Bahrain GP F1 2024: Verstappen davanti a tutti con la sua monoposto Red Bull Racing
Credits: Red Bull Content Pool

"Mondiale anestetizzato". Questa se vogliamo È la sintesi di ciò che si diceva in merito alla stagione 2024 di F1 fino a dopo il gran premio di Cina. È bastata una gara dall'esito non pronosticato per cambiarne la narrazione. Non sarebbe però il caso di essere cauti con gli squilli di tromba? 

GP Miami: sicuri siano cambiati i valori in campo?

Al GP di Miami è arrivata la prima sconfitta in pista di Max Verstappen. Il vincitore è stato Lando Norris che si è tolto l'ansia della prima volta. Il britannico è uno dei piloti più amati in tutto l'ambiente e, giustamente, viene celebrato. Un risultato che ha acceso gli entusiasmi, forse troppo. L'errore che si sta commettendo infatti è quello di vendere una favola parlando di mondiale riaperto.

Lando Norris McLaren vittoria Miami 2024
Credits: McLarenF1

Si parla di un nuovo scenario, di rottura degli equilibri. Addirittura qualcuno la considera "la luce in fondo al tunnel della monotonia". L'usare inutili sovrastrutture è una negazione della realtà. Accecati dalla speranza di un cambiamento, le analisi post Gran Premio mettono in secondo piano lo sviluppo della gara stessa. 

Paradossale, no? 

Non si vuole sminuire la gara di Lando (ci mancherebbe!), ma è bene ricordare che safety-car e virtual safety-car sfalzano le gare in termini di valori in campo - lo stesso Max può confermarlo - e che a Miami si teneva il secondo weekend consecutivo con il format della Sprint Race. In Cina avevamo sì assistito al dominio dell'olandese - tranne la Sprint qualifying, aggiudicata da Norris - ma in passato non sempre Red Bull si è imposta. Perciò era pronosticabile, in una delle piste meno rappresentative, che avremmo potuto vedere il team campione del mondo non al 100%. 

Verstappen e la RB20 sono comunque stati ancora una volta superiori in Florida. Se analizziamo l'intero weekend, hanno confermato di essere costanti da pista a pista. McLaren ha sì dimostrato di essere progredita nel passo gara con gli aggiornamenti portati, ma l'olandese è stato il migliore in entrambe le qualifiche. Probabilmente senza safety-car, o se fosse uscita al momento giusto, staremmo anche parlando di un'altra gara in cui il vincitore sarebbe stato ancora una volta Max. Fa però parte del gioco, si parla sempre di "se, se, se...": Norris ha vinto, ma non bisogna soffermarsi solo su questo. 

In casa Red Bull sanno di essere quelli che hanno a disposizione la coperta più lunga e, non a caso, la loro parola d'ordine è "calma". La stagione è solo all'inizio e i detentori del titolo hanno già dato prova della loro capacità di rialzarsi dopo un weekend negativo. E se a distanza di un weekend di gara dai risultati così diversi si segue il vento, occhio! È facile sbandarsi. Max Verstappen per un secondo posto non smette di essere un predatore che non lascia scampo alle prede, quasi disumano.

Imola si avvicina

Con il Gran Premio di Imola che si avvicina, questa narrativa "dell'equilibrio" si sta sempre più consolidando. La causa di ciò sono gli aggiornamenti che porterà Ferrari, mostrati al mondo nel corso del filming day tenutosi a Fiorano settimana scorsa. La rivoluzione che porta la SF-24 in direzione Red Bull fa ben sperare i tifosi, e parte dei media italiani, che inneggiano ad una Rossa vincente. 

Ferrari SF-24 in pista a Fiorano

Imola è considerato un crocevia, la gara utile per capire se Miami è stata solo un episodio o davvero il mondiale può prendere una svolta inaspettata a inizio stagione. Ma davvero Ferrari è McLaren balzeranno subito davanti mettendo in difficoltà una Red Bull che porterà anch'essa aggiornamenti? 

Certo, alla F1 fa più che bene un campionato competitivo, lottato. Occorre però essere realistici: un pilota e il suo team continuano a dominare. Il resto della griglia dovrà essere abile ad approfittare dei problemi del più forte, come capitato a Miami oppure in Australia. 

Le storie creano pathos, ma la critica deve essere obiettiva, vera. Dare false aspettative è controproducente, non avevamo imparato la lezione?

 

Anna Botton