MotoGP | GP Spagna: Jorge Martin dall'altare alla polvere a Jerez
Lo spagnolo lascia il circuito dell'Andalusia con la vittoria nella sprint ed una caduta apparentemente inspiegabile nella gara lunga
È incredibile quanto possano cambiare le cose in meno di 24 ore. Il GP di Spagna di Jorge Martin né un esempio. Ieri, nella Sprint Race, lo spagnolo ha trionfato evitando di cadere su un asfalto reso scivoloso dalla pioggia. Ma oggi, nella gara lunga, il portacolori del Pramac Racing è finito per terra mentre era in testa. Il madrileno mantiene la leadership del mondiale piloti, ma lo zero pesa.
Tutto perfetto per Jorge Martin…fino alla caduta
Dopo un’ottima partenza Martin ha condotto le operazioni, ma ha dovuto vedersela con un Francesco Bagnaia velocissimo e dotato di una staccata micidiale. I due piloti Ducati si sono sfidati a suon di frenate spettacolari, entusiasmando il numeroso pubblico sugli spalti. Un po’ come succedeva la scorsa stagione, quando i due si sono contesi il titolo mondiale fino al round finale di Valencia.
Ma all’undicesimo giro, è avvenuto l’impensabile. Martin è caduto perdendo l’anteriore alla staccata della Dry Sack. Dalle immagini televisive lo spagnolo con il numero 89 sembrava leggermente largo, quando ad un certo punto il suo sterzo si è chiuso in un colpo. Jorge non ha potuto far nulla per evitare l’incidente.
Lo zero rimediato a Jerez non ha pregiudicato più di tanto la classifica di Martin. Il pilota mantiene infatti la testa del mondiale piloti con 92 punti. Ma ha perso l’enorme vantaggio che aveva alla vigilia, ritrovandosi con soli 17 punti di margine rispetto a Bagnaia, salito secondo grazie alla vittoria di oggi. Qualcuno probabilmente si chiederà quanto questo episodio fossa influire sulla sua situazione nel mercato piloti, in cui il vice campione in carica punta in alto. Entro il Mugello Ducati sceglierà il pilota che affiancherà Bagnaia nella squadra ufficiale, e Martin sente di meritare quel posto. Enea Bastianini occupa attualmente la sella e non vuole cederla tanto facilmente, ma dovrà fare i conti anche con il terzo incomodo, Marc Marquez. Difficilmente la caduta di oggi avrà un peso sulla decisione dei vertici della casa bolognese, ma non deve diventare un trend da qui alla deadline.
Le dichiarazioni di Martin a fine gara
Nelle dichiarazioni al termine del GP di Spagna, Jorge Martin ha detto di non riuscire a spiegarsi i motivi della sua scivolata:
Sicuramente è stata una caduta strana. Stavo mantenendo la stessa velocità e frenando negli stessi punti. È, un po' strano, dobbiamo capire un po' di più nel dettaglio. Stavo cercando di tenere un ritmo costante, 37,9, 38,0. Penso che fosse un ritmo decente per mantenere il comando a quel punto della gara. Stavo cercando di risparmiare un po’ la gomma posteriore per la fine ed ero concentrato e fiducioso. Di sicuro non mi aspettavo di cadere in quel posto perché ero molto presto nella curva. Bisogna capire per non ripeterlo di nuovo.
L’ex campione del mondo Moto3 ha escluso problemi di gomme o di vibrazione:
Sono semplicemente caduto con la moto dritta. Forse c'erano alcune curve in cui stavo rischiando un po' di più, ma la curva 6 non era una di quelle. Ho solo cercato di essere costante, frenavo sempre nello stesso punto. Con la pressione siamo andati un po' più in alto rispetto a ieri, quindi ero già dentro al secondo giro, essendo davanti. Penso che non fosse una questione di pressione, quindi... Sì, non lo so, non ho ancora capito bene la caduta. Vediamo più tardi.
Infine, ha tracciato un bilancio sulla gara, sulla lotta con Bagnaia e sulla sua situazione in campionato:
Ho visto 0.2 sul pit board e ho visto che faceva un po’ fatica, mentre io cercavo di mantenere sempre lo stesso ritmo. Sempre lo stesso ritmo, non è che spingo un po' di più. Forse, di sicuro, ho pensato di spingere di più dopo tre o quattro giri, quando le gomme erano un po’ più costanti. Sono un po' frustrato, perché se spingessi un po' di più avrei capito, ma ancora non ho capito. Ma di sicuro oggi Peco era... l'ho visto dopo in pista ed era eccezionale. Il ritmo era incredibile e non sentivo di avere quel 37.4, forse 37.6, 37.7. Forse potrei farlo, ma non 37.4, questo è certo. Penso che siamo migliorati molto dalla scorsa stagione a questa a Jerez. Quindi questa è la cosa che tiro fuori da questo. Sono caduto mentre ero in testa per dieci giri. Ho vinto ieri ed ero davvero competitivo sull'asciutto e anche sul bagnato. Quindi sono rilassato. Ci sono ancora molte gare. Dobbiamo andare gara per gara. Non lascio Jerez a mani vuote. Abbiamo preso 12 punti.
Riccardo Trullo