Roman Stanek ottiene la prima vittoria in FIA F3 al termine di una gara adrenalinica, caratterizzata da un tracciato umido, particolarmente insidioso specie nelle prime fasi della corsa. Salgono sul podio anche Jak Crawford, secondo consecutivo dopo la terza posizione di ieri e Isack Hadjar, che giova del patatrac finale tra Bearman e Saucy.

In gara-2 a Imola vince Stanek ma è Leclerc a portarsi al comando della classifica generale F3

Arthur Leclerc diventa leader di campionato grazie a un’ulteriore grande rimonta. Partito ventunesimo, il monegasco è risalito fino alla quinta posizione, con il risultato del compagno di team Bearman (quarto al traguardo) ancora subjudice dopo il contatto nel giro conclusivo. Tre safety car nella prima metà di gara hanno sparigliano le carte, perdendo diversi protagonisti tra errori di strategia ed errori in pista.

Il vincitore di gara-1 Colapinto è tra i pochi a partire con gomme da bagnato ma la scelta si rivela sbagliata e finisce in fondo al gruppo dopo un pit stop prematuro. Si ritrova nella pancia del plotone anche Victor Martins, autore di un testacoda al primo giro, che perde così la leadership di campionato non andando oltre l’undicesima posizione. Grossolano errore per il poleman e leader fino a quel momento Zane Maloney, finito in testacoda in fase di riavvio dopo la seconda safety car. Punti per Kush Maini, sesto, che riesce a capitalizzare per la prima volta in stagione prestazioni sempre di livello. Settima piazza per O’Sullivan, davanti a Kaylen Frederick. David Vidales e Ido Cohen chiudono la zona punti.

Gara difficile per gli italiani. Francesco Pizzi è il primo ad abbandonare la corsa a seguito di un testacoda nei primi chilometri di gara, mentre per Enzo Trulli non ha pagato la strategia di partire con gomme da bagnato. Un pit stop non previsto ha rallentato la corsa della novità di questo round Federico Malvestiti, ventunesimo sotto bandiera a scacchi.

La cronaca

Si parte con pista umida, ma quasi tutti i piloti optano per un via con gomma da asciutto. Tra i protagonisti, Colapinto, Collet e Smolyar scattano con gomma wet e si portano a comandare il gruppo ma una safety car dopo soli due giri ferma la fuga del trio che è costretto rientrare ai box per montare gomme slick, tornando in pista sul fondo dello schieramento.

La prima neutralizzazione è causata dal nostro Francesco Pizzi, mentre è Brad Benavides a costringere l’ingresso della seconda safety car poco più tardi dopo un contatto contro le protezioni. Clamoroso al restart: Zane Maloney, poleman e leader sino a quel momento, finisce in testacoda in fase di ripartenza terminando la propria corsa. Nemmeno metà gara e diventano tre gli ingressi della vettura di sicurezza. Al giro 12 la classifica vede Bearman davanti a Stanek e Crawford.

Poco dietro grande rimonta, ancora una volta, per Arthur Leclerc, che partito ventunesimo finalizza il sorpasso valido per la sesta posizione nel giro 20. Nei giri finali si gioca la leadership della corsa. Stanek mette pressione a Bearman e nel giro 23 lo passa, con il britannico che va in difficoltà e viene infilato anche da Crawford in apertura dell’ultima tornata. Anche Saucy prova in extremis ad attaccare il pilota Prema ma i due vengono a contatto, con il francese fuori gara a pochi metri dal traguardo. Ne approfitta così Hadjar che riesce a strappare l’ultima posizione a podio.

Samuele Fassino

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