Se ne parlava ormai da tempo di questo nuovo team americano e oggi abbiamo finalmente visto la monoposto con cui prenderà parte alla stagione di Formula Uno 2016: la Haas VF-16. La vettura, che nel primo pomeriggio italiano è stata presentata al mondo attraverso tutti i canali social della scuderia, dopo il Filming Day svolto oggi scenderà in pista domani nel primo giorno di test a Barcellona, per il primo confronto con la concorrenza. Al volante ci sarà Romain Grosjean, il quale nelle due giornate conclusive cederà il sedile al compagno Esteban Gutierrez. 

La nuova monoposto, caratterizzata da una livrea grigio-nero-rossa, contrariamente a quanto ci si aspettava in tutto l'ambiente non somiglia più di tanto alla Ferrari, nonostante la scuderia di Maranello e il team statunitense abbiano in atto una stretta collaborazione, con molte componenti (in primis motore e trasmissione) che vengono fornite proprio dal Cavallino Rampante. Il direttore tecnico Rob Taylor, insieme a Ben Agathangelou (capo aerodinamico) si sono impegnati a fondo nel progetto, per un risultato che nella visione di insieme risulta abbastanza diverso da quello della "cugina" rossa. Colpiscono, piuttosto, le diverse soluzioni di derivazione Toro Rosso, come se ci fosse stata una “contaminazione” del progetto anche da qualche ex-tecnico di Faenza. Ripresa dalla SF-15T è l'ala anteriore, che comunque domani in pista risulterà in versione provvisoria. Le bocche dei radiatori hanno la forma della Rossa dell’anno scorso, ma sono più grandi: la power unit 059/5, promettendo una maggiore potenza, necessita più raffreddamento. Potendo contare sul 6 cilindri turbo evoluzione 2016 della Ferrari, e del cambio che è stato ristretto, anche la Haas beneficia di un retrotreno molto rastremato. Temendo problemi di affidabilità della power unit, i tecnici diretti da Rob Taylor hanno preferito far nascere la VF-16 con la fine delle pance a “megafono”, in stile Toro Rosso, onde consentire una più facile evacuazione dell’aria calda da radiatori e intercooler. La sospensione posteriore, invece, è di matrice Ferrari con lo schema pull rod: il semiasse è carenato insieme al braccio del triangolo inferiore.

“Gli standard richiesti dalla Formula1 sono di altissimo livello, e questo è un punto in comune con la Haas Automation che produce strumenti di estrema qualità e precisione” sono state le prime dichiarazione di Gene Haas, presidente della scuderia americana, estremamente entusiasta di questa nuova avventura. "Quando senti nominare la parola Formula 1 sai subito che si sta parlando del più grande show di motori al mondo, che attira i migliori piloti e ingegneri del globo. La Haas Automation ha un'eccellente reputazione negli Stati Uniti e io desidero che questa reputazione si estenda al mondo intero. In questo la Formula 1 è il miglior mezzo" ha poi concluso Mr. Haas.

Alle parole del presidente si sono poi aggiunte quelle del team principal, Gunther Steiner, che ha affermato: "Siamo un nuovo team, per questo guardiamo ai grandi team affermati e ai loro successi per capire quali siano le basi di questo Circus. Abbiamo uno staff di persone che conosce bene il proprio lavoro e che si è impegnata a fondo per realizzare quest'auto. Inoltre avere un partner tecnico come Ferrari è una cosa che chiunque desidera, e che noi abbiamo la fortuna di poter sfruttare. I nostri obiettivi durante questa stagione saranno di fare più punti possibile. Ma sappiamo che prima di tutto dobbiamo meritarci rispetto dagli altri team, e per fare questo bisogna innanzitutto dimostrare che anche noi valiamo come gli altri e che possiamo finire con entrambe le monoposto ogni gara."

Ambizioni già da punti per la neo arrivata del Circus che, è vero, potrà contare su un buon motore e ottime basi telaistiche: ricordiamo infatti che Haas ha utilizzato la galleria del vento di Maranello per lo sviluppo della propria monoposto. La parola finale andrà come sempre alla pista, con i test che potrete seguire da domani su LiveGP.it.

Alessandro Gazzoni

 

 

 

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