F1 | Anche Hamilton vittima del "politically correct": bufera per un post su Instagram
Ma andiamo a ricapitolare i fatti: da buon "frequentatore" dei Social Network, il pilota Mercedes non si è lasciato sfuggire l'occasione di apparire su Instagram (uno dei canali da lui più utilizzati, dove può contare su un bottino di quasi sei milioni di followers) anche surante il giorno di Natale, pubblicando un breve video che però ha fatto storcere il naso a molti. Esso infatti inizia con il pilota in primo piano che con aria sconsolata dice: "Sono così triste oggi, guardate mio nipote", per poi girare lo smartphone verso il piccolo che indossa un completino con gonna rosa e tiene in mano una bacchetta magica. "Perchè indossi un abito da principessa? E' questo ciò che hai chiesto per Natale?" incalza Hamilton, mentre il bimbo sorride divertito. Per poi finire con la frase che ha scatenato il putiferio: "I ragazzi non indossano abiti da principessa!".
Una scena ripresa in un contesto familiare, gioioso, da tipico clima natalizio. Eppure, a qualcuno l'atteggiamento di Hamilton non deve essere andato giù, visto che sul profilo del pilota britannico sono piovute critiche di ogni tipo, arrivate persino a definire "sessista" il video del campione del mondo, il quale si è ritrovato costretto a cancellare il post ed a pubblicare le proprie scuse su Twitter. Non è la prima volta che Hamilton finisce nel mirino con accuse quantomeno "originali", visto che lo scorso anno era stato pesantemente criticato perchè colpevole di aver...spruzzato dello champagne addosso ad una hostess sul podio in Cina.
Il fatto è che da un lato talvolta sul web ci si lamenta di come i piloti siano entità fredde, lontane e distaccate. Ma poi, nel momento in cui tentano di mantenere vivo il rapporto con i fans pubblicando anche scene di vita quotidiana, ecco che spesso e volentieri sono soggetti a critiche sicuramente inopportune. Ora, è probabile che il rimprovero di Hamilton sia forse apparso un tantino "eccessivo" nei confronti del nipotino: ma è davvero necessario trasformare anche un semplice video su Instagram in un "caso" volto solo ad aizzare polemiche e regalare visibilità gratuita a qualche benpensante di turno?
Marco Privitera