MotoGP | Jorge Martín al lancio Aprilia: "Non temo nessuno. Sfida difficile ma affascinante"
Il campione del mondo in carica ha parlato in occasione della presentazione del team, alla vigilia della nuova avventura con la Casa di Noale dopo l'addio a Ducati
L'atteggiamento determinato e sicuro di sé, tipico di chi ha ancora fame di successi nonostante il titolo mondiale appena conquistato. Anche se, dalle parole, traspare inevitabilmente un pizzico di emozione dettata dalla consapevolezza di essere alle prese con un nuovo capitolo della propria carriera. Jorge Martín inizia l'esperienza in Aprilia portando in dote alla Casa di Noale il numero 1, sfoggiato con orgoglio sulla carena della nuova RS-GP25 in occasione del lancio del Team ufficiale avvenuto presso gli studi di Sky Italia.
Portare al successo una squadra che ha tutto per vincere, con l'esperienza e la determinazione di chi è consapevole di potersela giocare con chiunque. Il tutto facendosi carico di una nuova sfida, dove inevitabilmente sarà lui il vero e proprio punto di riferimento nel tentativo di scalare la vetta. Gli elementi di sfida non mancano di certo a Jorge Martín in vista della stagione 2025, in quella che per lui ha rappresentato la prima vera e propria uscita ufficiale in qualità di pilota del team veneto. Spinto dalle parole del CEO Massimo Rivola e supportato da quelle di Paolo Bonora e Fabiano Sterlacchini, lo spagnolo è pronto per lanciare il guanto di sfida alla moto da battere: quella Ducati che, per certi versi, ha finito per chiudergli la porta in faccia, preferendogli Marc Marquez nella caccia alla sella del team ufficiale al fianco di Pecco Bagnaia.
“Il primo obiettivo? Arrivare al traguardo”
Eppure, Martín non sembra covare rancore, dichiarandosi completamente pronto e focalizzato sulla nuova esperienza da affrontare. “L'obiettivo per la prima gara? Innanzitutto sarà quello di arrivare al traguardo, cercando di macinare chilometri per trovare progressivamente il limite della moto. Dalla Thailandia in poi il target sarà quello di migliorarsi costantemente: a partire dal mio feeling con la moto sino al pacchetto a nostra disposizione. Difficile poter pensare di essere vincenti sin da subito: cercheremo di dare il massimo ma prima di tutto per me sarà necessario cercare di capire la moto”.
“Qui in Aprilia ho trovato nuove motivazioni”
Marquez in Ducati, Martín in Aprilia: una mossa di mercato a proposito della quale tanto si è parlato, ma che di sicuro promette di rappresentare uno dei principali motivi di curiosità per la stagione alle porte. Ma che cosa ne pensa il pilota madrileno sulle possibili rispettive difficoltà? “Per quanto riguarda Marc, bisognerebbe rivolgere la domanda a lui. La mia sfida è abbastanza grande: ovviamente ho una moto che non conosco e so che sarà difficile soprattutto all'inizio, ma ho tanta fiducia nella gente con cui lavoro e soprattutto ho trovato nuove motivazioni che non avevo negli anni precedenti. Sono sempre un pilota che ha fatto della disciplina la propria arma vincente, ma adesso con queste motivazioni che mi ritrovo penso di avere la chiave giusta per togliermi altre soddisfazioni”.
A proposito di Ducati, dal team Pramac il campione del mondo si è portato in Aprilia il capotecnico Daniele Romagnoli: un aiuto che per Martín promette di rivelarsi fondamentale soprattutto nella fase iniziale di ambientamento. “Sono molto felice di averlo con me, lui mi conosce molto bene e per me ha rappresentato un aspetto importante il fatto di poter avere qualcuno con cui avevo già lavorato in passato. Lui è molto competente ed ha maturato esperienze sia nei team ufficiali Yamaha e Ducati, dunque affronta questa nuova sfida con molta grinta e penso che insieme formiamo una grande squadra”.
“La nuova moto? L'avantreno mi ha sorpreso in positivo”
A proposito del primo shakedown effettuato nei mesi scorsi a Barcellona, Martín ha svelato di essersi trovato immediatamente a proprio agio in sella alla RS-GP25. “La tenuta dell'avantreno mi ha immediatamente colpito in positivo. Sembrava quasi una moto stradale tanta era la confidenza che era in grado di trasmettere, anche se qui ovviamente…le velocità sono molto più alte. Devo ammettere che con Ducati questo feeling non era mai stato al 100%. Questo mi lascia pensare che ci sia molto margine per poter migliorare anche gli altri aspetti della moto: dovremo lavorare soprattutto sulla ciclistica e sulla componente elettronica per renderla meno imprevedibile, mentre per quanto mi riguarda sarà fondamentale girare tanto e trovare il limite”.
“Non penso al titolo. Almeno per il momento”
Dopo aver battuto lo scorso anno il pilota ufficiale Ducati nella corsa al titolo, quest'anno toccherà allo stesso spagnolo per la prima volta indossare tali panni in casa Aprilia. Un elemento di interesse sarà sicuramente costituito dal nome di colui che andrà a rappresentare il punto di riferimento nella nuova stagione. Eppure, Jorge Martín sembra avere le idee molto chiare su questo aspetto: “Chi temo di più? Direi nessuno. Solo me stesso. Ora devo solo concentrarmi su questo aspetto, pur sapendo che i rivali sono molto forti. Marco (Bezzecchi, ndr) sarà il mio primo avversario in pista, ma la sfida più grande sarà portare una moto che ha chiuso ai margini della top ten lo scorso anno ad arrivare in prima posizione. Questo è il percorso che devo fare e rappresenta ciò che temo, dopodiché una volta arrivati al top ci saranno gli avversari da battere per il titolo: ma onestamente non ci penso troppo, al momento”.
Una stagione pronta per ripartire, dopo i grandi festeggiamenti per il titolo conquistato lo scorso anno, ma che di fatto vede ai nastri di partenza lo stesso Jorge Martín delle origini, come da egli stesso sottolineato. “Festeggiare la vittoria del titolo 2024 è stato bellissimo, una sensazione indescrivibile. Alla fine però ero un po' stanco, perché tra Montmelò e il mese di Gennaio ho trascorso soltanto due giornate a casa: finalmente domani potrò ripartire e starò per due settimane a casa mia, dunque penso che potrò riposarmi anche mentalmente. Cosa è cambiato? Magari il fatto di essere sempre riconosciuto per strada…ma alla fine sono la stessa persona di sempre. Ho solo imparato tanto durante gli anni, soprattutto nei momenti difficili”.
Da Milano - Marco Privitera