Bagnaia Ducati Red Bull Ring
Credits: ducati.com

La MotoGP 2024 è così tirata che non basta essere i più veloci per vincere. La Sprint del GP d’Austria ne è stato un esempio: Francesco Bagnaia ha battuto sul campo il rivale per il titolo Jorge Martin grazie ad una prestazione monstre ma anche e soprattutto per aver evitato gli errori, a differenza dello spagnolo.

La vittoria di Bagnaia è di polso ma anche di testa

Al Red Bull Ring Francesco Bagnaia non è andato forte: è andato fortissimo! Dopo aver distrutto il record del tracciato già ieri nelle prove libere, il due volte iridato ha ripetuto l’impresa nelle qualifiche, mancando la pole solo di un soffio. Martin ha conquistato la partenza al palo, ma la sfida vera è avvenuta nel pomeriggio. Entrambi hanno fatto la stessa scelta di gomme: media all’anteriore, morbida al posteriore. Al “pronti via” della Sprint, Bagnaia ha azzeccato uno stacco della frizione migliore di quello di Martin, ma quest’ultimo ha rimediato alla grande con un bel sorpasso in curva 3. La storia però era lungi dall’essere già scritta. Al terzo giro Martin è arrivato lungo alla staccata della variante 2a/2b, prendendo la scorciatoia appena davanti: “Jorge ha approcciato male curva 1, io l'ho fatta super bene, quindi ho deciso di andare fuori e ho detto: ‘Ok, ora vorrei spingere al massimo: se vuole fare come me, andrà fuori’”.

Il regolamento parla chiaro: quando si taglia la variante, bisogna perdere almeno un secondo, altrimenti, penalità. Jorge ha avuto troppa fretta di rientrare, una cosa che non è sfuggita alla direzione gara. A quel punto, il long lap penalty era inevitabile. Questa sbavatura è costata cara al madrileno, in quanto gli ha impedito di vincere la corsa. Alla fine ha concluso secondo, ma il trionfo è passato nelle mani di Pecco. “Quando ho visto che era dietro di me a solo 0.3, ho capito che sarebbe stato penalizzato perché non aveva perso un secondo. Quando si taglia una chicane si è già perso del tempo, ma le regole sono regole: se tagli devi perdere un secondo e non l'ha fatto”. 

Bagnaia Ducati Red Bull Ring
Credits: X Michelin Motorsport

Stare davanti: questione di…pressione

Nella Sprint del Gran Premio d'Austria Francesco Bagnaia e Jorge Martin hanno combattuto all'ultimo sangue per avere la leadership della corsa fin dalle primissime fasi. Questione di pressione delle gomme: “Ho avuto diversi problemi all'anteriore, ma meno rispetto agli altri perché ero davanti: ecco perché io e Jorge abbiamo lottato così duramente per stare in prima posizione. Il mio team ha fatto un grande lavoro con la pressione, solo negli ultimi giri sono andato in difficoltà”. 

250 pari in campionato: (ri)comincia tutto da qui

In ottica campionato, i due pretendenti al titolo si trovano a pari merito, con 250 punti a testa. Grazie alle nove vittorie, contro le sei di Martin, Bagnaia è tornato in testa al mondiale piloti, cancellando almeno in parte la delusione di due settimane fa a Silverstone. La Sprint del GP d’Austria ha confermato che la lotta tra Pecco Bagnaia e Jorge Martin non si fonda tanto sulla velocità quanto sulla condotta di gara. Chi sbaglia meno, vince.

Nei circuiti dove mi trovo bene devo raccogliere il massimo come ho fatto oggi. Questo deve essere una costante: devo correre così tutte le Sprint. Sappiamo quanto il campionato sia combattuto: siamo pari dopo quasi undici weekend. Mi aspettavo di essere in lotta con Martin: ad un certo punto eravamo a oltre 40 punti dalla vetta ma siamo stati bravi a recuperare. Credo che porteremo questa lotta fino alla fine della stagione: lui è velocissimo. Questa situazione è la migliore: se sei sotto devi per forza vincere, se sei sopra devi giocare in difesa. Mi gasa questa situazione: siamo in lotta ad armi pari come in un incontro di boxe. Lui è cresciuto molto rispetto all'anno scorso.

Riccardo Trullo

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