Il marchio inglese Ginetta potrebbe continuare nel FIA World Endurance Championship con la Hypercar (LMH), le "LMP1 del futuro". Una sorta di piano b, dopo che la compagine inglese è scartata da ACO ed IMSA per un posto tra i costruttori autorizzati per la creazione delle LMDh, auto che dal 2022 affiancheranno le LMH sui tracciati del WEC e dell'IMSA WeatherTech SportsCar Championship.

Il presidente di Ginetta Lawrence Tomlinson ha dichiarato a Sportscar365 la volontà di continuare al vertice dell'endurance, ma resta l'indecisione su quale strada seguire: LMDh o LMH?

Ricordiamo che ACO, ente che organizza la 24h di Le Mans ed insieme a FIA il Mondiale Endurance, ha promosso le Hypercar, auto che dal 2021 dovrebbero debuttare nella serie globale. Le vetture potranno essere sviluppate sotto ogni aspetto, mentre le LMDh, prototipi nati dall'accordo con IMSA, saranno costruite da quattro costruttori scelti ed avranno molte componenti identiche.

Ginetta Hypercar, un'idea che sembra concreta

Tomlinson ha voluto evidenziare che per il design della "nuova LMP1" si potrebbe usare l'attuale G60-LT-P1, auto che attualmente corre nel Mondiale Endurance come una delle due vetture che non utilizzano un sistema hybrid; l'altra è la Rebellion che, lo ricordiamo, a fine 2020 lascerà il mondo delle corse.

Il boss di Ginetta ha completato il suo intervento dicendo che l'obiettivo resta diventare uno dei quattro costruttori per la costruzione delle LMDh. Il marchio inglese non aveva gradito la scelta di ACO e FIA di non scegliere, tra i quattro marchi, il brand britannico. Dallara, Multimatic, Oreca e Ligier, lo ricoridamo, sono gli unici fornitori delle LMDh.

"Se vuoi il tuo telaio, è LMH". Tomlinson ha proseguito affermando questa frase che è una grande differenza tra Hypercar e LMDh, Le auto "francesi" potranno infatti essere costruite da zero ed il telaio verrà realizzato nella propria officina. Anche Ferrari, interessata da lontano ad un possibile ingresso futuro nell'endurance mondiale, sarebbe intenzionata alle Hypercar per avere la libertà di sviluppare l'auto interamente a Maranello.

Il responsabile di Ginetta ha concluso il suo discorso sollevando alcuni dubbi sulla presenza delle LMH in USA. Infatti, come dichiarato le scorse settimane, le LMDh saranno eleggibili nel WEC, ma IMSA non ha garantito che le hypercar correranno in America. Il motivo è legato ai tracciati che, in certi casi, non garantiscono la sicurezza necessaria.

Luca Pellegrini