Moto2 e Moto3 | GP Olanda: tutto pronto per gli "esami"
Ottavo round stagionale per il Motomondiale, che nel weekend farà tappa ad Assen, l'Università del Motomondiale
Dopo quattro settimane di pausa, il paddock del Motomondiale è più che mai pronto a tornare in pista per l'appuntamento numero otto di questa stagione e lo fa al TT Circuit Assen, l'Università delle due ruote. Il GP d'Olanda rappresenta un vero e proprio esame per i piloti di Moto2 e Moto3, dove i giochi sono ancora apertissimi: se nella classe intermedia la lotta al vertice sembra essere (almeno per ora) un affare a due, in quella cadetta le cose appaiono ben diverse rispetto alle ultime gare.
Moto2 | Garcia-Roberts infiammano la lotta, Aldeguer deve inseguire
Prosegue il tour europeo del Motomondiale e si fa tappa ad Assen, uno dei circuiti più tecnici del calendario - non a caso definito “Università”. E per questa “sessione estiva”, sono diversi i piloti della Moto2 a dover sostenere un esame importante nella loro corsa al titolo, più che mai aperta (e incerta).
Ancora una volta partiamo da Sergio Garcia, che si presenta in Olanda da leader del Campionato, anche se il suo vantaggio ora è ridotto a soli sette punti (dal +19 del pre-Mugello) per via dell'opaco quarto posto al Mugello e del contestuale successo del suo principale rivale Roberts. Una pausa che serviva per ricaricare le pile per il portacolori del team MT Helmets - MSI, il cui inizio di stagione è stato senza dubbio ben al di sopra delle aspettative. Ora è necessario confermarsi al top, già a partire da Assen.
E dopo Garcia non si può che parlare di Joe Roberts, secondo in classifica generale a sole sette lunghezze di distacco dal leader. L'alfiere dell'OnlyFans American Racing Team riparte dalla vittoria nel GP d'Italia, la prima di questa stagione, che mancava dal lontano 2022 [nel GP del Portogallo, ndr]: un bel boost per un pilota che fin qui ha saputo dimostrarsi costante nei risultati, seppur con qualche défaillance [vedi il settimo posto in Qatar e l'ottavo in Catalunya, ndr]. Adesso che si è sbloccato, chi potrà fermare l'avanzata dell'American Boy della classe intermedia?
Alle loro spalle, ecco che ritroviamo Ai Ogura e Alonso Lopez, rispettivamente terzo e quarto in classifica generale a -23 e -43. Il giapponese si presenta ad Assen con la voglia (e la necessità) di riscattarsi dopo il quinto posto del Mugello, a soli 3 decimi dal podio, su cui è salito proprio lo spagnolo del team SpeedUp. E parlando di Lopez, non si può non sottolineare come il suo rendimento sia stato - almeno fin qui - abbastanza altalenante, con prestazioni da incorniciare [come la vittoria nella gara d'esordio in Qatar, ndr] che hanno fatto il paio con altrettanti GP in ombra, dove ha collezionato più di uno “zero”. Ad Assen, dunque, è chiamato a tornare sulla retta via e - soprattutto - a restarci fino alla fine della stagione.
Situazione ben diversa per Fermin Aldeguer, sempre più lontano dalla vetta della classifica e meno lucido in pista. Lo spagnolo ora accusa un distacco di 59 punti da Garcia ed è reduce da ben due zeri pesantissimi, che hanno complicato in maniera significativa la sua corsa all'iride. Serve un'impresa, ma soprattutto serve ritrovare quanto prima il Fermin visto nel finale della scorsa stagione: spietato, focalizzato e fenomenale. Non solo per il titolo, ma anche - e soprattutto - per arrivare pronto in MotoGP nel 2025.
Poche novità, purtroppo, per quanto riguarda il capitolo italiano. La situazione dei piloti azzurri continua ad essere ben poco felice in questa stagione: Celestino Vietti torna ad essere il migliore dei nostri, ma è solamente decimo in classifica generale; va peggio a Tony Arbolino, tredicesimo e lontanissimo dal pilota che lo scorso anno riuscì a tenere testa a Pedro Acosta, e Dennis Foggia, ventesimo. Difficile trovarli tra i protagonisti ad Assen, anche se la speranza è quella di vedere quantomeno dei progressi.
Moto3 | Alonso per la fuga, Holgado per la rimonta
Situazione diversa in Moto3, dove la corsa al titolo sembra aver definito i ruoli di leader e inseguitore, con diverse comparse pronti a fare la parte degli outsider.
Davanti a tutti c'è sempre il colombiano David Alonso, che arriva ad Assen forte della doppietta messa a segno tra Montmelò e Mugello che gli ha permesso di allungare in classifica, complice anche due weekend in ombra di Holgado, suo principale rivale per l'iride. L'alfiere del team CFMOTO Valresa Aspar ora guida la classifica della classe cadetta con 143 punti all'attivo, con un vantaggio di ben 47 lunghezze sul primo inseguitore: tanti sì, ma non abbastanza per dormire sonni tranquilli in una stagione così lunga e ricca di sorprese.
Chi cerca riscatto è ovviamente Daniel Holgado. Sesto nel GP di Catalunya e quattordicesimo nel GP d'Italia, lo spagnolo deve assolutamente invertire la rotta in Olanda per recuperare terreno su un Alonso in stato di grazia. Il portacolori del team Red Bull GASGAS Tech3 ora non può più permettersi errori: ad Assen è già un esame da dentro o fuori.
Inoltre, Holgado deve iniziare anche a guardarsi le spalle da Collin Veijer, terzo in classifica generale e distante solamente 11 punti. Come abbiamo più volte sottolineato, l'olandese del team Liqui Moly Husqvarna Intact GP in questa stagione è stato l'unico ad impensierire sul serio Alonso (e lo stesso Holgado) ed è reduce da un ottimo secondo posto al Mugello: guai a non considerarlo un avversario temibile questo weekend, soprattutto visto che si tratta del suo GP di casa.
Infine, pochissime luci per i nostri connazionali anche nella classe cadetta. Per i piloti italiani, la classifica è impietosa: il sestetto azzurro è tutto concentrato tra la quindicesima e la ventesima posizione, con Stefano Nepa ancora una volta migliore degli azzurri, seguito da Luca Lunetta e Riccardo Rossi, rispettivamente sedicesimo e diciassettesimo. Difficile, se non addirittura quasi impossibile, vederli lottare per le posizioni che contano ad Assen, ma anche per loro l'augurio è quello di vedere quantomeno dei piccoli segnali di miglioramento.
Giorgia Guarnieri
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