F1 | Gp Monaco, le pagelle ai protagonisti
Sebastian Vettel 10. Dopo aver passato tutto il weekend a primeggiare si ritrova in seconda posizione al sabato pomeriggio. Una buona base di partenza per la domenica ma un boccone amaro da buttare immediatamente giù. In gara non appena Raikkonen rientra per la sua sosta con giri da qualifica si guadagna la leadership che non molla più fino al traguardo trionfando comodamente e conquistando il suo terzo successo stagionale.
Kimi Raikkonen 10. Dopo un giovedì piuttosto in ombra, viste le potenzialità della SFH70 a Montecarlo, al sabato conquista una pole magistrale. Allo start è praticamente perfetto e sembra tenere agevolmente dietro il compagno di squadra ma in occasione della sua sosta retrocede in seconda posizione. Da quel momento perde il buon ritmo che aveva nelle fasi iniziali e la sua faccia sul podio è tutto un programma.
Daniel Ricciardo 8,5. Questa volta, per sua fortuna, dal muretto estraggono dal cilindro la mossa che permette all’australiano di recuperare ben due posizioni conquistando il podio e replicando quello di Barcellona. In qualifica finisce ancora dietro al compagno di squadra ma, se non altro, ristabilisce le gerarchie interne alla Red Bull portandosi al 5° posto della Classifica Piloti proprio davanti a Verstappen.
Valtteri Bottas 7.5. Come a Sochi tocca a lui salvare l’onore ed il weekend della Mercedes. Ma mentre in Russia vinse con una partenza strabiliante, nel Principato deve accontentarsi della seconda fila a soli 45 millesimi dalla pole e di un 4° posto in gara che per lui è oro colato visto il suo score personale negli anni precedenti.
Max Verstappen 7. Passa da un potenziale podio ad un 5° posto con una sosta anticipata che, alla fine, risulta essere una spada di Damocle sulla testa dell’olandese che alla vigilia delle qualifiche aveva dato l’impressione di poter essere la mina vagante dello schieramento.
Carlos Sainz 8. Altra prova maiuscola dello spagnolo su una pista dove emerge più il talento che la competitività della vettura. Subito dietro i big in qualifica, in gara tiene dietro in maniera piuttosto agevole Lewis Hamilton. E non è cosa di tutti i giorni…
Lewis Hamilton 5. Voto più alto rispetto a quello meritato per il recupero dal 13° posto della qualifica al 6° finale. Viene eliminato nel Q2 chiamandosi fuori dalla lotta per la vittoria e concedendo al rivale per la corsa al titolo Vettel punti preziosi e importantissimi.
Romain Grosjean 6,5. Non perde nulla rispetto alla qualifica conquistando punti pesanti per lui e pel la Haas.
Felipe Massa 7. Conquista una zona punti che visti i presupposti (alla voce libere e qualifiche) rende il weekend della Williams meno amaro di quello che sarebbe potuto essere.
Kevin Magnussen 6. Senza infamia e senza lode entra in zona punti riscattandosi dopo la beffa di Barcellona.
Jolyon Palmer 5. Fa della continuità il suo pezzo forte nel senso che continua ad essere piuttosto anonimo e prendere paghe allucinanti dal teammate Hulkenberg. Urge una sveglia per non trovarsi appiedato a stretto giro di posta.
Esteban Ocon 5. Dopo una sequela di piazzamenti a punti, una brutta qualifica, pregiudicata dall’errore alla chicane delle Piscine il sabato mattina, e una foratura in gara lo condannano ad un 12° posto finale
Sergio Perez 4,5. Dopo sedici arrivi in zona punti la manca soprattutto per errori suoi. Nelle fasi iniziali della gara danneggia la sua ala anteriore venendo a contatto con Sainz. Poi nella foga di recuperare, in maniera piuttosto ottimistica, cerca di superare alla Rascasse Kvyat rovinando la gara di entrambi.
Daniil Kvyat 7. L’Oscar della sfortuna lo merita senz’altro lui. Nel suo giro buono, in Q2, le bandiere gialle lo penalizzano mentre in gara si imbatte in un Sergio Perez formato kamikaze che lo priva di una zona punti davvero meritata.
Lance Stroll 4. Più lo si vede e più ci si chiede cosa ci faccia in Formula 1. Anche se la risposta è ben nota a tutti.
Stoffell Vandoorne 4,5. Liberatosi di Alonso sembra essere quello della conquista del titolo in Gp2 conquistando l’accesso alla Q1 che non disputa perché nel finale della Q2 sbatte alle Piscine. In gara sembra avere un buon ritmo ma termina la sua gara contro le barriere in curva 1 buttando alle ortiche un risultato che sarebbe servito soprattutto al suo morale.
Jenson Button 4. Dopo un normale processo di riadattamento l’inglese in qualifica dimostra di poter ancora stare in Formula 1 . In gara commette un errore da principiante spedendo contro il muro l’incolpevole Wehrlein.
Marcus Ericsson 4. A Monaco la Sauber è peggio del solito. Finisce a muro con i freni a pezzi in occasione della prima ripartenza.
Pascal Wehrlein 5. Anche lui non può fare molto di più sulle stradine del Principato. La sua gara termina in maniera piuttosto rocambolesca al Portier quando si ritrova a testa in giù dopo un contatto con Button.
Nico Hulkenberg 5. A differenza del compagno di squadra almeno in qualifica ci prova ma è ben lontano dagli standard abituali. La sua gara termina dopo soli 16 giri con la power unit Renault in fumo.
Vincenzo Buonpane