Ecco dunque le parole dell'ex-campione europeo di Formula 3 ai nostri microfoni:

D: Ci eravamo lasciati prima dell'inizio del campionato ed ora, ai primi di luglio, ti ritroviamo in testa. Insomma un bell'inizio.

R: Si, non sta andando male. Siamo quelli più consistenti, anche se ci manca un po' di velocità rispetto a Prema e ART GP, però non mi posso lamentare.

D: Come è andato questo weekend in Austria? Ti abbiamo visto ancora una volta protagonista. Non è stato facile a causa delle condizioni mutevoli del tempo e di conseguenza le situazioni di aderenza che avete trovato sull'asfalto hanno messo a dura prova le abilità di tutti i piloti. Come è stato affrontare questo circuito in queste condizioni?

R: Quando ci sono condizioni variabili o piove io mi trovo sempre bene. Mi piace guidare sul bagnato quando c'è poco grip, quindi appena è iniziato leggermente a piovere sono andato subito forte recuperando su Antonio (Giovinazzi) e in gara-2 con l'acqua sono anche andato bene, quindi ogni weekend spero sempre nella pioggia, poi non piove mai... quindi siamo un po' sfortunati su questo lato, però sono sempre andato a punti. In gara-1 a Baku eravamo sempre in lotta per la vittoria, poi in gara-2 siamo stati bravi ad andare a punti.

D: Hai un roulino di marcia notevole in questa prima parte del campionato. Hai conquistato il podio sia a Baku, poi a Spielberg quindi sei sempre finito a punti tranne in gara-2 a Baku. Insomma è forse la costanza il tuo segreto in quest'inizio di campionato?

R: Per ora, visto che sicuramente non posso combattere con Prema ed ART, che vanno un po' più forte, cerco di essere tranquillo e cerco di avere più consistenza. Ora cercheremo anche di migliorare leggermente la velocità e cercheremo di impensierirli anche in qualifica, poichè è quello che ci manca di più.

D: Cosa è cambiato rispetto alle prime due stagioni in GP2? Ti avevamo visto sia con Racing Engineering che con Trident molto competitivo, ma forse non altrettanto costante in tutti i weekend di gara. Quest'anno è cambiato qualcosa nel rapporto che hai con il tuo nuovo team oppure tu sei più tranquillo e più sereno?

R: Il primo anno ho fatto un po' di errori di inesperienza. Ero giovane, avevo 19 anni quindi ho fatto un po' di esperienza ma ero molto veloce. Quest'anno invece la vettura va abbastanza bene, quindi riesco ad esprimermi ancora meglio.

D: Ti abbiamo visto anche in questo weekend lottare con gli altri due italiani Antonio Giovinazzi e Luca Ghiotto. Anche loro molto competititvi: com'è il rapporto fuori e dentro la pista con loro?

R: Con Luca il rapporto è leggermente migliore. Ora ha la macchina che fa un po' fatica quindi non è così competitivo. Con Antonio, adesso che inizia ad andar forte, non è che ci parliamo tutti i giorni perchè ovviamente è un mio rivale.

D: Ma poi vi siete chiariti dopo quell'episodio di Barcellona?

R: A Barcellona ha fatto un errore lui e poi l'ha ammesso. Per quanto riguarda quel che ha fatto a Baku, i commissari guardano tutto ed infatti io continuavo a dirlo, poi in gara-2 è successo quel che è successo. Se lo avessero penalizzato in gara-1, in gara-2 non sarebbe successo niente. Però è come la questione dei cordoli, se non ci ascoltano poi le cose succedono. Non possono ascoltare solo i piloti di Formula 1. Però quello è abbastanza normale. Invece con Luca mi trovo abbastanza bene, siamo anche vicini di box, perchè lui è in Trident ed io Russian Time. Conosco il suo allenatore, perchè prima quand'ero in Ferrari c'era anche lui, quindi ci parliamo spesso.

D: Siete in tanti a giocarvi il titolo, forse è il campionato di GP2 più equilibrato di sempre, perchè in 26 punti ci sono 10 piloti. Pensa che Sergey Sirotkin, che è decimo, è a quota 40 punti e tu sei in testa con 66. Secondo te chi sono i rivali più temibili da qui alla fine del campionato per la conquista del titolo?

R: Siamo abbastanza vicini perchè siamo solo all'inizio. Gli altri hanno avuto alcuni problemi quindi più avanti il gap si dilaterà un po' di più. Secondo me bisognerà stare attenti a Sergey (Sirotkin), ai due piloti del team Prema e anche un po' a Racing Engineering, che in alcune piste vanno davvero forte, però di più ai due del team Prema e a Sirotkin.

D: Alcuni si chiedono perchè Raffaele Marciello è stato all'interno della Ferrari Driver Academy per tanti anni e quest'anno si trova magicamente al comando della GP2. Forse, il fatto di non far più parte della FDA, ti ha tolto un po' di pressione?

R: No, perchè quando ero in F.3 con Prema ho vinto. Quindi non ha nulla a che vedere con tutto ciò, soltanto che l'anno scorso la macchina non era competitiva e non riuscivo ad andare forte. Se ero con Russian Time o con un altro buon team, non sarebbe cambiato nulla.

D: E' giusto sottolineare che ti sei imposto in un campionato molto difficile e valido come quello di Formula 3 dove, tra l'altro è emerso anche Max Verstappen, che non è riuscito a conquistare il titolo. Però tu sei stato campione.

R: La gente parla tanto della Ferrari. E' una cosa utile essere in Ferrari, quindi non è che quand'ero lì mi sentissi sotto pressione o altro, quindi era solo un vantaggio. Sono solo stupidate che dicono che sono stato in Ferrari ed ora vado forte. Come dicono a Stroll, cheora non è più in Ferrari ed è primo in F.3, ignorando il fatto che ora si trovi in un'altra scuderia.

D: Che sensazioni si hanno nel guardare gli avversari dall'alto della tua leadership? Qual'è il tuo giudizio sul tracciato di Spielberg?

R: La classifica la guardo dall'alto, però siamo così vicini che non mi sento veramente primo, perchè se il prossimo weekend io finisco quinto e il terzo vince diventa lui il primo in classifica, quindi è una situazione abbastanza particolare. E' meglio così. Non mi sento primo però posso continuare per la mia strada e fare quel che so fare e cercare di dare il meglio. Per quanto riguarda l'Austria, a me piace molto e sono sempre andato abbastanza bene. E' una pista diversa dalle altre e non è male. E' bello che ci sia sempre in curva uno e nell'ultima curva la via di fuga in asfalto, anche se nella 2 c'è ancora la sabbia a fianco, infatti quando piove, guidare con la ghiaia vicino è sempre una bella sensazione perchè il sedere un po' ti si...stringe e hai paura di uscire.

D: Credi di aver fatto quello scatto di maturità che serve ai piloti italiani per correre in Formula 1?

R: Il discorso sulla F1 è abbastanza complicato, ormai è tanto business. Ci spero sempre però non è così facile. Ovviamente il sogno è di correre in Formula 1, ma il sogno ancora più grande è diventare pilota professionista ed in GP2 nessuno è professionista, perchè lo si è quando si viene pagati. Se dovessi diventare il prossimo anno pilota professionista sarebbe bellissimo, però non mi dispiacerebbe anche se non fossi in Formula 1. La stagione è ancora lunga e a fine luglio si saprà di più perchè saremo a metà stagione, quindi secondo me quando si arriva a fine luglio si potrà iniziare a cercare qualcosa per l'anno prossimo.

D: Qual'è il tuo team di Formula 1 preferito?

R: Son contento perchè non ho nessun team preferito. Ovviamente essendo italiano guardo la Ferrari, perchè è sempre una bella cosa, però non ho un team preferito. Non è nemmeno giusto se dicessi che mi piace la Ferrari o la Mercedes, però guardi sempre qual'è la macchina migliore.

D: Abbiamo visto tanti problemi con i cordoli del Red Bull Ring: un tuo giudizio a tal proposito, Siete andati in direzione gara a lamentarvi?

R: A Baku li avevo già visti nel Track Walk, in Austria mi sono lamentato più dell'entrata della pit-lane, che era molto pericolosa. Hanno cambiato la riga e l'hanno messa più larga, infatti in FP1 Ericsson ha perso la vettura e quasi andava addosso a Ricciardo. Qua secondo me era molto pericoloso. Per quanto riguarda i cordoli non mi sono lamentato più di tanto, perchè non ci devi andare e se non ci vai non succede niente. E' come se ci fosse un muro, quindi per me non cambiava niente.

Giulia Scalerandi

 

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