P Zero White medium e il P Zero Yellow soft: questa la scelta effettuata da Pirelli per il week-end del Gp d'Ungheria. Ma la vera novità è un'altra: la nuova struttura degli pneumatici che verrà utilizzata a partire da questo appuntamento, la quale combina la costruzione 2012 con le mescole 2013. Questa nuova soluzione è stata testata con successo la scorsa settimana a Silverstone, dove le squadre hanno raccolto molte informazioni utili per la seconda parte del Campionato. Per quanto riguarda le caratteristiche del tracciato dal punto di vista degli pneumatici, l’Hungaroring è un circuito permanente costruito nel 1986 ma in molti aspetti le sue caratteristiche sono simili a quelle di un circuito cittadino. E’ una pista stretta e tortuosa con 14 curve e una velocità media intorno ai 180 km/h: questo lo rende il secondo circuito più lento dell’anno, dopo Monaco. 10 delle 14 curve sono affrontate a 155 km/h o meno. Il circuito non è molto usato durante l’anno, il che significa che la superficie spesso è ‘verde’ all’inizio del weekend. Il gran numero di curve strette e le rapide sterzate sottopongono le spalle degli pneumatici a picchi di temperatura e usura: le gomme, difatti, tendono a surriscaldarsi più su una pista lenta e tortuosa che su una pista veloce e scorrevole. Per quanto concerne le possibili strategie, l’anno scorso i primi tre piloti in griglia hanno optato per una tattica a due pit stop, anche se hanno gestito le gomme con modalità diverse. Tutti i primi dieci piloti in griglia sono scesi in pista con pneumatici soft, i quali manifestano un divario di prestazioni con la media quantificabile in circa un secondo al giro. Paul Hembery: “L’Ungheria rappresenta il primo campo di prova per la nostra ultima evoluzione di pneumatici P Zero, che combina la struttura 2012 alle mescole 2013. Questi pneumatici sono stati provati dai team nel corso dei test per i giovani piloti a Silverstone. Le squadre hanno potuto così adattare al meglio il set-up delle loro vetture alle nuove gomme. A Budapest verranno usati per la prima volta in gara, e con le qualifiche particolarmente importanti qui, il lavoro fatto durante le prove libere risulterà determinante. Sorpassare su questo circuito non è mai un compito facile, per cui le squadre cercheranno di usare le strategie per guadagnare posizioni in pista. La scelta di pneumatici medium e soft mira a massimizzare questa opportunità, sulla base anche dei dati che le squadre raccoglieranno durante le prove libere con diversi carichi di carburante. Le temperature in Ungheria sono tendenzialmente molto alte e questo influenza i livelli di usura e degrado. Trazione e frenata sono gli altri due aspetti critici da cui dipendono le prestazioni degli pneumatici: le squadre adattano i set-up per enfatizzare proprio questi elementi. I livelli di energia laterale sono relativamente bassi, per questo saranno le prestazioni più che la durata ad avere un ruolo determinante e da ciò dipenderà la scelta della strategia da adottare: i team cercheranno di mantenere il più a lungo possibile gli pneumatici nella loro finestra di esercizio ottimale. I nostri nuovi pneumatici vanno proprio in questa direzione”. Anche Jean Alesi, brand ambassador della casa milanese, conferma le criticità dela pista ungherese: “Sull’Hungaroring è davvero difficile sorpassare, nonostante qualche anno fa sia stato allungato il rettilineo per aumentarne le possibilità. Per questo le qualifiche sono cruciali. Il degrado qui dipende più dalla trazione e dalla frenata che non dalle curve ad alta energia: bisogna fare in modo che gli pneumatici non si consumino troppo rapidamente. Da un punto di vista tecnico, non è un circuito particolarmente emozionante, ma per la storia e la cultura del Motorsport è una tappa molto importante: quando ho gareggiato qui, salendo anche sul podio, l’Ungheria era ancora dietro la cortina di ferro. Era un periodo incredibile e la gara rappresentava un simbolo della liberazione alle porte. Quei giorni sono lontani, ma i tifosi restano appassionati come allora, per questo è sempre un piacere venire qui”. Nel seguente video, Mario Isola di Pirelli ci introduce al week-end ungherese dal punto di vista delle gomme:

{jcomments on}