Guida autonoma: testato a Washington minibus elettrico, si chiama Olli
Inizialmente chiamato Berlino, Olli si avvale delle ultime tecnologie costruttive come le stampanti 3D e la piattaforma IBM Watson. Per incontrare questo simpatico "bussino" occorre recarsi al National Harbor, oltre che attraversare l'Oceano, ovviamente. Si tratta di un resort sul fiume Potomac nello stato del Maryland. L'ambizioso progetto della Local Motors aveva come obiettivo il 2030, ma visto l'evento per il lancio forse stanno stringendo i tempi. Olli è prodotto a Chandler, Arizona, e sono in molti gli stati che si stanno interessando a questo veicolo per la mobilità collettiva senza conducente.
Questo minibus anticipa quelli che saranno i futuri autoveicoli, dove a farla da padrone non sarà più il motore ma l'interfaccia di comunicazione tra uomo e macchina. Già oggi ci sono a listino autovetture in grado di connettersi con i vari Siri rendendo l'esperienza di viaggio più confortevole. Anche Olli dialoga con gli smartphone e lo fa per prenotare o richiedere un viaggio. La Local Motors sostiene che una volta a bordo gli utenti possono anche fare domande ad Olli, ad esempio chiedere spiegazioni su ritardi o percorsi.
La sperimentazione di Olli è partita, ma sono in molti a chiedersi se sia sicuro. In particolare alcuni esperti hanno sollevato il problema Hacker, ovvero la possibilità che questi presunti "maghi cibernetici" provino a violare i sistemi di sicurezza. Secondo Wired si dovranno attendere ancora 3 anni per scongiurare questo pericolo.
Fabrizio Crescenzi
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