Pronti via, tutti cauti: a Monza si sa, lo start è sempre un punto chiave vista la conformazione della prima curva. Ma i tanti tifosi che si aspettavano sorprese alla staccata iniziale, sono rimasti delusi nel vedere che…non è successo nulla. I migliori nello stacco frizione sono Stroll e Ocon, ma un po' di timore reverenziale dei due, unito alla difesa di Lewis Hamilton davanti, hanno stroncato sul nascere ogni idea di battaglia. Tutto uguale quindi dopo la prima chicane, con solo Raikkonen che sopravanza Bottas, e qualche pezzo di carbonio che vola verso il cielo se si dà uno sguardo alle vetture che seguono.

Bottas e Vettel ok, Verstappen ko: sin dalla prima curva, è subito evidente che la superiorità Mercedes su una pista come Monza è a dir poco imbarazzante. In appena tre giri Hamilton prende il largo, mentre il compagno di squadra impallina gli avversari quasi fossero fermi, portandosi in quella seconda posizione che non mollerà fino al traguardo. Dietro di lui rimonta bene anche Vettel, che dopo qualche scaramuccia con Kimi, supera Stroll e Ocon portandosi al terzo posto. Discorso diverso, invece, per Max Verstappen. L’olandesino, in una domenica dove la sua macchina dimostra di andare benissimo e dove per giunta ha una strategia di gara che premia la lunga distanza, vede sfumare tutto durante un contatto con Felipe Massa che gli causa una foratura. Si fermerà ai box e tornerà in pista in ultima posizione, riuscendo poi a rimontare fino al decimo posto. Posizione un po' amara se si pensa a quello che poteva essere…

Ricciardo, devozione a “San Brembo” e rimonta incredibile: il punto più alto della gara lo regala Daniel Ricciardo, dopo la sua ritardata sosta ai box. Rientrato in pista su mescola super soft contro la soft di quelli che lo precedono, l’australiano inizia a martellare giri con dei ritmi “monstre”. E’ l’unico che in quel momento ha il passo per battagliarsela con i “fastest lap” di Lewis Hamilton, e dopo pochi giri dal pit raggiunge la Ferrari di Kimi Raikkonen. Il finlandese non fa nemmeno in tempo ad accorgersi della lattina volante negli specchietti, che già si vede “assaltato”: il sorpasso è di quelli buoni, con una staccata alla prima chicane ai limiti di ogni legge fisica. Il povero Kimi mai poteva aspettarsi un attacco simile, visto che Ricciardo sul rettilineo era ancora appena un puntino nei retrovisori. Però si sa, Daniel non è nuovo a questo tipo di manovre. Da lì in poi, è proprio la Red Bull numero 3 ad animare la gara, non solo per il colpo su colpo di giri veloci con la Mercedes, ma soprattutto perché in quel momento il terzo posto di Sebastian Vettel non è lontano. Solo il penultimo giro infatti, permetterà ad Arrivabene e compagni di ricominciare a respirare, dopo aver capito che il temuto sorpasso non sarebbe arrivato.

La gara degli altri: qui saremo brevi. Applausi formato famiglia per Stroll in primis, e per Ocon al seguito. Entrambi incredibili durante una qualifica incerta, entrambi bravissimi a condurre la loro gara per quello che i rispettivi mezzi permettono. Non infieriamo invece sulla McLaren, che dopo aver preso “seimila” posizioni di penalità in griglia con entrambi i piloti per aver sostituito praticamente tutto, sono riusciti lo stesso a ritirarsi con entrambe le macchine…

La lotta mondiale continua? Doverosa un’ultima analisi prima di concludere: dopo ciò che abbiamo visto, Vettel può davvero giocarsi il mondiale ad armi pari con Hamilton? Ok, era forse la gara più ostica per le Rosse, l’hanno continuato a dire tutti con largo anticipo, Mercedes qui portava il suo ultimo aggiornamento di motore, le prossime piste sono diverse e tante potrebbero avvantaggiare la Ferrari ecc ecc... Ma la Rossa ha beccato più di mezzo minuto di distacco. Ed è un’eternità se si pensa che Vettel ha “tirato” per tutta la gara per difendersi da Ricciardo, mentre invece lì davanti le Mercedes sfilavano in parata per risparmiare le power unit per il proseguo del campionato. Avessero spinto tutti al massimo, quale sarebbe stato il distacco reale?

Non ci resta che aspettare che passino le prossime due settimane per vedere se, davvero, nel glamour di Singapore la Ferrari tornerà a dominare come ci si aspetta. Solo li capiremo se potremo lanciarci nella fase finale del campionato, aspettandoci sul serio una battaglia serratissima con il coltello fra i denti… Avanti (cit.)!!

Daniel Limardi

 

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