella sessione del mattino aveva fatto segnare un 1'32"806. Dietro alla Suzuki di Lowes troviamo una Kawasaki, non quella di Sykes, bensì quella del suo compagno Rea, capace di prendersi il miglior tempo della prima sessione e chiudere secondo dietro a Lowes nel combinato. Terzo tempo assoluto per la prima Aprilia Red Devils, quella di Leon Haslam, che fissa il crono sul 1'31"692 a meno di 30 millesimi da Rea. Al quarto posto Tom Sykes con un 1'31"753, migliore rispetto al 1'31"761 fatto segnare nella sessione del mattino, poi Torres quinto e Giugliano sesto. Proprio Giugliano è stato autore di un violento high side alla curva 11 (quella per intenderci subito dopo il secondo tornantino) che lo ha costretto a pagare una visitina al centro medico del tracciato per una TAC. Il pilota Ducati ha comunque fatto segnare un 1'31"948 come suo best time di giornata. Dietro Giugliano il suo compagno di squadra Davies con 1'32"114 a precedere De Puniet (1'32"402 fatto segnare al mattino), Van Der Mark e Terol, decimo assoluto. Si rivede in pista Guintoli, dopo il brutto botto rimediato ad Jerez (ricordiamo lo stiramento del rachide cervicale e brutta botta alla caviglia destra): per lui solo un 12° posto ad oltre 1"5 da Lowes. Da sottolineare però che Guintoli è ancora convalescente e non è al meglio, ma ha voluto comunque presentarsi per la prima della stagione. Dopo Terol troviamo nell'ordine: Salom, Camier, Guintoli appunto, Canepa (bravissimo al debutto con la EBR), Baiocco, Barrier, Mercado, Metcher, Ramos, Walters, Pegram, Barragan, Rizmayer, Ponsson e Toth.
Day 2. Si ripete praticamente lo stesso copione di ieri, solo a parti invertite. Se ieri Jonathan Rea era stato veloce nella sessione del mattino, mentre Alex Lowes lo era stato in quella del pomeriggio, oggi Lowes veloce al mattino mentre Rea veloce nel pomeriggio. A fine giornata il distacco tra i due piloti è di soli 21 millesimi, con l'inglese della Suzuki che fa segnare un 1'30"859 contro il 1'30"880 dell'irlandese della Kawasaki. Terza posizione finale per un sorprendente Jordi Torres, migliore Aprilia con 1'30"971, e quarto tempo per Tom Sykes, che conferma di non amare molto Phillip Island nonostante i progressi rispetto alla giornata di ieri con 1'31"075, per un totale di 55 giri percorsi dal vice campione del mondo 2014. Seguono Leon Haslam e Chaz Davies, rispettivamente quinto e sesto a 2 e 4 decimi da Lowes, poi Salom, Terol, Van Der Mark e Canepa a chiudere la top 10 con 1'32"002. Proprio Canepa è la sorpresa di giornata con una EBR che nelle sue mani sta crescendo e che potrà consentirgli di togliersi delle soddisfazioni. Dopo Canepa troviamo nell'ordine: Guintoli, ancora non al meglio e caduto anche lui, Camier, Mercado, Barrier e Baiocco a chiudere i primi 15.
Detto dell'assenza di Giugliano, altri piloti hanno lasciato la loro impronta sull'asfalto australiano: sono caduti tra ieri ed oggi Giugliano, De Puniet, Guintoli, Torres, Sykes, Mercado e Barrier. Tutti con lividi ed escoriazioni più o meno importanti. Per Mercado si sospetta una frattura del quinto metacarpo della mano sinistra, mentre De Puniet ha una contusione all'osso sacro rimediata ieri. Quasi tutti i piloti vittime di high side più o meno violenti alla curva 11, la penultima del tracciato australiano.
Non parte proprio nel migliore dei modi il Mondiale Superbike 2015. Ci troviamo una lista di piloti con acciacchi più o meno importanti dovuti alle cadute di questi due giorni e una defezione importante, quella di Davide Giugliano che ne avrà per 90 giorni.
Marco Pezzoni
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