Daniel Ricciardo: voto 10. In qualifica prende la paga dal suo compagno di squadra, ma in gara è tutta un’altra storia. Pur partendo non benissimo e conducendo una prima parte di gara poco esaltante, l’australiano riesce a trarre vantaggio dalla presenza della safety-car in pista e comincia la sua rimonta, ritrovandosi in testa con una sosta ancora da effettuare. Al rientro in pista è il più veloce e non ha problemi a superare Hamilton e Alonso per riprendersi il comando ed aggiudicarsi il secondo successo in carriera. Ormai è una certezza.

Fernando Alonso: voto 10. Nonostante la solita qualifica, in gara lo spagnolo sfrutta tutto il potenziale della sua Ferrari ed è aiutato stavolta anche dalla strategia. Spettacolari gli ultimi trenta giri della corsa: dopo aver montato le gomme soft Nando fa segnare giri record a ripetizione, fino a quando però a tre giri dal termine è costretto ad arrendersi a Ricciardo, che lo supera con gomma fresca. Regala comunque spettacolo al pubblico.

Lewis Hamilton: voto 10. Dopo aver visto la propria Mercedes incendiarsi in qualifica, la domenica è costretto ad una rimonta eroica, che Lewis riesce a compiere quasi in modo perfetto. Partito dalla pit-lane va subito fuori e danneggia l’ala anteriore: non si demoralizza e rifiutando anche un ordine di scuderia taglia il traguardo terzo davanti a Rosberg, partito al palo. Capolavoro sfiorato.

Kimi Raikkonen: voto 8. Solo prima della pausa estiva si è risvegliato dal letargo. Subisce la beffa in qualifica e parte dalle retrovie, ma questa volta è bravo a recuperare, chiudendo la gara sesto, con quasi dieci secondi di vantaggio su Vettel, scattato dalla prima fila. Chissà se lo ritroveremo rigenerato dopo la pausa.

Nico Rosberg: voto 7. Anche all’Hungaroring in qualifica non ha rivali e conquista tranquillamente la pole. Parte bene in gara nonostante la pista bagnata e inizia a costruire un buon margine sui rivali, fino a quando con una strategia sbagliata e l’ingresso delle safety-car Nico si ritrova dietro ad Hamilton. Nel finale monta la mescola più morbida ma riesce solo ad avvicinarsi ai primi tre, senza riuscire a superarli. Beffato.

Felipe Massa: voto 7. In qualifica non è brillante, ma in gara almeno stvolta non viene spedito fuori al primo giro e chiude davanti al compagno, con un buon quinto posto nel weekend in cui la Williams non è al massimo della forma.

Jean-Eric Vergne: voto 7. Il sabato arriva in Q3 e si qualifica ottavo, in gara chiude nono ma è comunque autore di una bella prestazione. Si ritrova anche secondo con la safety-car in pista e per qualche momento può anche sognare. La sua strategia è buona ma più del risultato ottenuto non può fare.

Valtteri Bottas: voto 6. Questa volta non conquista il podio, ma va comunque a punti. Il finlandese scatta bene dalla terza posizione e alla prima curva è secondo, ma la strategia è sbagliata e con l’ingresso della safety-car la sua gara è rovinata, pur portando a casa punti importanti.

Adrian Sutil: voto 6. Anche in Ungheria finisce ai margini della zona punti, ma questa volta per meno di un secondo, anche se i segnali di miglioramento da parte sua e del team sembrano evidenti.

Jules Bianchi: voto 6. E’ sempre il migliore degli ultimi, anche se questa volta con le Caterham fuori gioco l’unico avversario battuto rimane Chilton. Il francese però è comunque bravo a finire la corsa con la vettura danneggiata in seguito al colpo ricevuto da Maldonado.

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