WTCR | Vila Real: fra carambole e Joker Lap escono vincitori Hyundai e Peugeot
Gara-1. È sembrato di assistere ad una gara di Macao con l’incredibile carambola che si è innescata al primo giro: a fare da miccia il contatto fratricida fra Huff e Bennani, ma a farne le spese sono stati anche Thompson ed Ehrlacher (su Honda Civic del Münnich Motorsport), Björk (Yvan Muller Racing) e Filippi (su Cupra Leon).
Al restart, avvenuto con due ore di ritardo, tutti sono stati più accorti cercando di mantenersi lontano dai guai; a comandare le danze Yvan Muller, su Hyundai, seguito da vicino da Guerrieri (unico alfiere del team Münnich rimasto) a sua volta incalzato da Tarquini (Hyundai BRC).
Un arrembante Oriola ha prima infilato Vernay (su Audi) grazie al “Joker Lap” (durante la gara tutti i piloti devono effettuare un tratto del circuito diverso, soluzione mutuata dal Rallycross), poi ha subito approfittato della foratura di Tarquini per acciuffare, in extremis, il terzo posto.
Detto di Vernay, autore di un buon quinto posto, al sesto posto troviamo Comte, Peugeot 308, che ha infilato Lessennes al penultimo giro.
Buon undicesimo posto di Giovanardi con una Giulietta che i tecnici della Romeo Ferraris stanno sviluppando di gara in gara.
Gara-2. A partire dal palo è Shedden ma, alle sue spalle, a dare battaglia ci pensano Muller e Homola (Peugeot 308) con quest’ultimo che nelle prime curve riesce a beffare l’esperto francese, per poi contenere il suo ritorno durante tutti gli undici giri.
Sfortunato Shedden che, nel respingere il pressing del duo Homola Muller, ha tagliato due chicane ed i commissari l’hanno sanzionato con cinque secondi scendendo, a fine gara, dalla terza alla sesta posizione.
A salire sul gradino più basso del podio, ancora una volta, Oriola autore di una gara tutta in rimonta; Drive Through per Vervish e Lessennes che, con una manovra discutibile, hanno spedito a muro l’incolpevole Guerrieri.
A seguire tutti gli altri in un lungo trenino, impossibilitati da un circuito cittadino che non ha regalato molte emozioni, unica variabile il “Joker Lap” per colpa del quale ci hanno rimesso Panis, arrivato ottavo, e Tarquini sceso al nono posto.
Ancora una volta Giovanardi ha sfiorato la top-10, mentre l’altro portacolori del Romeo Ferraris, Gianni Morbidelli, non è riuscito a prendere il via a causa di un problema alla pressione dell’olio.
Gara-3. Allo start il poleman Björk non si è fatto sorprendere prendendo subito il largo, seguito da Tarquini che beffa il suo team-mate Michelisz, addirittura il campione del mondo in carica effettua il “Joker Lap” dopo soli tre giri, visto il margine di ben quattro secondi.
A ricompattare il gruppo il primo ingresso della Safety Car, al quinto passaggio, per consentire la rimozione della vettura di Nagy.
Al restart, a causa del lungo trenino formatosi, pochi sono stati i piloti che hanno effettuato il loro Joker Lap; ma l’ennesimo ingresso della vettura di sicurezza, a causa della rottura della sospensione della Giulietta di Giovanardi, ha scompigliato nuovamente la situazione.
Storia che si ripete alla ripartenza e nessun pilota che vuole rischiare effettuando la “deviazione” obbligatoria, tranne Vervish e Lessennes; ma il terzo ingresso della Safety Car, questa volta per recuperare l’Audi di Shedden con il semiasse rotto, ha costretto la maggior parte ad effettuare il Joker Lap proprio nell’ultimo giro a disposizione: con i due della BRC che sono riusciti a mantenere la zona podio, ma con Muller che ha perso, addirittura, la zona punti.
Ad uscire ancora in vetta dal Portogallo è Yvan Muller autore di un weekend positivo, a riprendere una boccata d’ossigeno Tarquini, che veniva da due trasferte decisamente negative, ritornato in seconda posizione, anche se in coabitazione, con Ehrlacher autore di un weekend poco fortunato; a sorridere anche Björk risalito in graduatoria, ma visto il potenziale della sua Hyundai, avrà sicuramente qualcosa da recriminare.
Prossimo appuntamento dal 13 al 15 luglio in Slovacchia prima della lunga pausa estiva.
Michele Montesano