A Singapore tutto era pronto per festeggiare Lewis Hamilton e la sua ottava pole position consecutiva, nonché 41esima in carriera. Un record che gli avrebbe permesso di agguantare l’idolo d’infanzia del britannico: Ayrton Senna. Ma in un week end sinora ricco di sorprese, ecco che le due vetture di Stoccarda devono accontentarsi della quinta e sesta piazza in griglia, con la Ferrari di Sebastian Vettel a fare invece da padrona nella notte del sabato asiatico.

Il quattro volte campione del mondo riporta la rossa in prima piazza dopo 1154 giorni: l’ultima volta era stata infatti con Fernando Alonso in Germania nel 2012. Si tratta quindi della prima pole conquistata con la Ferrari per il driver di Heppenheim e della quarantaseiesima personale. Risultato costruito durante tutta la giornata di sabato dalle due vetture del Cavallino che, grazie al buon feeling con gomme e pista, avevano già chiuso al comando la terza sessione di prova libere. A sorpresa non sono state le due frecce d'argento di Hamilton e Rosberg a contendere la prima fila ai due piloti Ferrari, ma le ritrovate Red Bull di Daniel Ricciardo e Daniil Kvjat, rispettivamente secondo e quarto. Terzo posto quindi per Kimi Räikkönen capace, come il compagno di squadra, di confermarsi nelle prime tre posizioni in griglia anche a Singapore dopo il secondo posto di Monza.

Nella conferenza stampa Sebastian Vettel, autore della pole numero 207 nella storia della scuderia di Maranello, si è detto estremamente felice per la sua prima pole in rosso e allo stesso tempo molto sorpreso di non trovare nessuna Mercedes né vettura motorizzata dalla casa tedesca nelle prime quattro posizioni. “Pensavo che stessero nascondendo le loro carte e che nell’ultimo turno sfoderassero il tempo strepitoso al quale ci hanno sempre abituati. Domani comunque la gara sarà molto lunga e mi aspetto un ritorno delle Mercedes, se non sarà così allora sarò davvero sorpreso. Ora noi però dobbiamo concentrarci sulla gara perché partire dalla pole può aiutare a fare un risultato importante.” A valorizzare ancor di più il risultato del tedesco è anche il distacco dal compagno di squadra Kimi Räikkönen, terzo classificato ma distanziato di ben 782 millesimi.

Come già detto prima il tedesco spezza una maledizione, quella delle pole position, che a Maranello durava da più di tre anni. Un’eternità, se si considera che stiamo parlando della scuderia più vincente nella storia di questo sport e detentrice del record per quanto riguarda le pole position conquistate: ora sono ben 207 in 902 gran premi. Torniamo all’ultima volta: era il 2012 e al volante c’era lo spagnolo Fernando Alonso, attualmente in McLaren, in lotta proprio con Sebastian Vettel per il titolo piloti, che venne poi conquistato dal tedesco in Brasile all’ultima gara. In Germania la qualifica fu caratterizzata dalla pioggia e il pilota asturiano dimostrò le proprie doti in condizioni climatiche avverse conquistando la seconda pole consecutiva dopo quella realizzata in Inghilterra. A Singapore, però, le condizioni atmosferiche sono ideali per correre e Vettel ha finora dimostrato uno stato di grazia davvero invidiabile. Ha provato con grande merito Ricciardo a negare la gioia all’ex compagno di box, ma oggi è sembrato che stare davanti alla rossa numero 5 fosse davvero impossibile.

Non resta che attendere a questo punto lo spegnimento dei semafori, per una gara lunga ed impegnativa ma che promette di essere ricca di sorprese e spunti interessanti.

Alessandro Gazzoni

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