Gara dichiarata bagnata e tutti i rider in griglia hanno montato intermedie visto che iniziava a non piovere più, anche se la pista si mostrava già maculata. Nessuno poteva sospettare che Marquez e la Honda avessero in serbo un asso nella manica unico. Qualche dubbio ci sarebbe potuto essere, dopo che in mattinata durante il warm-up era stato l'unico che aveva provato la morbida all'ultimo giro, facendo meglio degli altri di oltre un secondo. Alla partenza Lorenzo è lesto e sembra voler fare la lepre ma viene controllato da MM93, quando al terzo giro inizia a perdere posizioni. In diretta abbiamo commentato questo come un problema tecnico, ma la volpe spagnola ha lasciato sfilare i principali avversari per entrare subito ai box, prima di tutti. Moto pronta e flag to flag velocissimo, anche se Marc è rientrato solo 20esimo. Un investimento che non ha tardato a far vedere i suoi frutti quando gli altri 'somari', Rossi docet, hanno per forza di cosa ritardato la sosta. Vinales e Pedrosa i primi a rientrare ma due giri dopo, mentre un altro ancora ne hanno atteso Lorenzo, Valentino e tutti gli altri, con Zarco ultimo del gruppo.

La sosta anticipata di Marquez è stata la strategia giusta, anche se le sue parole dicono altro: "Non è stata una strategia, onestamente con la posteriore dura non mi sentivo bene. Ho perso fiducia e già in griglia ho sentito qualcosa di strano ed ho deciso di montare la soft da bagnato. Poi mi sono reso conto che era la scelta sbagliata, appena ho visto che la pista si stava asciugando sono rientrato." Queste le dichiarazioni del vincitore di giornata che si porta a quota 58 in carriera, dopo aver siglato sabato la 69esima pole della carriera: numeri da campione.

A far sorgere il dubbio sulla strategia di MM93 è stato il suo compagno di box quando nel post gara ha dichiarato che non aveva più Marquez come riferimento perché era indietro. Il terzo indizio che si è tramutato è una fuga di notizia dai box, con i media spagnoli che ha spiegato come fosse tutto previsto dalla HRC e da Marquez. Dani Pedrosa è salito per la 150esima volta in carriera sul podio, terzo solo dopo Valentino Rossi e Giacomo Agostini. "Rimpiango di non aver deciso di rientrare un giro prima, ma sono molto contento di questa gara, avevamo un bel passo e siamo stati competitivi. Purtroppo non abbiamo fatto una gara perfetta", queste le parole a caldo del numero 26 giunto secondo. Dedica ad Angel Nieto per la domenica (quasi) perfetta.

Terzo gradino del podio per un altro spagnolo, Maverik Vinales, che è stato più veloce del compagno di box il quale onestamente ha dichiarato di non aver visto la tabella sul muretto del box. A questo proposito stanno montando polemiche per via del dash box, ovvero il display sulle moto che fornisce le segnalazioni ai piloti. Nel trambusto del Flag to Flag va segnalato l'incidente di Andrea Iannone, costretto a frenare per non toccare Aleix Espargaro che è ripartito senza dargli la precedenza. Spagnolo penalizzato di tre posizioni a fine gara, ma GP compromesso per l'alfiere della Suzuki che ha vissuto l'ennesimo weekend da dimenticare. Dichiarazioni di Vinales che guardano al futuro: "Nella prima parte è stata una gara difficile, ho cercato di fare meglio che potevo. Ma nei primi giri non avevo buone sensazioni, era difficile far lavorare le gomme nel modo giusto. Dopo mi sono sentito bene ed abbiamo fato un buon lavoro. Il podio è un buon risultato, ma dobbiamo lavorare di più".

Valentino Rossi, che non si fida più di Marquez da tempo ormai, dice che lo spagnolo è furbo e che è possibile sia stata tutta una strategia la sua: "Siamo stati sfortunati ma anche un po' somari. Se mi fossi fermato un giro prima avrei lottato per il podio. Diciamo che Marquez è il più furbo di tutti e quindi non mi sorprenderei se avesse deciso prima. Insomma, loro sono stati più bravi". 

Un cenno va fatto anche alla Ducati che con la sua carena innovativa sta suscitando polemiche per l'interpretazione estrema del regolamento, la cui efficacia in pista non si è dimostrata. Piccolo inconveniente nel Flag to Flag per Lorenzo che non ha trovato la moto accesa ed ha perso tempo, di certo meno di quello che non ha recuperato in pista. 

A Brno abbiamo assistito ad un GP anomalo ma con tante indicazioni per il prosieguo della stagione e dell'evoluzione dei regolamenti. Flag to Flag da rivedere come le Dash Box, il cruscotto che fornisce le indicazioni dai box ai piloti. Troppa confusione in pit lane con incidenti molto probabili, troppo. Ne riparleremo più approfonditamente a MotorBike Circus martedì, con il ritorno del talk-show a due ruote su Radio LiveGP.

Fabrizio Crescenzi