Tim Cindric al muretto insieme a Roger Penske
Credits: Indycar official website

La notizia arrivata nella giornata di ieri non è di quelle più inattese, ma comunque segna un momento importante nel mondo IndyCar. Tim Cindric, storico rappresentante di Penske Motorsport in ogni sua emanazione, ha deciso di fare un passo indietro e non sarà più responsabile delle azioni in pista del team del Capitano Roger, pur mantenendo il ruolo di Presidente, ricoperto dal gennaio 2006. 

Cindric: “Ho svolto il lavoro che sognavo in IndyCar”

Una decisione storica, quella presa da Tim Cindric alla vigilia della stagione 2025 che si aprirà tra un mese esatto a St. Pete. Per la prima volta negli ultimi 25 anni, dunque, il cinquantasettenne di Indianapolis non sarà al muretto del Team Penske con un ruolo operativo, dopo una carriera costellata di successi e grandi soddisfazioni, tra cui le vittorie come “strategist” nei campionati 2014, 2017 e 2019. In seguito alle sue dimissioni, sono stati confermate al loro posto tre delle figure chiave della squadra, a partire da Ron Ruzewski come Managing Director della sezione IndyCar. Michael Nelson dirigerà invece le operazioni in NASCAR, mentre Jonathan Diuguid si occuperà del settore Endurance, con i team impegnati in IMSA e WEC. 

Per gli ultimi 25 anni quello di capo delle attività in pista di Penske Racing è stato il lavoro dei miei sogni. Ho avuto l’opportunità di lavorare con alcune delle persone migliori che ci siano in questo ambiente, il tutto portando a casa molti ottimi risultati insieme. Ho deciso però che avevo bisogno di un cambiamento che mi permettesse di avere più flessibilità, necessaria a questo punto della mia carriera. Apprezzo il fatto che Roger abbia capito questo nel corso di tutte le conversazioni che abbiamo avuto ed ho fiducia nel fatto che questo team continuerà ad ottenere tante vittorie. Nel corso del nostro percorso insieme abbiamo dato prova di leadership in tutti i nostri settori di attività

Questo il messaggio rilasciato da Cindric sulle pagine ufficiali del team americano. Una carriera lunga la sua, e ora era evidentemente arrivato il momento di fare un passo indietro, in un periodo in cui Penske ha diversificato tantissimo la propria attività, abbracciando anche il Campionato del Mondo Endurance. 

Tanti anni di crescita, ora Penske deve tornare al successo

Nel mondo delle corse americane, Tim Cindric è da ormai parecchi anni una delle figure più rispettate e con più esperienza accumulata in innumerevoli weekend in pista. Certo, il suo ultimo anno con un ruolo operativo in pista è stato macchiato dalla squalifica patita da Josef Newgarden nel primo appuntamento di St. Pete, che ha provocato non pochi malumori interni. Lo stesso Tim ne aveva pagato le conseguenze, andando a saltare tre gare, tra cui la 500 Miglia di Indianapolis, poi vinta dallo stesso driver del Tennessee. Anche la gestione interna dei piloti, con le tante tensioni interne, non è sembrata proprio ottimale in questa ultima stagione, e potrebbe in qualche modo aver pregiudicato la rimonta di Power su un Palou comunque difficilmente battibile.

Credits: Penske Official FB page
La prima fila tutta Penske della Indy 500 2024

È forse anche a causa di questi fattori che Cindric ha preso la decisione di fare un passo indietro, e abbandonare ogni ruolo attivo restando comunque Presidente. Difficile, comunque, pensarlo definitivamente lontano dalle piste, e intento solo a seguire il figlio Austin in NASCAR. 

Intanto, quello che è certo è che per il team Penske, almeno nel panorama Indycar, il 2025 sarà un anno decisivo per tanti motivi. Occorrerà trovare la quadra, come abbiamo già sottolineato, su tutte le piste per portare un attacco importante al duo Ganassi-Palou e, in base all’andamento della stagione stessa, forse arriverà anche l’ora di prendere decisioni in merito ad un trio di piloti che, per quanto di enorme potenzialità, inizia a viaggiare su una età media elevata

Nicola Saglia