Credits: Bonora Agency | Ph. Andrea Bonora
Credits: Bonora Agency | Ph. Andrea Bonora

Nonostante un sabato iniziato con la pole position, conquistata d’autorità, il pomeriggio di Misano ha consegnato a Pecco Bagnaia un risultato amaro da digerire nella Sprint, con il secondo posto finale dietro a Jorge Martin e con il gap nel Mondiale che aumenta e si porta, dopo questa Sprint, a 26 punti. Un esito del quale Bagnaia conosce le cause e sul quale dovrà necessariamente porre rimedio a partire dalla gara di domani.

La partenza rovina i piani di Bagnaia

Partito dalla pole, Bagnaia non è riuscito a replicare i suoi soliti scatti imperiosi che diverse vittorie gli hanno regalato nel corso della stagione e, anzi, non è riuscito ad arrivare alla prima curva al comando, venendo beffato da Martin, che scattato dalla quarta posizione è riuscito a superare subito sia Bagnaia sia Morbidelli e Bezzecchi prendendosi la vetta e tenendola fino alla fine. Per Bagnaia, invece, l’inseguimento su Martin non è durato molto a causa del calo dell’anteriore che lo ha costretto a rinunciare alla lotta per la vittoria.

Ci ho provato fino alla fine ma la gomma davanti mi ha detto basta, già dopo 4 giri non ne voleva più sapere. A un certo punto l’ho persa alla 13, l’ho persa alla Misano 1, e da lì ho detto basta, avevo un secondo abbondante su Franco e ho gestito quello. È un peccato, tutto è venuto fuori per colpa della partenza, non riuscivo a riattaccare la frizione che ha slittato tanto e mi ha fatto perdere lo spunto. A parte questo abbiamo fatto il massimo, dopo Aragón era importante fare un weekend così. Abbiamo perso 3 punti ma la gara è domani.

Bagnaia ha poi approfondito il tema della partenza, che ne ha condizionato la Sprint, sul quale ha spiegato come la frizione non lo abbia aiutato nello scatto, facendogli perdere tempo al via che è poi risultato decisivo ai fini del risultato.

Jorge è partito bene perché ne ha passati tre, io invece ero con la frizione in mano, volevo lasciarla ma non riattaccava mai e una volta che ha riattaccato ha iniziato ad impennare. Ho perso quella fase lì, qui è complesso, se hai un pilota che ha il tuo stesso passo davanti a te, a meno che lui non faccia degli errori è difficile mettersi davanti. Ne aveva commesso uno subito alla 4 e non ne ho approfittato, da lì in poi la gomma davanti ha fatto fatica, mi chiudeva ovunque a destra. Ho dovuto mollare, non mi piace, ma di finire di nuovo a terra non era il caso oggi.

Uno sguardo sulla gara della domenica

Bagnaia sarà spalle al muro nella gara di domani, dovendo necessariamente recuperare i 26 punti che ora lo separano da Martin nel Mondiale. Missione non semplice, considerando che qui lo scorso anno lo spagnolo vinse (con un Bagnaia in condizioni non ottimali dopo l’incidente di Barcellona), ma possibile per Pecco, reduce da 7 vittorie stagionali alla domenica. Pecco ha già individuato anche cosa dovrà fare meglio e quale potrebbe essere la gomma giusta per la gara. 

Sicuramente dovrò partire meglio, poi abbiamo girato molto con la media e forse la conosciamo meglio di altri ed è un qualcosa che ci può aiutare. Non sarà facile, è vero che Jorge va forte, Marc va forte anche se parte indietro, vedremo. In ogni caso la media mi piace di più ed è più facile da gestire. 

Il tutto con un occhio alle condizioni fisiche post-Aragón, con Pecco che soffre ancora per una serie di contusioni rimediate nella caduta con Alex Márquez della scorsa domenica.

Come sto? Ora non troppo bene ma mi permette di guidare al 100%, di essere concentrato e di non avere problemi.

Mattia Fundarò