Il Gran Premio d'Australia 2015 è andato in archivio rispettando in pieno quelli che erano i pronostici e le previsioni della vigilia, tenendo conto anche delle performance viste durante i test prestagionali.

Doppietta Mercedes, sorpresa Ferrari e delusioni Red Bull e Mclaren: è questo sostanzialmente il verdetto di Melbourne, pista che quest'anno ha riservato meno sosprese rispetto alle edizioni precedenti. Ma andiamo ad analizzare nello specifico il weekend australiano e le prospettive di ogni singolo team anche in vista della prossima gara che si terrà in Malesia il 29 marzo.

MERCEDES

Erano e sono la squadra da battere e si sapeva. Qui a Melbourne fin da subito hanno mostrato gli artigli, lasciando ai rivali le cosidette briciole. Mai un problema, nessun tipo di sussulto in una gara senza patemi d'animo e condotta in testa dall'inizio alla fine. L'impressione è che il margine gli avversari, soprattutto la Ferrari, sia diminuito ma non al punto da impensierirli per la vittoria finale. L'unico problema? La gestione Hamilton-Rosberg: una volta che i giochi si faranno maledettamente più seri, i sorrisi di inizio stagione spariranno per far posto alle prevedibili tensioni che un Mondiale giocato punto a punto inevitabilmente porterà.

FERRARI

La sorpresa del weeekend, e non vuole essere una definizione dettata dal campanilismo. Se il buongiorno si vede dal mattino (australiano) allora per la Rossa la stagione sarà meno cupa di quella dell'anno passato. Podio al primo colpo e Williams battuta oltre che in pista anche sulla strategia ai box, peccato per Kimi Raikkonen messo fuori gioco da un errore ai box, altrimenti sarebbe potuta essere doppietta dei "terrestri". E poi questo Sebastian Vettel che comunica in italiano ha fatto già innamorare i tifosi del Cavallino. Ora in Malesia per dimostrare che Melbourne non è stato un episodio isolato.

WILLIAMS

Giudizio in chiaroscuro per il team di Grove che ha dovuto correre con una sola vettura a causa dell'infortunio di Valtteri Bottas. Francamente dalla Williams ci si aspettava di più soprattutto sul passo gara, ma la gestione tattica ricorda quella Ferrari ad Abu Dabhi 2010: Massa richiamato temendo l'undercut di Vettel, ma il rientro in pista dietro Ricciardo ha compromesso le chance di podio anche se c'è da dire che il buon passo della Ferrari e la particolare conformazione della pista non avrebbero facilitato il compito del brasiliano. Williams rimandata dunque ma non bocciata.

RED BULL

La prima delusione di giornata sono le "lattine". Paradossalmente l'anno scorso (quando aveva girato davvero poco nei test) il risultato fu nettamente migliore di quello di oggi, quando fin dall'inizio si era capito che la giornata non sarebbe stata delle migliori: Kvyat subito fuori per un problema al cambio e Ricciardo mai tra i migliori con un passo gara non all'altezza di Ferrari e Williams. Il team, storicamente, ha le capacità per recuperare da situazioni difficili anche in vista della Malesia che, teoricamente, dovrebbe essere più congeniale alla vettura disegnata da Adrian Newey.

SAUBER

Se dovessimo giudicare il team per la gestione sportiva e contrattuale il voto sarebbe pari allo zero. Risolto temporaneamente il contenzioso con Van der Garde, la pista ha dato un giudizio positivo sulla C34 che con Felipe Nasr e Marcus Ericsson ha conquistato punti preziosi in chiave iridata ma nel complesso ha sempre dimostrato di poter stare con i primi. Lottare con Williams e Ferrari? In qualche pista non è totalmente da escludere, ma nelle prossime settimane il team ha grane ben più complicate da risolvere.

FORCE INDIA

Per un team alle prese con serie difficoltà economiche e con sessioni di test saltate, concludere la gara con le entrambe le vetture è già un gran risultato, anche se c'è da dire che le numerose defezioni un pochino hanno aiutato la VJM08 la quale, durante la stagione, per quello che si è visto potrà sicuramente lottare ai margini della zona punti, ma niente di più.

TORO ROSSO

Il team dei deb non si è comportato per nulla male portando una macchina al traguardo, quella di Carlos Sainz Jr., mentre l'altra STR10 si è dovuta ritirare per un problema alla power unit Renault. Resta un pò di delusione viste le buone prestazioni nei test pre-stagionali, ma la sensazione è che il 2015 possa essere ricco di soddisfazioni. E questo weekend ha dimostrato che le critiche per l'ingaggio dei baby fenomeni erano un tantino ingenerose.

LOTUS

Rispetto all'anno scorso il passo in avanti sembra evidente, vista la buona qualifica di entrambe le E23 (9° e 10° posto in griglia) ma il giudizio sulla gara è rimandato alla Malesia visto che dopo solo un giro tutti e due i piloti erano mestamente già ai box, con Maldonado eliminato da un contatto con Ericsson e Grosjean fuori per un guasto all'ERS.

MCLAREN

Alla pessima gestione del caso Alonso e alle difficoltà nei test prestagionali, nel weekend australiano si sono aggiunte altre, prevedibili, difficoltà. Magnussen non è nemmeno partito per una perdita d'olio, Button ha arrancato miseramente con un passo gara "degno" della miglior Manor. Non ci si può presentare al via di un Mondiale in queste condizioni e non si può mettere a disposizione di due Campioni del Mondo (Button e Alonso) una vettura che, probabilmente, sfigurerebbe anche in Gp2.

Vincenzo Buonpane

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