F1 | La guida completa alla stagione 2017: calendario, novità e favoriti
I FAVORITI. Le due sessioni di test invernali, andate in scena sul tracciato catalano del Montmelò tra fine febbraio e inizio marzo, hanno evidenziato la ritrovata competitività della Ferrari, che ha chiuso un 2016 avaro di soddisfazioni e con un impietoso zero alla voce vittorie. Sulla pista che sorge alla periferia di Barcellona, da sempre termometro della prestazioni, la nuova SF70-H ha brillato sia per affidabilità che per rapidità (Kimi Raikkonen ha ottenuto la migliore prestazione assoluta). A questi fattori, che inducono ad un cauto ottimismo, se ne aggiunge un altro non di poco conto: la Rossa sembra (finalmente) trovarsi a proprio agio con le coperture meno morbide della Pirelli, che in passato le avevano creato non pochi grattacapi. Melbourne (anche se è un circuito atipico, essendo cittadino) sarà dunque il primo vero banco di prova per Maranello, che tenterà di rendere la vita difficile alla Mercedes. Al quarto anno dall’istituzione della “Formula Hybrid”, la Stella si presenta ai nastri di partenza della nuova stagione come favorita d’obbligo in virtù dei sei titoli (3 costruttori e altrettanti piloti) conquistati nelle ultime tre stagioni. Tra le novità presenti sulla griglia di partenza, la più importante riguarda proprio il team tedesco, con l’ingaggio di Valtteri Bottas al posto del "pensionato" Nico Rosberg che ha deciso – dopo il titolo iridato conquistato nel novembre scorso ad Abu Dhabi – di appendere il casco al chiodo. Il finlandese ex-Williams, che ha disputato un’ottima pre-stagione, potrà guidare – per la prima volta in carriera – una monoposto vincente, anche se non avrà di certo vita facile col neo-compagno di squadra Lewis Hamilton, in cerca di rivalsa dopo il titolo perso lo scorso anno.
GLI OUTSIDER. Con l’introduzione del nuovo regolamento tecnico, dove l’aerodinamica è tornata a recitare un ruolo da assoluta protagonista sull’economia della monoposto, la critica aveva promosso la Red Bull come anti-Mercedes. Ma i primi vagiti del 2017 hanno evidenziato, invece, come la monoposto del team anglo-austriaco abbia ancora della strada da percorrere per raggiungere il livello di Mercedes e Ferrari. Questo dettaglio però, come insegna il recente passato, non deve sorprendere più di tanto. Difatti, anche nella passata stagione la Red Bull aveva iniziato in sordina, recuperando il gap dai rivali con precisi step evolutivi sulla RB12 che hanno permesso alle “lattine” di strappare il secondo posto nella classifica marche alla Ferrari. Continuando questa ipotetica griglia di valutazione, troviamo quindi la Williams. Per un Bottas emigrato in Mercedes, il team di Sir Frank ha ritrovato Felipe Massa, con il brasiliano tornato alla corte di Grove dopo il ritiro "strappalacrime". L’altro sedile della scuderia britannica è occupato dal giovane Lance Stroll, non immune da errori nei primi chilometri percorsi a bordo della FW40. Il restyling non si è fermato al comparto piloti, ma ha anche riguardato quello tecnico, con l’addio di Pat Symonds e il ritorno di Paddy Lowe nelle vesti di direttore tecnico. L’obiettivo della Williams, che nel 2017 festeggia i 40 anni nel Circus, è quello di recuperare il quarto posto nei costruttori dopo la beffa patita dalla Force India l’anno scorso. Proprio il team indiano ha fatto parlare di sé nelle ultime settimane in virtù del cambio di livrea favorito da motivi di marketing, che ha portato la VMJ10 dal grigio scuro a un insolito rosa.
GLI ALTRI. Se il buongiorno si vede dal mattino… la McLaren è attesa da un’ennesima stagione tribolata, complici i problemi patiti con la power unit Honda nel corso dell’inverno. Dal ritorno in Formula Uno, il motorista giapponese non riesce a trovare il bandolo della matassa, costringendo il team inglese a navigare nelle retrovie. La pazienza dei vertici di Woking non pare illimitata, come riferiscono gli ultimi rumors provenienti d’Oltremanica. Perché un eventuale, ennesimo, anno da “provinciale” da parte della McLaren potrebbe essere decisivo per l’addio di Fernando Alonso, bramoso di tornare nelle posizioni nobili di classifica. Anche la Renault figura nell’elenco delle nobili decadute. La casa transalpina, che può fare affidamento sul talento di Nico Hulkenberg, è chiamata anch’essa da un pronto riscatto dopo un 2016 alquanto deludente. Dopo il positivo debutto della passata stagione, chiusa all’ottavo posto, la Haas mira a confermarsi e a migliorarsi. Stessa prerogativa della Toro Rosso, tornata ad essere equipaggiata da motori Renault dopo la chiusura della partnership con la Ferrari, che invece continua a fornire la Sauber. Il team elvetico, alla 25esima stagione nel Circus, ha confermato Marcus Ericsson e ingaggiato Pascal Wehrlein al posto di quel Felipe Nasr che – ironia della sorte – aveva portato i punti necessari alla Sauber per scavalcare la Manor (poi fallita per incombenze finanziarie) in classifica costruttori.
IL REGOLAMENTO. La grande novità della nuova stagione è rappresentata chiaramente dall’introduzione del nuovo regolamento tecnico, con monoposto più veloci di almeno 3-4 secondi rispetto al passato. In tal senso un primo assaggio si è avuto nei test invernali. Vetture dunque più estreme, a cui fanno da contorno i nuovi “gommoni” Pirelli. Saranno solo quattro i motori che ogni singolo pilota avrà a disposizione nel corso della stagione. Altra novità importante riguarda l’omologazione di power unit per weekend, limitata ad una sola unità. Rimanendo sempre in tema motori, sono stati aboliti i gettoni di sviluppo: ogni team potrà evolvere liberamente la propria unità motrice, con un massimo di tre pacchetti di sviluppo a cui si aggiunge l’unità utilizzata per l’Australia. Cambiano anche le (ri)partenze dopo l’ingresso in pista della Safety Car, che non saranno più lanciate bensì da fermo.
RADIO LIVEGP. La nostra web radio coprirà tutti gli eventi in programma, con il commento in diretta delle gare a partire da 10 minuti prima rispetto all'orario di partenza. Una gustosa novità riguarda la messa in onda delle qualifiche: essa infatti sarà integrale, rispetto alla sola copertura della manche conclusiva che avveniva fino allo scorso anno. Ogni lunedì, inoltre, vi sarà il classico appuntamento con "Circus!", il talk-show in onda alle ore 18:00. Sempre al lunedì, in prima serata, ci sarà la novità del tweet-ritrovo #lanostraF1, un approfondimento per commentare i temi caldi delle gara. Nei martedì post-gara tornerà anche "F1 Analisi Tecnica", con lo staff del sito fondato da Cristiano Sponton che svelerà i segreti ed i retroscena del weekend di gara. Inoltre, per gli amanti della nostalgia, tornerà in onda anche FormulAmarcord per rivivere imprese ed emozioni della Formula 1 di un tempo. Sarà possibile ascoltarci in diretta sul nostro sito, ma anche scaricando l'app gratuita "Radio LiveGP" per Ios e Android. Allacciate le cinture, si parte!
FORMULA 1 2017 - ENTRY LIST UFFICIALE
CALENDARIO 2017 (ORARIO ITALIANO):
1. GP Australia – 26 marzo, ore 7:00
2. GP Cina – 9 aprile, ore 8:00
3. GP Bahrain – 16 aprile, ore 17:00
4. GP Russia – 30 aprile, ore 14:00
5. GP Spagna – 14 maggio, ore 14:00
6. GP Monaco – 28 maggio, ore 14:00
7. GP Canada – 11 giugno, ore 20:00
8. GP Azerbaijan – 25 giugno, ore 15:00
9. GP Austria – 9 luglio, ore 14:00
10. GP Gran Bretagna – 16 luglio, ore 14:00
11. GP Ungheria – 30 luglio, ore 14:00
12. GP Belgio – 27 agosto, ore 14:00
13. GP Italia – 3 settembre, ore 14:00
14. GP Singapore – 17 settembre, ore 14:00
15. GP Malesia – 1 ottobre, ore 09:00
16. GP Giappone – 8 ottobre, ore 7:00
17. GP Stati Uniti – 22 ottobre, ore 21:00
18. GP Messico – 29 ottobre, ore 20:00
19. GP Brasile – 12 novembre, ore 17:00
20. GP Abu Dhabi – 26 novembre, ore 14:00
Piero Ladisa
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