F1 | GP Cina, il sabato di Shanghai promuove la Ferrari
Dopo ad aver aperto ottimamente la stagione, con la vittoria conquistata da Vettel nella gara d’esordio di Melbourne, la Ferrari era attesa dalla classica prova del “nove” su un tracciato classico e completo come quello di Shanghai. Le prime sensazioni provenienti dalla Cina sono chiaramente positive, con la Rossa che fin da subito ha dimostrato di potersela giocare ad armi pari con la Mercedes.
La prima fila conquistata da Vettel regala chiaramente chance importanti alla Ferrari in ottica gara, anche se il quattro volte campione del mondo partirà dal lato più sporco della pista. Lo stesso pilota tedesco è fiducioso in vista del GP: “Nel complesso è stata una buona sessione. Vedremo come si evolverà la gara anche in base al meteo (domani è prevista pioggia, ndr). Naturalmente mi sarebbe piaciuto essere ancora più vicino ad Hamilton, ma sapevo che la Mercedes era molto forte nella Q3 e così è stato. Le sensazioni che ho ricevuto dalla monoposto sono positive. Abbiamo buone possibilità, ma dobbiamo continuare a migliorare”.
Analizzando il suo giro veloce, che gli è valso il secondo tempo e il sorpasso lampo su Bottas, Vettel ha dichiarato: “Abbiamo avuto un pò di fortuna con Valtteri, perché quando si è così vicini può accadere di tutto. Sono felice del mio giro, anche se ho frenato presto all’ultima curva, toccando il cordolo e scomponendo la vettura. Lì ho perso un pò di tempo, ma non molto da Lewis”.
Kimi Raikkonen si è congedato dal sabato cinese col quarto tempo, staccato di oltre quattro decimi dalla pole di Hamilton. Il finlandese, che aveva chiuso la Q2 al primo posto davanti a Vettel, ha accusato problemi di sottosterzo che ne hanno condizionato la prestazione, specialmente nel primo settore: “Non sono nelle posizione in cui vorrei essere. Ci sono alcuni dettagli nel setup che dobbiamo rivedere e migliorare, ma rispetto a Melbourne abbiamo fatto passi in avanti. Domani potrebbero esserci condizioni meteo differenti. In tal caso dovremo essere bravi ad interpretarle nel migliore dei modi”.
Piero Ladisa