Ecco dunque le nostre domande al pilota di Salò, appena rientrato dalla trasferta malese.

Alessio, raccontaci le tue sensazioni a proposito di questo positivo debutto a Sepang. Hai ottenuto due buoni piazzamenti, se questo è l'inizio dobbiamo aspettarci un ottimo futuro...

Si, è stata una buona esperienza in GP3, in particolare perchè non avendo mai fatto un chilometro su quella vettura ed essendo una pista a me sconosciuta non è stato facile adattarsi. E' stata quindi una sfida abbastanza difficile. La cosa più complicata è stata la poca quantità di giri percorsi, poichè avendo una mescola morbida di Pirelli abbiamo dato il massimo in 5 giri, oltre ad altri 5 giri lenti nei 30 minuti disponibili delle prove libere. Dunque siamo arrivati in qualifica con poca esperienza. Nonostante ciò ho cercato di ottenere la maggiore quantità di informazioni, cercando inoltre di accumulare più esperienza possibile. Ho tentato anche di capire come comportarmi, dato che fino a quel momento avevo solo disputato la F3. Non sembra, ma dato che la F3 è solo 3/4 secondi più lenta di una GP3, quest'ultima è una vettura completamente diversa.

Spiegaci le differenze che hai notato fra una vettura di GP3 rispetto ad una di F3.

La principale differenza è la potenza, in quanto una vettura di GP3 possiede 400 cv, mentre una F3 ne ha quasi 220, quindi c'è questa grande differenza a livello di potenza soprattutto quando si esce dalle curve lente. Un'altra differenza è il peso: una vettura di GP3 pesa quasi 100 chilogrammi in più rispetto ad una Formula 3, quindi nelle curve veloci ed in frenata la vettura è più sensibile e ti permette di essere molto più preciso in frenata. Anche le gomme erano molto diverse, dato che con le Hankook utilizzate in F3 è possibile spingere dal primo all'ultimo giro senza avere un gran degrado, mentre con le Pirelli devi stare attento perchè possono avere un grosso degrado in caso di errato utilizzo. Ho cercato di adattarmi il più velocemente possibile e il team mi ha anche aiutato nel cambio di stile di guida, quindi non è andata male.

Come è stato il tuo primo approccio con il nuovo team?

Nel team Jenzer mi sono trovato bene. Ho avuto un buon rapporto con tutti i membri della squadra. Mi hanno detto che avrei dovuto modificare la mia guida e devo dire che durante il weekend sono riuscito a migliorare sempre di più, anche se non ero perfetto in gara-2, ma so dove lavorare per migliorare ancora. Sono soddisfatto e sono contento di aver scelto il team Jenzer per queste gare.

Come è stato stare accanto al paddock più prestigioso del Motorsport: la Formula 1?

Sicuramente è una bella sensazione stare con i grandi. E' una cosa diversa rispetto alla F3, dove sei con i piloti del DTM. Quando vedi in pista i piloti ovviamente li vedi come un tuo obiettivo al quale avvicinarsi. Quindi è bello essere con la Formula 1, anche perchè riesci a seguire tutte le sessioni dal vivo.

Che obiettivi ti poni per Abu Dhabi? Rietieni che il campionato di GP3 sia valido per accumulare esperienza anche in vista della prossima stagione?

Ad Abu Dhabi cercherò di continuare sul mio processo di apprendimento, quindi ottenendo migliori piazzamenti rispetto alla Malesia. Naturalmente l'obiettivo sarebbe la Top5. Sarebbe bello raggiungerlo ora che ho già provato la vettura e so qual è il feedback. L'unica cosa è che non conosco la pista e dovrò impegnarmi al simulatore, cercando di scoprire i segreti del circuito. Non sarà facile perchè i piloti di GP3 hanno più esperienza avendo fatto lì i test, però sono fiducioso. So quel che devo fare per migliorare. Per quanto riguarda la seconda domanda, la GP3 potrebbe essere un'opzione per l'anno prossimo. Stiamo lavorando, nulla è ancora confermato, ma a breve si sapranno i piani per l'anno prossimo dato che ci saranno i test ad Abu Dhabi, perciò arriveremo là con le idee chiare.

Quanto tempo ti sei posto prima di tentare la scalata verso la Formula 1?

Fin da quando si è piccoli ci si pone un obiettivo. Da quando vedevo Schumacher correre in televisione, mi sono sempre emozionato sperando che un giorno sarei arrivato anche io lì. Naturamente giorno dopo giorno lavori sodo ed anno dopo anno cerchi di raggiungere il tuo obiettivo. Ora ho appena compiuto 18 anni e spero di arrivarci un giorno, perchè è da un po' di anni che non ci corre un italiano, ma anche perchè la competitività è alta. Io ce la sto mettendo tutta, i prossimi anni saranno cruciali e proverò a realizzare il mio sogno.

Giulia Scalerandi

 

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